27 luglio 2007
Politi alla disperazione: la Chiesa di Ratzinger (???) ha paura, e' tentata dall'integralismo, soffoca ogni dialettica...
Vedi anche:
Sul numero di oggi de "L'Espresso"
Andrea Tornielli intervista in esclusiva Mons. Georg Gänswein, il segretario personale di Papa Benedetto
Arturo Mari (il fotografo dei Papi): quella volta in cui Benedetto XVI si tolse l'anello e suono' per me...
Auronzo di Cadore: i sacerdoti di Belluno e Treviso chiedono, il Papa risponde...
Messa tridentina: l'arcivescovo di Pisa tradisce lo spirito e l'aperturta del motu proprio "Sommorum Pontificum"
SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"
Il Papa, la cesura del 1968 ed il ruolo del Concilio
IL PAPA IN CADORE: LO SPECIALE DEL BLOG
Cari amici, ci siamo: oggi vedremo Politi cadere nella trappola che egli stesso si e' costruito. Pensate che il titolo di questo post sia esagerato? No! Purtroppo, ci sono accuse anche peggiori in questo editoriale di Politi che mette insieme tutto ed il contrario di tutto: dalla liberalizzazione della Messa tridentina alla candidatura della Bindi alla segreteria del partito democratico. Vi chiederete: che cosa c'entra? Nulla, infatti! Nel tentativo di dimostrare le sue tesi Politi tratta la Chiesa come un agente politico, la accusa di integralismo non accorgendosi che e' lui stesso a soffrire di questo male.
Leggiamo l'incredibile editoriale, seguira' il mio commento e, subito dopo, i vostri :-)
Raffaella
Un nuovo spazio per i cattolici
MARCO POLITI
C´è un legame tra l´impennata identitaria, che ispira la Chiesa di Ratzinger, e la continua pressione della gerarchia ecclesiastica per piegare la legislazione italiana alla dottrina del magistero.
Dalla fecondazione artificiale al testamento biologico, ai veti sui Dico e sui Cus, alla critica del principio di laicità nel progetto di legge sulla libertà religiosa. L´esaltazione della tradizione con la messa tridentina e la pretesa di superiorità sulle altre confessioni cristiane rivelano l´ansia di rilanciare un primato, che questo pontificato vede minacciate dal carattere proteiforme della società contemporanea. Nasce da qui l´insistenza di una resa dei conti con il Concilio, che non significa – si badi bene – un rifiuto delle acquisizioni del Vaticano II, ma si esplica in un´ossessiva negazione del carattere di «grande svolta» che l´evento conciliare rappresentò per il cattolicesimo. Ciò che la gerarchia ratzingeriana vuole negare è la realtà del Concilio come confronto continuo tra fede e modernità. L´obiettivo è cancellare la visione di una Chiesa che non si colloca «al di sopra» della storia, ma si muove «dentro» la storia, rinunciando all´antico regime di Cristianità in cui il potere secolare era modellato sulle norme ecclesiali.
Il no al Concilio inteso come riforma radicale si accompagna al rigetto dell´idea che ai cattolici in politica spetti la responsabilità e la libertà di mediare tra valori di fede e organizzazione dello stato. Che è poi il concetto basilare su cui si è formato il cattolicesimo democratico dopo il crollo dell´alleanza tra trono e altare, su cui si fondava la società prima della Rivoluzione francese. Al tentativo di cancellare l´autonomia dei cattolici corrisponde la volontà di imporre dall´alto orientamenti cogenti: i cosiddetti «principi non negoziabili». Questa linea nasce dalla paura della Chiesa dinanzi al mondo moderno. Paura del pluralismo. Paura della gerarchia nei confronti della «Chiesa diffusa», composta da milioni e milioni di fedeli che non si sentono più gregge e in materia di morale relazionale seguono la propria coscienza.
E´ dalla paura che nasce la tentazione dell´integralismo, un fenomeno che a partire dagli anni Novanta ha coinvolto varie religioni: dall´islam all´induismo, dall´ebraismo ai movimenti neo – evangelici negli Stati Uniti. In Italia la spinta si è manifestata anzitutto come operazione culturale tendente a fagocitare ogni realtà nel grande utero della dottrina cattolica. Chi guarda agli interventi politici della gerarchia ecclesiastica, osserverà che i protagonisti non si presentano per testimoniare la propria fede, bensì per affermare che il credo ecclesiale equivale alla ragione, comprende la «sana laicità» e rappresenta la giusta norma della natura. Insomma è rappresentativo di Tutto. Una forma di totalitarismo intellettuale che non lascia spazio alla pluralità di visioni etiche. Ma affermare di possedere l´unica, autentica antropologia e definire erronee e carenti altre visioni dell´uomo significa soffocare ogni dialettica in parlamento e fuori.
L´operazione non è avvenuta dall´oggi al domani, è stata costruita nei decenni della leadership del cardinale Ruini, con una presenza politica sempre più invasiva. L´esito naturale di questa strategia – con l´istituzione ecclesiastica che gestisce l´organizzazione di manifestazioni di piazza e di referendum – porta alla morte del cattolicesimo politico: il fenomeno per cui i laici cattolici, ispirati dalla fede, agiscono secondo le loro convinzioni nei diversi schieramenti partitici. Nel contesto del nuovo integrismo il quartier generale si trasferisce dal parlamento alla cupola ecclesiastica.
Di fronte al rischio il primo segnale d´allarme è stato l´appello dei 60 (all´interno della Margherita) in difesa della laicità. Ma il giudizio più impegnativo è venuto recentemente da Rosy Bindi: «Dobbiamo lavorare per considerare una parentesi quella della Chiesa italiana di questi anni. Va aperta una serena correzione fraterna della Chiesa recente». In questo senso l´affacciarsi della Bindi alle primarie del Pd è un segnale strategico.
Cattolici adulti la gerarchia ecclesiastica non ne vuole. Oltretevere piacciono piuttosto quei cattolici, come i teodem, che sulla scena politica ripetono parola per parola le indicazioni ecclesiastiche.
Ma neanche questo basta. Appare evidente il desiderio di impedire che nel Partito democratico si realizzi la convergenza dei tre riformismi che segnarono la Prima repubblica: quello cattolico, laico e di matrice socialista. Assai preferibili, per il Vaticano, sono i cattolici riuniti in clan politico sotto il vessillo identitario. Non sono casuali le frasi sprezzanti di Savino Pezzotta, reduce dal Family Day, nei confronti della prospettiva di un partito in cui i cattolici militino alla pari degli altri: «Le contaminazioni non mi piacciono, a volte ci si infetta». L´aggressività verbale serve per spaccare e per strappare la rappresentanza di un cosiddetto «popolo cattolico», che in realtà da decenni si distribuisce trasversalmente dall´estrema destra all´estrema sinistra. Il Movimento bianco, che l´ex leader della Cisl sta iniziando a costruire, si inserisce esattamente in questa strategia. Ed è certo singolare che il leader di Sant´Egidio, Andrea Riccardi, insista oggi tanto a proclamare che i «cattolici sono delusi da Prodi». Quali cattolici, verrebbe da dire?
Per la Chiesa ratzingeriana, per cui l´Italia è l´ultima trincea, appare inaccettabile che i cattolici quotidiani siano serenamente laici nelle loro scelte come i loro fratelli europei. Perciò diventa urgente creare un soggetto con il timbro cattolico al fine di ritrovare nella società una qualche forma di braccio secolare.
© Copyright Repubblica, 27 luglio 2007
:-))))))))
Scusate se rido ma come reagire a queste parole messe l'una in fila all'altra?
Ah, Politi...Politi...Politi...Lei mi cade in tutta una serie di autogol che io non posso rimarcare.
