28 luglio 2007

Intervista a Mons. Georg Gänswein (parte prima), traduzione italiana


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Grazie ancora al nostro Ruedi ed a Luisa per la consulenza linguistica.
Ecco la prima parte, in italiano, dell'intervista a Padre Georg
.
Raffaella

Süddeutsche Zeitung – 27 juillet 2007

Intervista a Georg Gänswein di Peter Seewald

"Il Papa e' sempre vestito di bianco anche quando guarda la televisione"

Quando si ha l'occasione unica di parlare con il segretario personale di Benedetto XVI, si possono anche affrontare delle questioni certamente di attualita' perche' alla fine dei conti
Georg Gänswein abita con il Papa in una sorta di "comunita' di abitazione
".

P.S. Monsignore, come sta il Papa?

G.G. Sta bene, si sente bene, lavora molto con una grande velocita'.

Egli utilizza la cyclette che gli ha prescitto il suo medico Buzzonetti?

Questa bicicletta di trova nel nostro appartamento privato.

Che cosa vuol dire?

Essa e' gentilmente la': pronta per essere utilizzata.

A suo tempo il cardinale Ratzinger desiderava andare in pensione, perche' si sentiva stanco.

Con l'elezione a Papa, e' accaduto qualcosa a cui non aspirava e che non voleva.
Ma - quando successivamente si e' a poco a poco inserito nella Volonta' di Dio - sono convinto che la Grazia di Stato ha lasciato e lascia delle tracce visibili nella persona e nell'azione.

Come ha reagito il Papa alla notizia dell'elezione?

Io ho raggiunto la Cappella Sistina nel momento in cui un cardinale dopo l'altro si inginocchiava davanti al Papa per prestargli giuramento di obbedienza. Il suo viso era bianco quasi come la sua veste bianca e lo zucchetto che ha sulla testa. Egli aveva un'aria estremamente commossa.

Che cosa Le e' passato per la testa in quel momento?

E' stato come una tempesta vorticosa, trovare dei pensieri chiari assolutamente impossibile. Anche i giorni seguenti, era come uno tsunami.

E quando ha saputo che la Sua vita stava per cambiare radicalmente?

E' stato cosi': al momento dell'omaggio, quando e' arrivato il mio turno dopo i cardinali, ho detto: "Santo Padre, io Le prometto obbedienza, fedelta', il mio impegno in tutto cio' che Lei mi ordina. Io mi metto a Sua disposizione con tutte le mie forze, senza limiti".

E la risposta?

Egli mi ha guardato, annuito con la testa e ringraziato.

Il Suo stipendio è cambiato?

Non guadagno ne' di piu' ne' di meno rispetto a prima. La sola differenza e' che l'indirizzo sulla mia busta-paga e' cambiato.

Il figlio di un fabbro viene da un villaggio di 450 anime nella Foresta Nera che viaggia in elicottero accanto al Santo Padre e condivide la preoccupazione per la Chiesa Universale - ci si domanda: Perche' io? Che cosa vuole Dio da me?

Effettivamente mi sono posto questa domanda, e non soltanto una volta. E' un lavoro che non e' prevedibile. Quando ho promesso al Santo Padre fedelta' ed obbedienza, ho cercato di rispondere a questa domanda. In questo personalmente ho visto anche io il dito di Dio che mi ha messo di fronte a questo lavoro senza sosta.

Probabilmente Lei e' il primo segretario pontificio della storia della Chiesa che si trova egli stesso insieme al Pontefice nel mirino del pubblico: i magazines popolari adorano il « sunnyboy en soutane ». Secondo la Schweizer Weltwoche Lei sarebbe senza dubbio l'uomo in talare piu' bello che si sia mai visto in Vaticano. Donatella Versace Le ha persino dedicato una linea di moda. Lei e' infastidito per essere il "beniamino delle donne"?

Non sono arrossito per questo, la cosa mi ha un po' irritato. Non e' offensivo e dapprima mi ha anche lusingato, non e' un peccato.
Prima non mi ero mai confrontato cosi' direttamente e frontalmente con il mio aspetto fisico. Poi ho rimarcato che questa e' piu' che altro una manifestazione di simpatia: un bonus non un malus. Ci si puo' adattare.
Tuttavia, mi augurerei anche che non ci si fermi all'aspetto esteriore, ma che si prenda coscienza della sostanza che sta sotto l'involucro.

