2 maggio 2007

I titoli dei giornali di domani...


Vedi anche:

Il Papa, il fondamentalismo conformista e l'ipocrisia dei media

VILI ATTACCHI A PAPA SONO TERRORISMO

Cari amici, la vostra Maga Maghella tentera' di indovinare i titoloni dei giornaloni di domani.
Vediamo se anche questa volta ci prendo :-))


Vaticano all'attacco: terrorismo contro il Papa

Il Vaticano censura Pinco Pallino (non ricordo il nome del comico): basta criticare il Papa

Il Papa scomunica Pinco Pallino

Torna la censura: il Vaticano attacca Pinco Pallino

Pinco Pallino censurato dal Vaticano

L'Osservatore romano chiede la censura sulla rai


Non si puo' criticare la Chiesa

Prodi: abbassiamo i toni, siamo sereni, stiamo tranquilli


Sono sicura che in pochi prenderanno le difese del Papa. Quasi tutta la grande stampa si indignera' per la sacrosanta indigrazione del Vaticano.
Raffaella


Un articolo di approfondimento:

Se il 1° Maggio serve a fare terrorismo contro il Papa

di Elisabetta Mancini

CITTA’ DEL VATICANO - 1° maggio, Roma, Piazza San Giovanni, lunghissima diretta su Raitre. Le coordinate sono le stesse da tempo per un appuntamento che si rinnova da anni all’insegna della musica - quest’anno l’omaggio era tutto dedicato al rock – e dell’impegno sociale sul fronte del lavoro. Sindacati uniti e schierati nell’affrontare e soprattutto far comprendere alla “piazza” e agli italiani davanti alla televisione, la gravità del problema delle morti bianche. La questione della sicurezza sul lavoro, purtroppo, non è riuscita a scaldare il pubblico, c'è riuscito però l’operato del Vaticano. E ad innescare “la miccia” una serie di battute sulla Chiesa da parte di Andrea Rivera, co-conduttore con Claudia Gerini e Paolo Rossi della manifestazione, che ha detto: "Il Papa non crede nell'evoluzionismo. La chiesa non si è mai evoluta. Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana". Rivera (nella foto) – per chi non lo conoscesse – è il “geniale” citofonista della trasmissione di Serena Dandini "Parla con me", e probabilmente non pensava (oppure sì?) alle polemiche e al dibattito sul quale oggi è intervenuto anche l'Osservatore Romano. Una situazione sfuggita di mano agli organizzatori dell'oleata macchina del concertone, immediatamente tamponata. Quello definito dalle agenzie "l'attacco al Vaticano" ha provocato subito le reazioni dei presidenti di Cgil, Cisl e Uil, che hanno bollato come “inopportuno e stupido” l'intervento di Rivera, e quelle del mondo politico che non si sono fatte attendere. Tra i primi Rocco Buttiglione che ha subito qualificato come fucina di “odio anticristiano” il concerto, che avrebbe invece dovuto essere occasione per “esprimere solidarietà a monsignor Bagnasco". E poi le imbarazzatissime "scuse" di Paolo Ruffini, il "numero uno" di Raitre. Sicuramente l'episodio ha spostato l'attenzione dal tema centrale sul tappeto in Piazza San Giovanni, sulle quali il Vaticano è molte volte intervenuto - le morti bianche - ma la sensazione è che la gran parte dei 700mila del Concertone fosse lì solo per la musica, per ballare e cantare. E poi un dubbio resta: Epifani, Bonanni ed Angeletti (i segretari di Cgil, Cisl e Uil)... li avranno riconosciuti tutti i giovani presenti in Piazza? La Gerini sicuramente, nell'intervistarli abbiamo tutti potuto vedere che i nomi sul copione li ha letti correttamente. Una certezza resta e la sottolinea l'Osservatore Romano: ''Le parole del conduttore forse sono solo espressione di una sconcertante superficialità. Ma la loro pericolosità - rimarca il giornale - non è altrettanto superficiale''.Dopo le critiche al conduttore espresse dai sindacati e dal direttore di Raitre, scende in campo anche il quotidiano della Santa Sede che equipara le parole di Rivera ad un atto "terroristico": "E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile". Al concerto dei sindacati, denuncia l'Osservatore, si è tenuto "un piccolo comizio, dando vita ad un confuso e approssimativo discorso sull'evoluzionismo e sui temi della vita e della morte. Tutto questo di fronte a circa 400.000 persone e ad un più numeroso pubblico televisivo". Ed anche se, "i sindacati ed altri partecipanti alla manifestazione si sono dissociati dalle parole del conduttore, resta il fatto - rileva il quotidiano vaticano - che questo personaggio da qualcuno è stato scelto. E chi l'ha scelto non ha tenuto conto del momento che stiamo vivendo". ''Sono di queste ore gli attacchi e le minacce, pesanti, rivolte al Presidente della Cei, l'Arcivescovo Angelo Bagnasco, cui è arrivata l'apprezzata solidarietà del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si sta battendo con coraggio anche sul tema degli incidenti sul lavoro. Sono di queste ore - continua l'Osservatore Romano - anche gli slogan nei cortei inneggianti ai terroristi, i messaggi che appaiono su internet, provenienti da 'br' in carcere, un'offensiva che cerca di trovare terreno fertile nell'odio anticlericale. Un odio purtroppo coscientemente alimentato da chi fa del laicismo la sua sola ragione d'essere, per convenienza politica''. Anche i discorsi del presidente della Cei - accusa il giornale - sono stati ''forzati per aprire una 'guerra' strisciante, una nuova stagione della tensione, dalla quale trae ispirazione chi cerca motivi per tornare ad impugnare le armi, per rivitalizzare organizzazioni che hanno perso su tutti i fronti, primo fra tutti quello della storia''. ''Anacronismi. Come quella presenza sul palco a san Giovanni. Un residuato - conclude l'Osservatore Romano - in mezzo a tanti giovani''.