Innanzitutto non esiste una Chiesa di Ratzinger, o ratzingeriana, perche' la Chiesa e' di Cristo e non del Papa. Meno che meno puo' essere di un Papa. Pensi, Politi, non e' nemmeno di San Pietro, la roccia su cui essa e' fondata. Capisco che per un non Cattolico sia difficile da accettare, ma e' cosi'!
Il caro Politi infila tutta una serie di luoghi comuni dimostrando di non avere voluto ascoltare nessuna delle ragioni che hanno convinto il Papa a liberalizzare la Messa tridentina e la Congregazione della dottrina della fede ad emanare il documento sulla salvezza...
Del resto, non c'e' peggior sordo di chi non vuole sentire.
Lei, caro Politi, insiste a considerare la Chiesa come un partito politico. Sappia che non e' cosi'! Essa, pero', non puo' rinunciare ad enunciare i principi non negoziabili visto che certuni sedicenti cattolici si sono dimenticati del loro significato. Ne' il Papa ne' il cardinale Ruini (chissa' perche' viene considerato il parafulmine degli strali di certi giornalisti, nemmeno fosse l'allora cardinale Ratzinger...) sono entrati in Parlamento ed hanno puntato una pistola sui deputati e senatori cattolici che sono liberi di non ascoltare il Pontefice, ma, nonostante le sue proteste e pretese, Politi, sono ANCHE LIBERI DI ASCOLTARE LE INDICAZIONI DELLA CHIESA!
Lo stesso dicasi per i semplici fedeli che, incuranti delle pressioni dei mass media e di certi Cattolici impegnati in politica, nonche' sordi alle Sue indicazioni, caro Politi, se ne sono stati tranquillamente a casa in occasione del referendum sulla fecondazione assistita. Le assicuro, caro Politi, che nessuno e' venuto a casa mia e mi ha chiuso in questa stanza affinche' mi fosse impossibile recarmi alle urne :-)
Sa la novita'? Ho deciso con la mia testa!
Come mai i parlamentari che ignorano la parola del Papa sono da considerarsi "buoni" mentre gli altri che, in coscienza, sentono l'esigenza di prestare attenzione al Magistero (come dovrebbe fare ogni cattolico) sono da intendersi come tante piccole marionette nella mani della gerarchia? Caro Politi, ma non si accorge che accusa gli altri di integralismo e poi cade nello stesso tranello?
Per quale motivo io dovrei rispettare di piu' quei parlamentari che si ispirano alla loro coscienza (di solito a quella del loro partito) rispetto a coloro che prestano orecchio ai miniti della Chiesa?
Mi spiega come mai i primi sono "piu' bravi" dei secondi?
Le diro' una cosa in tutta franchezza, caro Politi: non e' la Chiesa che ha paura. Perche' dovrebbe averne? E basta con la storia che l'Italia e' l'ultima trincea del Cattolicesimo! Sono due anni che Lei ripete la stessa cosa, Politi. Basta! In questi mesi molto e' cambiato. La Germania sta vivendo una nuova primavera di fede grazie a Benedetto XVI. I Tedeschi divorano i libri del "loro" Papa e questa e' una novita' assoluta! I Francesi sono sempre piu' numerosi alle udienze del mercoledi'. Ma come? Non ha notato, caro Politi? Raffronti le prime udienze di Papa Ratzinger, in cui pochi Francesi rispondevano al saluto di Benedetto, e quelle attuali in cui i fedeli d'Oltralpe sono costantemente in crescita. E vogliamo parlare del fatto che nella laicissima Francia il libro del Papa sia un best seller?
Perche' non ci parla anche di questi Paesi, caro Politi, e non solo della povera Italia "vessata ed oppressa" dal Vaticano?
A me pare che sia Lei ad avere paura, caro Politi: teme che il Cattolicesimo si rafforzi nella sua identita' e risulti affascinante ai piu'. Soprattutto, caro Politi, Lei teme che questa rinnovata primavera di fede si traduca in una maggiore coscienza politica. O Sbaglio?
In effetti Lei ha ragione ad avere un certo timore. Solo tre anni fa non avrei mai pensato di far ricadere il mio voto su questo o l'altro politico a seconda della coerenza con la fede cattolica. Ora sono molto piu' attenta perche' ho compreso che i valori non negoziabili sono ineludibili e non c'e' futuro per una Europa che nega le sue radici.
Lei si tradisce, caro Politi quando fa i nomi di politici (la "buona" Bindi, il "cattivo" Pezzotta, i bravi "60" della Margherita e i "burattini" Teodem) in un articolo in cui dovrebbe parlare di Chiesa.
Lasci parlare tutti, caro Politi, permetta a tutti di essere liberi di ascoltare o meno il Papa e non faccia classifiche fra i buoni ed i cattivi. Ciascuno, nel segreto dell'urna, ha la sua personale classifica, glielo posso garantire :-)
Raffaella
Etichette:
benedetto xvi,
commenti,
documenti,
mass media,
papa,
ratzinger,
riflessioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
14 commenti:
Cara Raffaella, ho letto l'articolo molto velocemente, come mi capita quando leggo cose dette e stradette. Ne ha scritti degli altri così. Questo è semplicemente l'editoriale di un politico, non l'articolo di un vaticanista, a me sembra di un'evidenza solare. La sua preoccupazione è il comportamento dei cattolici all'interno della sua coalizione, comportamento che lui teme (la sola vera paura è questa) seguano le indicazioni del Magistero che per lui non hanno diritto di cittadinanza e minano la dignità dell'elettore. Naturalmente non gli passa per la testa che ci sia anche un'adesione libera, per lui è inconcepibile; invece l'adesione bovina alle indicazioni del partito , di sovietica memoria, è una cosa normale, anzi auspicabile, perché il partito o la coalizione per le persone che la pensano come Politi sono altrettante chiese , con dogmi e magisteri di altro tipo, da parte di persone screditate , come lo sono oggi tutti i politici in Italia (non è un bene, ma è così). Ci sono poi cose rimasticate da Gianenrico Rusconi, di cui abbiamo già parlato, l'impossibilità del dialogo, la dottrina naturale, ecc. Il fare risalire tutto a Ruini, mi ricordo bene, è una rimasticatura di Stefano Rodotà e in parte di Pietro Scoppola. Chi gli sta sui cosiddetti è Pezzotta, ma sempre per ragioni di bassa bassissima cucina politica: diciamola tutta, questa parte politica per vincere ha bisogno del voto cattolico, come capì benissimo Togliatti, che non era un bamba, però i cattolici devono uniformarsi a quello che decidono gli altri per essere moderni e contaminati, come dice la Bindi, in modo illuminato.
Non mi piace parlare di politica qui con te e gli amici del blog, ma insomma ci hanno tirato a farlo prendendoci per le palline che , dopo tanti editoriali di questo tipo, ci siamo rotte.
Questo non è un articolo contro papa Benedetto, questo è un articolo rivolto agli equilibri interni del Partito democratico, per eliminare un' eventuale concorrenza con altre formazioni cattoliche. Altro che Concilio Vaticano II….
La teoria che la Chiesa ha paura è una polenta muffa che tuttti i giorni serve Radio radicale per i propri ascoltatori di bocca veramente buona. E' un discorso scemo.
Quello che mi dispiace sono tutti i passaggi logici che deve fare un nostro fratello di fede per stare da quella parte politica, mi dispiace, ma deve mandare giù analisi, si fa per dire, come questa, tenere i piedi in 20 scarpe e ripetere l'abusato discorso, pieno di buchi e ragnatele, che deve esistere una Chiesa "altra" e via teorizzando, discorsi da anni '70. Patetico poi l'espediente di definire "sprezzante" chi si vuole attaccare e libero e aperto invece chi si vuole sostenere, ma dove siamo ?
Preferisco stare nella Chiesa che c'è, con i suoi pregi e difetti e non confondere due piani che voglio tenere ben distinti. Mi trovassi mai a mettere in discussione il magistero della Chiesa non potrei mai usare gli argomenti che ho letto in questo articolo insulso che quanto a integralismo non scherza.
Se lo cacci nel testone il nostro amico, ci sono persone che seguono liberamente la strada che per lui porta all'inferno laico e che ci tengono a restare libere.
i "sedicenti cattolici": splendida definizione, molto più precisa che "cattolici adulti", aggettivo che surrettiziamente richiama una presunta maturità...
verrebbe quali la voglia di stilarne l'elenco...ma mi trattengo
Luigi
PS
Grazie per lo splendido ed immenso lavoro quotidiano che stai facendo, Raffaella!!!!!
Beh, almeno alcuni passaggi facevano veramente ridere, tipo quello del "grande utero"...
Secondo me essendo il 27 luglio non c'era molto da scrivere in generale, allora per riempire un po' le pagine vuote del giornale si è data ampia libertà di improvvisazione agli opinionisti..
Ridiamoci su.
Federico
Come cattolica vorrei rispondere a un non cattolico che parla su di me, sulla mia Chiesa, sul mio Papa .
Pensavo che Politi avesse già raggiunto l`apice del suo talento contro Benedetto XVI e i cattolici che gli sono leali e fedeli, ma mi sbagliavo.
Il suo astio, il suo terrore sono tali che la bava gli cola dalle labbra e si trasmette alle sue dita che non controlla più sulla tastiera.
Potrei riprendere punto per punto questo "torchon", tanto è un concentrato della prosa politiana.
Ogni vocabolo scelto...la pressione.... l`esaltazione...la pretesa....l`ansia .....la paura ...l`agressività mostrano da quali sentimenti Politi stesso è abitato.
Sarebbe facile ma "simpliste" fare un`analisi psicologica tanto Politi si esprime con le sue
viscere.
Vorrei rassicurare Politi, che sono una cattolica adulta, autonoma, felice di seguire il Magistero del Papa ,che non prendo dall`alto come un orientamento" cogente",che seguo la mia coscienza, perchè cerco di essere fedele alla Verità trasmessa dal mio Pastore, che mi ricorda i fondamenti della mia fede. Ma capisco che tutto ciò le sia estraneo, Politi, e che lei si senta più a suo agio con i cosidetti "cattolici democratici" che contestano sistematicamente il Papa.
Ma arrivare a mettere così tante contro-verità in un solo articolo rappresenta un exploit di cui vorrei complimentare Politi.
Vi rendete conto arrivare a dire che quando è "la gerarchia ecclesastica" a parlare di ragione siamo in presenza di "totalitarismo intellettuale"!!
No comment!
Insomma noi cattolici fedeli al Papa,cioè a Benedetto XVI, decisamente la bestia nera di Politi,
siamo immaturi, impauriti, sprovvisti di coscienza, dipendenti,altrettanti burattini mossi dai fili del potere vaticano !
Comincio a dirmi che Politi è il migliore agente pubblicitario per il Santo Padre...perchè a leggere tali propositi,anche chi non si sente particolarmente "attivo" come cattolico ,ma che riconosce nel Papa la guida della Chiesa, finirà per reagire.
Grazie caro Politi !
Vorrei consigliarle una piccola vacanza, in un paesaggio dolce, rilassante...mi sembra che lei abbia bisogno di calma e riposo.
Grazie per i vostri commenti :-))
Luisa, la tua analisi e' chiara :-))
Aiuto, ma perchè deve essere così aggressivo? Che il Papa voglia far riscoprire le radici cristiane dell'Europa è vero, che tenga ai principi non negoziabili è altrettanto vero, ma dobbiamo chiederci perchè il papa agisce così? (Giovanni paolo II e già Paolo VI non è che dicessero dell'altro, comunque... Ma non vengono mai citati, non capisco perchè) Provo a dare una risposta: forse perchè ha letto ed interpretato il Vangelo e l'intera Bibbia con la ragione e la fede e inserendosi in una lunga tradizione dela Chiesa? O si è svegliato una mattina (il 19 aprile 2005) volendo creare una sua nuova religione che avesse anche un riscontro politico? Caro Politi, tutti noi cerchiamo di dare a Cesare quello che gli è dovuto, di dare a Dio la sua parte, ma badi bene: se qualcosa tocca entrambi i campi io scelgo di seguire Dio e la Chiesa che Gesù stesso ha voluto costituire, pur conoscendo la debolezza di san Pietro e dei suoi successori. Come disse card. ratzinger, le dico: è vero, la Chiesa fa acqua da tutte le parti, ha commensso tanti errori, sta attraversando momenti difficili, ma noi con umiltà ci proponiamo di seguirla. Chi è lei, caro politi, perchè debba ascoltarla, rispetto ad un uomo di fede matura e alta che io vedo nel mio amato Papa? Mi propongo di ascoltare il suo parere, come quello di tanti altri (liberissimo di pronunciarsi), ma non pretenda di essere il mio pastore, grazie!
Dopo questo, saluto tutti con un bel buongiorno, in primis Raffaella (grande!)! Marco
Grande Marco :-))
Quando non da in escandescenze Politi c'è Melloni e quando manca Melloni, entra in scena Politi con le sue esternazioni che sinceramente non possono essere che dettate dal gran caldo, gli ormai sempre più frequenti travasi di bile ( visto che Benedetto XVI malgrado tutto e tutti, è un Papa seguito ed amato) e la necessità di riempire di corbellerie le pagine del giornale ................ Avete ragione quando dite di riderci sopra sì perchè sinceramente prendersela per una serie di scemenze scritte una dietro l'altra mi sembra veramente superfluo. Quanti luoghi comuni !!!!!!!! Politi la prossima volta, parli per lei i veri cattolici quelli che stimano Papa Benedetto perchè comprendono sino in fondo il suo operato e lo rispettano, non hanno certo bisogno di essere mensionati da lei........ segua il nostro consiglio si prenda un periodo di riposo e smaltisca insieme al suo alter ego Melloni, tutta la rabbia ed il veleno che avete in corpo e che puntualmente a fasi alterne come in una staffetta, riversate su un Papa che lo voliate o no, sta ridando alla chiesa ed ai suoi insegnamenti la dignità ed il rispetto che meritano.
Eugenia
E' proprio il caso di dire che il caldo dà alla testa in questi giorni e nel caso di Politi ha finito per fondere quanlunque cosa ci sia nella sua scatola cranica....!!!!!
Politi.... Politi.... mio caro Politi ma si rende minimamente conto di tante e quante stupidaggini è riuscito a infilate tutte insieme e tutte in un colpo solo?? Roba da non credere...!!!
Davvero una bella staffetta quella auspicata da Eugenia fra Politi e Melloni ma a tutti e due vorrei dire di non affannarsi tanto rischiano solo di sudare per niente, tutta la loro invidia, la loro cattiveria, le loro paroline velenose, il loro astio, davvero non fanno più effetto a nessuno anche perchè sono puntualmente smentite dal Santo Padre stesso che con un solo gesto, un piccolissimo discorso, una stretta di mani, o un semplicissimo scambio di battute, dimostra quanto siano falze e senza fondamento le parole di questi due signori che davvero sono ridotti ad annaspare nella calura estiva visto che anche gli specchi su cui fino a poco tempo fa si tentavano di arrampicare ora riflettono solo lo splendore di Sua Santità....!!!!!