Lei riceve lettere d'amore?

Si', di tanto in tanto.

Lei una volta ha parlato di "invidia clericale"

Dissi questo in relazione ad alcune frasi che mi calunniavano: "Questi vuole guadagnare potere, vuole mettersi in mostra, e cose simili. Ci sono stati e ci sono dei pettegolezzi stupidi e malevoli, alcune volte si mente spudoratamente. Ma io non me ne curo piu'.

Anche in Vaticano?

Il Vaticano e' anche una "Corte di Stato" e ci sono infatti i pettegolezzi di corte. Ma ci sono anche delle frecce che vengono tirate molto consapevolmente e ben indirizzate. Ho dovuto imparare a fare lo stesso.

Sembra che Lei sia a disposizione per la sede vacante di Monaco.

Si tratta di "uova non deposte". Deliberatamente inventate, tirate per i capelli.

Nessuno pensava che fosse possibile che un successore di un "Papa del millennio" come Karol Wojtyla potesse avere successo cosi' in fretta. Ora tutto e' cambiato. Non solo perche' Papa Benedetto XVI attira il doppio dei visitatori e i suoi libri sono venduti in milioni di edizioni. Papa Ratzinger e' nello stesso tempo riconosciuto come uno dei pensatori piu' significativi del nostro tempo. E contrariamente al suo predecessore non e' eccessivamente criticato (FORSE IN GERMANIA, NOTA DI RAFFAELLA).Che cos'ha lui che altri non hanno?

Il fatto di essere Papa da' ovviamente una maggiore accessibilita', una maggiore possibilita' di azione e anche una grande forza di penetrazione. Un conoscitore di cose romane ha detto una volta durante il viaggio del Papa in Baviera: Giovanni Paolo II ha aperto i cuori, Benedetto XVI li riempie. In questo c'e' del vero. Il Papa raggiunge il cuore degli uomini, si rivolge ad essi, ma non parla di lui, egli parla di Gesu' Cristo, di Dio, e in un modo moderno, comprensibile, convincente. E' questo cio' che gli uomini cercano. Benedetto XVI offre un nutrimento spirituale.

Giovanni Paolo II voleva che il cardinale Ratzinger diventasse il suo successore?

Su questo sono state fatte molte speculazioni. Non lo so.
Comunque, malgrado le reiterare richieste di dimissioni di Ratzinger da Prefetto della Congregazione per la fede, egli non gli ha mai concesso il congedo dal suo incarico.

Lei considera questo una sorta di "Argomentum e silentio", una sorta di conclusione dal silenzio?

E' possibile. E' vero che Papa Giovanni Paolo II ha spesso detto ai suoi collaboratori piu' stretti: Vorrei vedere il cardinale Ratzinger, ho bisogno di lui come "testa teologica". Da cio' sarebbe possibile dedurre qualcosa...

Il Palazzo Apostolico e' diventato piu' tranquillo. Benedetto XVI ha notevolmente ridotto il numero delle udienze e raramente ha ospiti a pranzo. Cio' significa che si lavora meno, giustamente sotto un tedesco?

Non si lavora meno ma in modo piu' concentrato. Il Papa ha un lavoro rigoroso e rapido. Per fare cio' ha bisogno di tempo: per leggere, per studiare, per pregare, per riflettere, per scrivere.
Cio' non e' possibile se non grazie ad una organizzazione rigorosa, se non si cambiano alcune cose o le si abolisce a favore di quelle piu' importanti.

Cio' significa che il suo predecessore era un po' superato sul piano concettuale, organizzativo?

Assolutamente no. Con Giovanni Paolo II, rispetto ai pontificati precedenti, tutto e' diventato superlativo. Pensi solo al numero delle udienze, dei viaggi, dei documenti, delle celebrazioni liturgiche o anche alle Sante Messe mattutine nella cappella privata dei Papi, dove erano sempre invitate numerose persone.
Questo costa giorno dopo giorno una quantita' enorme di tempo, che si deve risparmiare. Per Benedetto XVI un tale ritmo sarebbe impensabile. Dopo tutto, Giovanni Paolo II non e' diventato Papa a 78 anni, ma a 58.

Alla fine dell'era Wojtyla, parecchie cose sono rimaste in sospeso...

