17 giugno 2007

Le suore clarisse di Assisi: il Papa ha cuore mite, buono, pieno di rispetto verso il prossimo


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Aggiornamento della rassegna stampa del 17 giugno 2007 (1)


Papa Ratzinger sulle orme di Francesco

Oggi l’arrivo del pontefice. La Lorenzetti: «Accolto con il calore della nostra gente»

di VALENTINA AISA
e ITALO CARMIGNANI

ASSISI – Passi discreti, stretti nell’abito cardinalizio, quasi nell’ombra, seppur dall’alto dell’altare dove celebrò la messa per i 750 anni dalla morte di Santa Chiara. Succedeva due anni fa e l’allora cardinale Ratzinger arrivò ad Assisi si recò dalle clarisse di Santa Chiara e officiò la celebrazione eucaristica. Ma allora era solo un porporato, come tanti in visita ad Assisi, e pochi gli prestarono attenzione. Di certo, per lui non si mosse tutto quel mondo mediatico, di sicurezza, organizzazione, religiosi e laici pronti ad accogliere, oggi, la stessa persona, ma vestita di abiti diversi. Quel giorno di due anni fa, nella basilica di Santa Chiara entrò anche il sindaco Claudio Ricci, allora vicesindaco di Assisi. «Mi colpì subito la sua straordinaria capacità intellettuale, la profonda cultura, la raffinatezza spirituale – ricorda - Benedetto XVI era già un grande pastore, le sue omelie sempre forbite e approfondite dal punto di vista teologico, ma comunicate anche con estrema semplicità».
A molti, rimase impresso il suo sguardo: «E’ un uomo che guarda dritto negli occhi quando parla - continua il sindaco - capace di instaurare subito con tutti un dialogo molto personale e diretto». Ma il passato dell’attuale Pontefice rivela un ben più profondo legame con la città di San Francesco.
Un affetto che dura da oltre venti anni. «Quando era cardinale – racconta la madre superiora delle suore Clarisse Cappuccine Tedesche del monastero di Santa Croce, suor Immacolata Lamminger – veniva a trovarci di tanto in tanto, visite brevi di uno o due giorni al massimo, che si sono seguite per circa 20 anni». Oggi, le consorelle incontreranno di nuovo Joseph Ratzinger nella sala Capitolare del Sacro Convento di San Francesco, ma, per la prima volta, lo vedranno nelle vesti da Pontefice. Il ricordo di quel cardinale dallo sguardo pulito, però, resta ancora molto nitido: «Il cardinale Ratzinger – raccontano le suore - arrivava ad Assisi per riposarsi, per fare una gita, e sceglieva sempre il convento delle Clarisse tedesche per la poca distanza con Roma, ma soprattutto perché siamo sue connazionali, il vero motivo era questo». «Lo abbiamo sempre stimato molto – continua la madre superiora – ormai era diventato una presenza familiare, alla quale rivolgevamo una stima profonda. Lo ricordo come un cuore mite, buono, pieno di rispetto verso il prossimo. Aspettiamo di rivederlo con molta gioia».
Nella sala capitolare, le suore porteranno al Papa un solo dono: «Le nostre preghiere – dice suor Immacolata Lamminger – solo quelle, il vero principio della nostra vocazione e ciò che può essergli di maggiore aiuto». Oggi, 17 giugno 2007, il Papa torna in questa terra così amata. E anche le istituzioni sono pronte. Dice la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti: «L'Umbria e Assisi accoglieranno Papa Benedetto XVI con il calore, l'affetto e l'entusiasmo che sono propri della nostra gente. Siamo onorati di questa visita del Santo Padre nella terra di San Francesco, ma anche di San Benedetto. Due personalità “grandi” della storia non solo della Chiesa ma dell'umanità».
Perché proprio quest’anno? «Perché è l’anno della Conversione – spiega il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino – non solo perché si commemora l’ottavo centenario della conversione di Francesco, ma perché, a partire da questo centenario francescano, ci siamo impegnati, come Chiesa, a fare noi stessi un cammino di conversione. E la cosa è piaciuta al Santo Padre».

Il Messaggero, 17 giugno 2007

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sto guardando le immagini su Sat 2000. Hanno fatto vedere l'incontro con le clarisse. Non conosco il tedesco e non traducevano, quindi questa volta mi sono basato solo sulle immagini. Come si può ancora definirlo freddo? Mi sono commosso. Che gioia, che splendore per ogni sguardo, ogni stretta di mano, abbraccio! Ciao a tutti, ora guardo l'incontro con i giovani. Marco

Anonimo ha detto...

Devo tornare a scrivere qualcosa su questo incontro con i giovani che ho appena visto. Mi sono venute lacrime di gioia, splendido, le sue parole sono entrate nel mio cuore! Splendida la citazione del Vangelo di Giovanni: Ma cos'è la Verità? Bellissime quelle parole a braccio! Spero che tutti, anche quelli con pregiudizi nei suoi confronti, possano essere toccati da queste parole! Mi sento di dire: Grazie Santo Padre! Marco

Anonimo ha detto...

Ciao Marco,l'incontro con i giovani mi ha commosso profondamente. Ne parleremo piu' diffusamente domani, ma per adesso mi limito a dire che chi definisce Benedetto "freddo" non capisce proprio nulla ne' di carisma ne', tantomeno, di comunicazione :-)
Ciao
Raffaella

euge ha detto...

Caro Marco, sento il bisogno anche se in ritardo, di condividere la tua speranza......... Spero che nel cuore di quei ragazzi sia rimasta veramente una traccia indelebile e forte dell'amore, della dolcezza e soprattutto, dell'insegnamento di Benedetto XVI a vivere la propria esistenza senza buttarla via dietro falsi e troppo facili libertà
Eugenia