Basta è questa l'unica parola che meritano, basta di insultare, di denigrare, di sminuire il nostro Pontefice, basta di sprecare tempo a dirgli che fare, dove andare, che cosa dire, basta di criticare sempre tutto arrivando a farsi paladini del niente più assoluto.E' davvero arrivato il momento che questi due signori prendano atto una volta per tutte di che uomo hanno di fronte, di che persona sparlano sempre, di che sacerdote sminuiscono sempre l'operato, di che splendido condensato di bene amore e gioia sia questo sacerdote bavarese, che loro denigrano in continuazione su basi e stereotipi meschini falzi e volutamente devianti. Ovunque vada Benedetto XVI, chiunque egli incontri alla fine conquista sempre tutto e tutti, sia che si tratti di un gruppo di amici a passeggio nei boschi del Cadore, sia che si tratti di folle sterminate in piazze strapiene, o che si tratti di nazioni intere, alla fine sono sempre tutti in ginocchio ai suoi piedi, e questa realtà deve colpire davvero al cuore questi due sedicenti giornalisti, esperti, vaticanisti, opinionisti o che cosa mai pensino di essere...!!!!alla fine risultano solo essere due che non fanno che prendere lucciole per lanterne, criticano il niente, le pagliuzze e non si rendono minimamente conto delle enormi travi che hanno nei loro occhi tante e tanto grandi che l'intero colonnato del Bernini a confronto è una minimissima "cosina"...!!!!!
Davvero avete bisogno di una tranquilla vacanza chissà un monastero benedettino vi potrebbe aiutare e aprirvi un pò la mente alla vera luce, al vero amore, alla vera gioia....!!!!
Francesca
Cara Raffaella, questa nostra sincera e spontanea levata di scudi a difesa del Santo Padre, dimostra quanto Egli sia “grande” e quanto forte sia il Suo carisma. Con la Sua immensa umiltà, mitezza e bontà, è riuscito a risvegliare in tutti noi quell’orgoglio di veri cristiani, da farci ergere a Suoi strenui difensori senza che ce lo abbia chiesto! Non è forse straordinario tutto ciò?!? Che sia proprio questo a far paura ai vari Politi, Melloni e company?!?
Mi dispiace per Politi ma sono troppo abituata a guardare coi miei occhi e a ragionare con la mia testa per vedere molto oltre la sua interpretazione politica e restrittiva del pontificato di papa Benedetto.
Ciò che vedo io è che oggi si torna a parlare di Cristo stuzzicando la ragione, anche e soprattutto dei non credenti o di quelli un pò dubbiosi come me.
Non per niente, anche da parte cattolica, Papa Benedetto subisce critiche soprattutto da quei credenti sedicenti “adulti” ma ormai assuefatti che danno la fede per scontata. Di Cristo e del Vangelo credono di sapere e aver capito tutto. Non sentono il bisogno della “Deus caritas est” né del “Gesù di Nazareth”, nei confronti dei quali hanno atteggiamento supponente quando non denigratorio, ma di parlamentare sul Concilio, l’Ecumenismo, e su ciò che il Papa dovrebbe fare e dire secondo la mentalità e gli intrighi della politica, come fosse un presidente del Consiglio, ora rappresentante dei tradizionalisti, ora dei progressisti.
Mi torna in mente un tormentone dei giorni dell’ultima crisi di governo: “il governo è caduto per colpa di Andreotti, espressione del potere forte del Vaticano”. Se non sbaglio, qualche giorno fa è rimasto a galla per il voto dello stesso Andreotti….E allora???? Se solo certi personaggi si dessero pena di rileggersi o di riascoltarsi, ogni tanto, riderebbero di se stessi. La politica, quella vera, dei poteri forti, dei finanziamenti sotterranei capaci di ribaltare i governi (giusti o sbagliati che fossero) mai è stata così poco presente nella Chiesa come in questo periodo
Si tenta arduamente di parlare dell’Islam senza soggezione, auspicando il rispetto reciproco e non la genuflessione a senso unico, appellandosi a quelle fazioni del mondo islamico veramente disposte al dialogo e invitandole ad uscire allo scoperto. Ma quando lo si fa, i sedicenti messaggeri di pace della carta stampata gridano all'incidente, all'offesa, lanciando agenzie ai fondamentalisti, quelle si, come fossero spade.
