24 aprile 2008

Benedetto conquista l'America (Valli per "Europa")


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BENEDETTO CONQUISTA L'AMERICA

ALDO MARIA VALLI

NEW YORK

Un capolavoro di pubbliche relazioni. Il direttore di Time, Richard Stengel, ha definito così il viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti. Ma forse il giudizio è riduttivo.

Il papa ha fatto molto di più. Non si è limitato a un`operazione di marketing. È riuscito a toccare le corde più profonde del gigante americano suggerendo a tutti una salutare riflessione su quel grande ma anche mai del tutto garantito bene che è la libertà.

Lo ha fatto a più riprese, fin dalle prime battute sul volo dall`Italia, poi davanti a Bush, poi all`università cattolica, e poi ancora con i rappresentanti ecumenici e allo Yankee Stadium.

...

Libertà di religione non è solo libertà di culto.
È libertà di intervento nel dibattito sociale e politico, con la possibilità di portare un contributo schietto e originale al bene commune.

Qui da noi, in Europa, oltre che a rammaricarci in quanto italiani per aver impedito a questo papa di parlare alla Sapienza, dovremmo riflettere sull`idea di laicità che ci viene proposta da Benedetto. Non un contenuto della politica, ma una forma del convivere.

Laicità non come esclusione della religione dall`orizzonte pubblico per relegarla nella sola sfera privata e sentimentale, ma come garanzia che la visione di fede, se proposta senza coercizioni, abbia diritto di incidere nell`edificazione della società.

Gli americani hanno colto l`importanza del messaggio e sono stati ad ascoltare, giorno dopo giorno, con crescente attenzione.
Anziché alzare steccati fatti di prevenzione e di ideologismi, hanno accolto la proposta intellettuale e morale del professore tedesco.

Gli hanno dato ampia possibilità di parola e sui giornali e in televisione ne hanno discusso in modo sereno. Per questo si può dire che dal viaggio americano di Benedetto aniva una doppia lezione. La prima è quella del papa, la seconda quella di un popolo che ha dimostrato grande rispetto.

Nella memoria visiva resteranno alungo le immagini di Benedetto fri preghiera a Ground Zero in una mattina gelida, del corteo papale fra due ali di folla festante lungo la Fifth Avenue di New York.
Resteranno malgrado anche i soldatini in marcia sul prato della Casa Bianca e lo scandalo pedofilia, i seminaristi col sorriso stampato sull a bocca a St Joseph. A tutti Benedetto ha saputo dire qualcosa.

Lo ha fatto in modo sempre più sciolto, a sua volta conquistato dalla simpatia che lo circondava.

Alla vigilia la partita non sembrava facile, con quel macigno dello scandalo pedofilia che pesava su tutto e intristiva oltre misura la Chiesa americana. Il papa è stato abile nel mettere subito in chiaro la sua posizione su questo tema spinoso e nel far capire che comunque non poteva essere solo quello l`argomento in discussione.

Pope of hope, ha titolato un giornale americano con un gioco di parole facile ma in fondo azzeccato. Benedetto ha portato davvero speranza, ma ne ha anche ricevuta «Ero venuto per confermarvi nella fede ma anche voi avete confermato me», ha detto alla folla.

Queste giornate hanno fatto bene a tutti. La vecchia Europa ne avrà preso nota?

© Copyright Europa, 22 aprile 2008

1 commento:

euge ha detto...

La Vecchia Europa avrà preso nota? Bella domanda questa........ a cui sicuramente rispondere diventa difficile se non impossibile. Nessuno, scommetto dei tanti giornalisti a seguito del Papa, avrebbe scommesso un centesimo sul successo di Benedetto XVI in questo viaggio apostolico; potremmo dire: uomini di poca fede? Oppure uomini incapaci di vedere oltre gli stereotipi e le etichette appioppate da loro stessi in passato al Card. Ratzinger ed ora a Benedetto XVI? Chissà....... Ma, intanto i fatti parlano e parlano chiaramente e non cerchiamo di inventarci che è stato il clima " americano" a cambiare Benedetto come qualche irriducibile ha scritto! Benedetto ha conquistato il popolo americano senza strilli, senza slogan ma soltanto con la fermezza, la tenerezza, l'affabilità e la discrezione; qualità che la così detta vecchia Europa, scambia volutamente, per chiusura, freddezza, distacco. Quando i cervelli indottrinati della Vecchia Europa, cominceranno ad eliminare il muro creato nei confronti dell'allora Card. Ratzinger riconoscendo il suo valore non solo come teolologo ma, anche come pastore e conoscitore dell'animo umano, forse allora si potrà dare una risposta ad una domanda che per ora risposta non ha.