22 aprile 2008

Bill Bennett: «Benedetto XVI ci ha convinti tutti con lo stile e l'onestà» (Corriere)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Bill Bennett Il pensatore cattolico, guru di Bush

«Ci ha convinti tutti con lo stile e l'onestà»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

NEW YORK

«È stato un viaggio molto positivo per entrambi: per l'America e per Benedetto XVI». Parla Bill Bennett, ex ministro dell'Istruzione sotto Ronald Reagan, zar anti-droga di Bush padre e guru spirituale di Bush figlio. Dall'alto della sua fama di scrittore e pensatore cattolico più influente d'America, Bennett si dice «personalmente entusiasta della visita».

«È servita a introdurre all'America un Papa che amava il suo predecessore ma non conosceva lui. La sua venuta era stata preceduta da voci sulla sua presunta durezza, ideologica ed umana. Voci sotterrate per sempre».

Un miracolo?

«Reso possibile dal suo calore, candore e compassione, e dalle forti convinzioni morali che alla fine hanno rotto i ghiacci. Io gli ho fatto benedire il mio rosario e un crocefisso».

Secondo il New York Times «Benedetto XVI ha conquistato le menti dell'America, papa Giovanni Paolo II il suo cuore».

«Benedetto ci ha fatto piangere, portando la più massiccia e giovane folla nella storia della Casa Bianca; più vasta persino di quella accorsa per Wojtyla».

Che cosa è piaciuto di lui all'America?

«Lo stile e l'onestà. Ha menzionato numerose volte lo scandalo dei preti pedofili, sfatando la nozione secondo cui voleva occultarlo sotto il tappeto. Aveva capito il problema da tempo».

Il Papa giusto al momento giusto?

«Proprio così. La catarsi di noi cattolici americani è commensurata alla grandezza della nostra pena. Ratzinger ci ha offerto la conclusione di cui avevamo disperatamente bisogno».

Secondo alcuni il suo fascino è simile a quello esercitato sull'America della regina Elisabetta.

«Qualcuno pensa che aveva ragione Tocqueville a ritenere l'America il numero due quasi in tutto. Ma non dimentichiamoci che nell'Europa prima della classe le chiese sono vuote mentre da noi straripano di giovanissimi fedeli. Vorrei tanto sentire cosa pensa il Papa dopo essere stato nel Paese più moderno, potente, importante e religioso al mondo. Dove, al contrario dell'Italia, le famiglie continuano a sfornare bambini».

© Copyright Corriere della sera, 21 aprile 2008

Bellissima intervista :-)
Vedo che ritorna il New York Times al quale vorrei dire che esiste un sottile meccanismo psicologico per cui chi conquista le menti fa suoi anche i cuori.
E poi parliamoci chiaro: e' ora di rassegnarsi visto che e' evidente a tutti che Benedetto XVI affascina intelletto e cuore.
Tirata d'orecchie, quindi, al New York Times, bene il Corriere...

R.

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