Questa è Chiesa timorosa e ripiegata su se stessa? O i timorosi sono coloro che per paura di ciò che potrebbe accadere censurano proprie radici e cultura?
Eppure, parlando con molti islamici mi è capitato di sentirmi dire: “non siamo noi il problema per voi cattolici europei ma chi si serve di noi per attaccare voi e la Chiesa. Senza i terroristi e gli anticlericali potremmo convivere senza alcun problema “. E questo lo credo anch’io.
E chi lo dice che le leggi europee cosiddette libertarie alla fine non si riveleranno più oscurantiste per la dignità umana di quanto non lo siano quelle della piccola Italia? Peccato che non si citino mai le preoccupazioni di quegli olandesi perplessi di fronte a certe degenerazioni legalizzate del loro civilissimo paese, soprattutto in tema di eutanasia e di costituzione del partito dei pedofili.
I principi non negoziabili erano tali già per Giovanni Paolo II e non c’è nulla di politico a considerare intoccabile tutto ciò che rende sacra la vita umana, il bene più prezioso di ciascuno, da lasciare il meno possibile nelle mani del libero arbitrio dell’uomo. Stabilire che l’uomo è completamente libero di disporre della vita è una libertà illusoria ed equivale purtroppo a delegare infine la propria vita non a Dio né a se stessi ma ad altri uomini.
E questo almeno il Papa deve dirlo.
E chiamo questo giornalista un vaticanista ( cioè un esperto di cose vaticane)!
Bene non vorrei fare troppo la polemica ma vorrei solo ricodare al
signor Politi che al concilio vaticano II Ratzinger (allora perito telologico per il progressista cardinale Frings) ha scrtto un discorso che ha lasciato il segno per la sua apertura.
Inoltre in moltissime occasioni Benedetto ha ribadito l'importanza che ha avuto per lui e la Chiesa intera il concilio enon siè mai sognato di abrogarlo anzi!
Inolte il Papa non si è mai occupato di politica in senso stretto e mi sempra che fino a oggi gli ospiti più frequenti in vaticano siano stati i politi di sinistra.
Ma perche in Italia si devono pubblicare articoli tanto impregnati di calunnie su un pontefice che si è dimostrato davvero molto disponibile proprio verso coloro che lo massacrano di bugie e che poi ( magari in modo sottointeso) danno alui del bugiardo?
Ho finito.
scusate la lunghezza!
Quanto dice Politi riguardo al concetto di “Cristianità” è falso, perché la società diventa cristiana (una cristianità), quando è popolata in maggioranza, anche se non totalmente, da cristiani, e questi sono rappresentati, nei loro principi, nelle e dalle istituzioni. La cristianità è quindi conseguenza naturale dell’evangelizzazione, è, per così dire, il “precipitato”, nell’organizzazione della realtà temporale, della conquista dei cuori alla verità.
La paura, poi, ce l’ha certamente Politi, ce l'ha la Bindi, i vari Castagnetti ed Enrico Letta e tutti gli esponenti del mondo cattolico democratico, che vedono diminuire sempre di più il terreno sotto i loro piedi, e che saranno privati, finalmente, della funzione di rappresentanti dei cattolici in politica, che, invece di sostenerne le ragioni, prestano ossequio al relativismo nichilista di Veltroni e compagnia.
Le folle cattoliche stanno con Benedetto XVI, e, in politica, con chi non tratta su ciò che non è trattabile, si svegli quindi chi ambisce a rappresentarci, e che dal ’94 riceve i nostri voti (a buon intenditor poche parole).
Grazie per i vostri commenti :-)
Posta un commento