E' un segreto di Pulcinella che Papa Giovanni Paolo II non si mai preoccupato molto della curia romana. Non e' una critica ma semplicemente un fatto. Il Papa attuale ha lavorato negli ultimi 23 anni al posto piu' importante della curia. Egli la conosce meglio di chiunque. Questo per lui e' un'esperienza unica ed un enorme vantaggio.

Un Papa puo' avere dei problemi con la curia?

Uno sguardo alla storia lo dimostra: si', puo' capitare. Un punto di debolezza e' senza dubbio l'indiscrezione. Purtroppo e' che cosi' che si hanno spesso delle fughe di notizie sulle nomine, sulla elaborazione dei documenti, sui provvedimenti disciplinari...
Non e' solo spiacevole. Comporta anche il pericolo che sia possibile esercitare coscientemente un'influenza dall'esterno che produce irritazione.
Un altro punto, vista la composizione internazionale della curia romana, e' che esistono delle differenti mentalita', diversi stili di lavoro, di rappresentazione, dei tempi e dei caratteri personali che si scontrano. Si arriva al punto che cio' produce delle scintille.

In fin dei conti, e' il Papa il giudice del processo?

Aveva dei dubbi? Il Papa incontra regolarmente in udienza i suoi principali collaboratori. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. In piu' i capi dicastero vengono in udienza a cadenza regolare. Questo garantisce in modo istituzionale non solo il necessario contatto personale, l'importante flusso di informazioni, ma anche lo scambio indispensabile per le due parti.
Il Papa ascolta, domanda consiglio, riflette, decide.

Joseph Ratzinger e' veloce nello studio dei documenti?

Veloce come un fulmine e ha una memoria d'elefante.

8 commenti:

mariateresa ha detto...

Più leggo e più mi rendo conto dell'enormità di quello che si voleva far passare, far passare per creare zizzania, intendo. Ma , insomma, forse sono solo un'ingenua, nonostante l'età .
Eppure ci sono tanti spunti di notizie in un'intervista di questa tipo, ma veramente è tutto così banale e scontato nelle redazioni? Il diritto all'informazione è solo quello che alimenta la polemica e solo la polemica di una certa parte e di un certo tipo?
Mi sento veramente l'ingenuo del villaggio globale.Questa intervista contiene tanti argomenti , possibile che l'unico risultato sia la difesa di Ratisbona o che padre Georg è un bell'uomo e riceve lettere di amore?
Ma veramente si crede che siamo tutti dei poveretti a cui interessano questa impostazione e questi argomenti? E se la linea editoriale dei giornali italiani è questa , perché , santa paletta, la dobbiamo subire?
Qualcuno mi svegli o dica qualcosa.
Questo io dico non perché si debba pendere da una intervista con il segretario del Papa, per carità (anche se ho visto interviste assai più melense con altri, riportate con grande rilievo, con alcuni personaggi di assoluta anteultima, come dicono i miei figli), ma dato che l'intervista c'è , vogliamo veramente fare a gara di chi riporta la cretinata più faziosa? Se ci sono dei premi a questo proposito ha vinto sicuramente Repubblica, complimenti.
Quando sui tanti blog di informazione religiosa che stanno nascendo, e questo per me è positivo e segno dei tempi, qualcuno dirà liberamente che il Re è nudo e che l'informazione religiosa in Italia (e non solo quella, ma lasciamo stare) è penosa, omologata , ideologica, tristanzuola . Sveglia!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Mariateresa, in questa serata caldissima, che non consente nemmeno di mettere il naso fuori dalla porta, commenti come il tuo mi riempiono il cuore perche' mi accorgo che in tanti, sempre di piu', abbiamo maturato la consapevolezza di cio' che si sta architettendo a livello mediatico, in Italia. Ma caspita! Viviamo sulla Luna? Perche' dobbiamo sempre arrivare ultimi? Va bene...ho capito che i vaticanisti non sono in grado di fare un'intervista come quella del tedesco Peter Seewald, ma almeno prendiamo qualche spunto, discutiamo, dividiamoci gli argomenti. A me sembra scandaloso (si', uso proprio questa parola) che l'intervista al segretario del Papa circoli solo su internet grazie alla disponibilita' di persone come il nostro amico Ruedi.

Luisa ha detto...

