21 aprile 2008

Un’America entusiasta di Papa Ratzinger


Vedi anche:

Sul viaggio del Papa la riflessione del cardinale George, presidente della Conferenza episcopale USA (Radio Vaticana)

E' morto a 72 anni il cardinale Alfonso Lòpez Trujillo. Mercoledì i funerali con l'omelia del Papa

Viaggio del Santo Padre negli Usa: il commento di padre Federico Lombardi (Radio Vaticana)

Ratzinger a Ground Zero. Il Golgota del XXI secolo (De Carli)

Il Papa è rientrato a Roma dopo il viaggio di 6 giorni negli Usa

La prima volta del rabbino Neusner col vecchio amico Joseph (Magister)

Gli articoli inseriti nel blog in questi giorni costituiscono solo una parte della "mole"

La preghiera del Papa a Ground Zero: «Pace nel mondo violento» (Bobbio)

In sei giorni Ratzinger ha conquistato l'America

Il Papa a Ground Zero una preghiera di pace (Tornielli)

Il Papa allo Yankee Stadium: «Giovani d'America apritevi a Dio» (Bobbio)

E Benedetto XVI conquistò l’America (Tornielli)

Il Papa al congedo dagli Usa: "Questi giorni sono stati ricchi di molte e memorabili esperienze del senso di ospitalità degli Americani" (Discorso di congedo all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York)

Secondo l'Ansa l'America ha trasformato "lo stile Ratzinger". Personalmente sono stupita dallo stupore dei giornalisti :-)

Il Papa: "La vera libertà può essere trovata soltanto nella perdita di sé che è parte del mistero dell’amore" (Omelia del Santo Padre allo Yenkee Stadium di New York)

IN 60 MILA ACCOLGONO IL PAPA ALLO YANKEE STADIUM. MIGLIAIA DI FEDELI ANCHE FUORI DALL'IMPIANTO

Migliaia e migliaia di persone salutano il Papa nelle strade di Manhattan. E lui ringrazia per l'amore «al povero successore di Pietro» (Bobbio)

PREGHIERA DEL SANTO PADRE A GROUND ZERO: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA VIDEO E FOTOGALLERY

L’ America impazzi­sce per Papa Bene­detto. La folla nelle vie di Manhattan ha lasciato stupiti anche i media

Il Papa si racconta: "I miei anni da teen ager rovinati dal nazismo" (Galeazzi)

La Preghiera di Papa Benedetto XVI a Ground Zero: "Dio di pace, porta la tua pace nel nostro mondo violento" (Preghiera del Santo Padre durante la visita a Ground Zero di New York)

Preti pedofili, Marina Corradi: il Papa non ha detto "è una vergogna" ma "mi vergogno" (Avvenire)

Una folla immensa accoglie il Papa nella Quinta Strada

"Il trionfo di B16" di Rocco Palmo (Tablet)

IL PAPA NEGLI USA: GALLERIE FOTOGRAFICHE

Il Papa ai giovani: "I miei anni da teenager sono stati rovinati da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte" (Discorso del Santo Padre nel corso dell'incontro con i giovani e con i seminaristi nel campo sportivo del Seminario di St. Joseph a Yonkers, New York)

Il Papa mette in guardia contro il "potere del male sempre presente" (Tornielli)

IL PAPA INCONTRA ALCUNE VITTIME DEGLI ABUSI SESSUALI DI PRETI

DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE NEGLI USA

VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA NEGLI USA (15-21 APRILE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG (rassegna stampa, notizie, avvenimenti)

Un’America entusiasta di Ratzinger

La quasi totalità dei commentatori americani sembra concorde: Benedetto XVI ha «stregato» l’America. Persino i più scettici ammettono che papa Ratzinger è riuscito a ridare «serenità e orgoglio» a una comunità cattolica, ferita e umiliata da gravi scandali e profonde divisioni. Le trappole che, tuttavia, lo attendevano negli Stati Uniti erano molte e pericolose. Il Pontefice, invece che ignorarle o evitarle, ha scelto di affrontarle direttamente.

Lo scandalo degli abusi sessuali.

Ancora in volo per Washington, il Papa ha affrontato l’argomento con esplicita determinazione: «Mi vergogno e faremo tutto il possibile per assicurare che questo non si ripeta in futuro. È più importante avere buoni sacerdoti che averne molti! Le vittime avranno bisogno di guarire, di aiuto, di assistenza e di riconciliazione».
E proprio ad alcune vittime Ratzinger ha riservato uno degli incontri più toccanti, nel giorno del suo ottantunesimo compleanno.

Le divergenze di politica internazionale fra Santa Sede e amministrazione Usa.

Il presidente Bush non ha lesinato attenzioni al Papa, accogliendolo di persona all’aeroporto e alla Casa Bianca con una cerimonia - per solennità - senza precedenti. Benedetto XVI ha gradito, ma non ha mancato di sottolineare: «L’America si è sempre dimostrata generosa nel venire incontro ai bisogni umani immediati, promuovendo lo sviluppo e offrendo sollievo alle vittime delle catastrofi naturali. Ho fiducia che tale preoccupazione per l’ampia famiglia umana continuerà a trovare espressione nel sostenere gli sforzi pazienti della diplomazia internazionale volti a risolvere i conflitti e a promuovere il progresso».

Le divisioni fra l’episcopato americano sui temi etici.

Parlando ai vescovi il Papa si è chiesto: «Come, nel ventunesimo secolo, un Vescovo può adempiere al meglio alla sua chiamata?». E non ha mancato di fornire la risposta: «È forse coerente professare la nostra fede in chiesa alla domenica e poi, lungo la settimana, promuovere pratiche di affari o procedure mediche contrarie a tale fede? È forse coerente ignorare o sfruttare i poveri e gli emarginati, promuovere comportamenti sessuali contrari alla morale cattolica, o adottare posizioni che contraddicono il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale?».

Santa Sede critica sul relativismo morale dell’Onu.

A Palazzo di Vetro papa Ratzinger ha ribadito: «I diritti umani sono sempre più presentati come linguaggio comune e sostrato etico delle relazioni internazionali. Tali diritti sono basati sulla legge naturale iscritta nel cuore dell’uomo e presente nelle diverse culture e civiltà. Rimuovere i diritti umani da questo contesto significherebbe restringere il loro ambito e cedere ad una concezione relativistica, secondo la quale il significato e l’interpretazione dei diritti potrebbero variare e la loro universalità verrebbe negata».

Infine, i rapporti con la comunità ebraica.

Benedetto XVI ha riservato a questa due incontri e inviato un messaggio augurale per la Pasqua ebraica. In quest’ultimo ha scritto: «Desidero riaffermare l’insegnamento del Concilio Vaticano II sulle relazioni cattolico-ebraiche e reiterare l’impegno della Chiesa per il dialogo che ha cambiato in modo fondamentale e migliorato i nostri rapporti. La nostra Pasqua e il vostro Pesah, sebbene distinti e differenti, ci uniscono nella comune speranza centrata su Dio e sulla Sua misericordia».

Persino l’opinionista religioso del New York Times che ha ammesso di non aver mai amato Ratzinger, fin dall’elezione a Papa, ha riconosciuto: «Da quando è atterrato negli Usa tutto è cambiato».

© Copyright Brescia Oggi, 21 aprile 2008

Eh si', ma come direbbe il Papa: "Non sono cambiato io, ma alcuni giornalisti...".
R.

Nessun commento: