26 novembre 2007

Da Petrus: card. Kasper su concistoro, ecumenismo e Lefebvriani


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Esclusivo - Ecumenismo, parla il Cardinale Kasper: “Bene il dialogo con ortodossi e protestanti, ma i lefebvriani accettino il Concilio se vogliono riconciliarsi con noi cattolici”

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - Si sono appena spente le luci sul Concistoro, un appuntamento che il Papa, guidato dallo Spirito Santo, ha voluto caratterizzare con la ricerca del dialogo ecumenico, il tema portante della ricca relazione presentata dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani, nella riunione di tutti i Cardinali, vecchi e nuovi, voluta da Benedetto XVI di venerdì scorso. E proprio con il Cardinale Kasper (nella foto), ‘Petrus’ ha deciso di approfondire

Eminenza, nei lavori del Concistoro si è parlato prevalentemente di ecumenismo. Una scelta senza ombra di dubbio giusta. Ma non ritiene che queste aperture possano non piacere ai tradizionalisti?

"Non credo, la Chiesa cattolica è di tutti, perchè mai?".

Su un sito tradizionalista è stata pubblicata, in concomitanza al Concistoro, una lettera a firma di Monsignor Bernard Fellay, numero uno dei lefebvriani, che in merito alla liberalizzazione della Messa secondo il rito tridentino, lancia un duro attacco al Papa sostenendo che il motu proprio ‘Summorum Pontificum’ non rappresenta nulla di nuovo e che non ingannerà nessuno, come se fosse una sorta di specchietto per le allodole. Come commenta queste affermazioni?

"Quello che posso dire è che il dialogo per l'ecumenismo non esclude affatto i tradizionalisti e che la Chiesa vuole ricomporre la frattura con loro, ma...".

Prego, continui…

"Credo che il vero nodo non sia liturgico, in questo momento. Del resto, sotto il profilo liturgico la situazione si è normalizzata proprio con il motu proprio. Il problema è semmai dogmatico e teologico. Si tratta dell'accettazione, da parte dei fedeli cosiddetti ‘lefebvriani’, del Concilio Vaticano II e dei suoi documenti, in particolare di quelli relativi all’ecumenismo. E’ pertanto necessario che i tradizionalisti facciano un passo avanti in questa direzione, che accettino il Concilio: mi sembra questa la condizione indispensabile per la definitiva riconciliazione tra noi e loro. Per quanto ci riguarda, siamo assolutamente disposti a cercare l’unità, ma certe cose bisogna volerle in due…".

Cardinale Kasper, veniamo al Concistoro: il tema predominante è stata l’unità dei cristiani, ma ci tracci un Suo bilancio personale…

"Direi positivo, anche se non c’era da aspettarsi miracoli. Con gli ortodossi pian piano le posizioni si stanno avvicinando, così come ha chiarito bene anche il documento di Ravenna che ha accolto il primato petrino, sia pur lasciando irrisolti altri problemi di natura teologica. Direi che da entrambe le parti esiste davvero molta buona volontà, e non mi stancherò mai di ripetere la rilevanza del documento di Ravenna: un’ottima base su cui confrontarsi"

E con i protestanti come va?

"Con luterani ed anglicani si procede bene. Ripeto: qui a Roma ci siamo liberamente confrontati e vedo una Chiesa unita sulla via dell'ecumenismo e del dialogo, obiettivi che il Papa cerca davvero con insistenza perchè ha la straordinaria capacità di dialogare con tutti".

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