E a chi don Georg ha concesso l`intervista? A un giornalista tedesco,di cui era sicuro, che godeva a giusta ragione della sua fiducia, che sapeva non avrebbe troncato, mutilato le sue parole.
Vi sono giornalisti italiani che vedrei condurre un`intervista onestamente, Messori,Tornielli ha potuto farlo alla montagna.
Ma chi è alla ricerca della notizia piccante, del piccolo dettaglio che fa notizia, si interessa ben poco ai reali sentimenti di un uomo,che vive qutidianamente accanto al Papa ; sono personalmente stata toccata dalle parole che don Georg ha detto al Papa dopo la sua elezione .
Quello che si cerca è la breccia da cui entrare per poi allargarla a dismisura ...e se non la si trova la si inventa ..anche traducendo frettolosamente un testo e limandolo a volontà per fargli dire quello che si vuole.
Don Georg deve suscitare parecchie gelosie ed invidie....dentro e fuori il Vaticano.... allora ancora una volta facciamo funzionare il decoder....e rimbocchiamoci le maniche per cercare le VERE informazioni laddove sappiamo di trovarle.....come qui da Raffaella!

mariateresa ha detto...

E' roba a chiodi, sì sono d'accordo, Raffaella.
Cara,ti confermo il caldo, il mio cane sembra un tappeto per interno da arredamenti. Non muove più nemmeno la coda, quando ci vede.
Ma a parte il mio povero cane e noi stessi ,tanti, pluridecorati vaticanisti, non hanno mai niente da dire?
Solo cose lesse, mai discutibili? O forse noi diciamo solo delle cretinate? E allora, se diciamo solo delle cretinate , che si dica, ma se invece c'è del sodo (e io credo che ci sia) ma insomma controargomentate qualcosa.
La nascita di tanti blog di informazione religiosa fa pensare che ci sia un'esigenza di espressione, di libertà, ma poi, quando si va al dunque, prevale tutta una delicatezza di espressioni, di timori e verso i colleghi (e posso capirlo) ma anche verso la verità, ma è così difficile dire una cosa chiara? Forse sbaglio, o forse non può essere altro che così, a allora diciamolo, si cammina sulle uova, abbiamo una informazione religiosa dei miei due palloni, perchè se a ogni notizia dobbiamo fare questo lavoro di disintossicazione tra amici, ma insomma , basta, c'è qualcosa che non va.
C'è un altro termine più elegante dei miei due palloni? Sicuro che c'è, ma non mi viene, ed è perchè non riesco ad immaginare persone adulte e vaccinate che abbiano tanti tipi di freni e anatemi..
Io sono grata di essere qui, dico quello che voglio e propongo degli argomenti, giusti o no.
Devo venire qui per capirci qualcosa.
Ed è detto tutto.L'informazione abbiamo dovuto farcela in casa.
Ma è normale?

paola ha detto...

grazie per il servizio che rendete al Santo Padre,sempre puntuale,affettuoso intelligente ne avevamo bisogno,continuate cos1 Paola

Anonimo ha detto...

Questa intervista e' meravigliosa e andrebbe letta tutta dall'inizio alla fine!!
Speriamo che qualche settimanale serio lo pubblichi intergralmente, perche' i quotidiani sono diventati peggio dei settimanali del gossip...
Grazie a Raffaella per questo servizio di informazione che fai, e potrei sottoscrivere ogni parola che tu dici!! Un caro saluto a tutti!!

Luisa ha detto...

È chiaro che i vaticanisti ,sono limitati dalla loro redazione,Politi in meno .....che sembra gioire di tutto lo spazio e libertà desiderate....
Luigi Accattol lo ha detto chiaramente sul suo blog ha più riprese,ha creato i suo blog per una maggiore libertà di espressione personale,e penso non dirà mai qualcosa contro un collega,per carattere.
Tornielli, mi sembra nel suo nuovo blog,osare di più, speriamo che continui così, personalmente ho molta stima per lui.
Rodari,pure lui ,sul suo blog, offre spunti interessanti...
Ma è come per i medici...vale la solidarietà( altri direbbero la complicità) professionale.
Dunque se all`interno dei giornali, sappiamo in anticipo cosa leggeremo,abbiamo l`immensa fortuna di avere persone come Raffaella che ha la competenza,l`intelligenza, la passione della verità e della giustizia , e che mette al servizio del Santo Padre....
Noi tutti le siamo grati!

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti voi ed al lavoro grandioso di Ruedi che ha tradotto l'intervista dal tedesco al francese, due lingue ricchissime di vocaboli e di espressioni che richiedono molta cura ed esercizio per essere adeguatamente comprese nelle lori mille sfaccettature.