Petrus


E una replica che fa acqua da tutte le parti:

RIVERA: DISPIACIUTO, MA BATTUTE CONCORDATE CON AUTORI
Volevo invitare a riflettere, non offendere alcuna religione

Roma, 2 mag. (Apcom) - Il conduttore della manifestazione del Primo maggio a San Giovanni a Roma, Andrea Rivera, si dice "dispiaciuto" per le polemiche sul Vaticano e il Papa provocate dalle sue parole di ieri, oggi duramente criticate dall''Osservatore Romano'. In una nota, Rivera precisa di non aver voluto "offendere alcuna persona o religione" ma sottolinea anche che le battute erano "concordate con gli autori del Primo maggio".

L'artista romano evidenzia come la sua satira "vuole invitare a riflettere e non certo a creare un clima di odio e istigazione inutile e pericolosa come alcune trasmissioni giornalmente fanno. Penso alle litigate in tv sul calcio, e al caso Cogne ripetuto ad libitum per il pasto giornaliero di violenza imposto alla massa", spiega Rivera, aggiungendo: "Se alcune battute, peraltro concordate con gli autori del Primo Maggio, sono state ritenute fuori luogo, allora anche l'articolo 21 è da ritenersi fuori luogo dalla nostra Costituzione".

Ho voluto riproporre con personale ironia, come ho fatto con altri temi importanti - prosegue nella nota Rivera - che nessuno dei miei detrattori ha ricordato (diritti dei disabili, morti bianche, sfruttamento della prostituzione minorile, licenziamenti, stragi del sabato sera, lavoro di Don Ciotti) problematiche sempre esistenti nel nostro bel paese e mai risolte".

Ironia? Caro mio, decido io, se permette, che cosa mi fa ridere e che cosa mi fa pena.
Interessante...Lei afferma di non volere offendere alcuna religione. Peccato che abbia offeso quella cattolica. Io non glielo dico, ma sono sicura che qualcuno Le ha gia' fatto notare che la Sua augusta persona non avrebbe mai parlato male (e giustamente!) dell'Islam. Sbaglio? Troppo comodo prendersela con il Papa. Ma andiamo avanti cosi'...considerata la folla di stamattina in Piazza San Pietro, le critiche al Papa gli giovano :-)

Raffaella

Nessun commento: