12 luglio 2008

PAPA: IN AUSTRALIA LE SCUSE PER GLI ABUSI SESSUALI (Agi)


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PAPA: IN AUSTRALIA LE SCUSE PER GLI ABUSI SESSUALI

Il Papa chiedera' scusa per gli abusi sessuali di cui si sono macchiati i sacerdoti cattolici in Australia.
Lo ha annunciato lo stesso benedetto XVI in volo verso Sydney dove partecipera' alla Giornata mondiale della gioventu'. La pedofilia, ha aggiunto il pontefice conversando con i giornalisti, e' "incompatibile" con il sacerdozio. Le dichiarazioni che fara' in Australia, ha anticipato il Papa, saranno simili a quelle che ha gia' fatto negli Stati Uniti in aprile, quando le scuse per gli scandali che sono costati alla Chiesa credibilita' e ingenti risarcimenti furono al centro della sua visita pastorale.

"E' essenziale per la Chiesa rappacificare, prevenire, aiutare e vedere la colpa insita in questo problema" ha detto Benedetto XVI, "deve essere chiaro che il vero sacerdozio non e' compatibile" con gli abusi sessuali "perche' i preti sono al servizio di nostro Signore".

Per il pontefice, e' il nono viaggio internazionale, il piu' lungo mai realizzato finora, perche' la distanza tra Roma e Sidney e' di 16.418 chilometri e il volo durera' 21 ore (ma e' previsto uno scalo a Darwin, per riposare). All'aeroporto Benedetto XVI e' stato salutato -tra gli altri- dal decano del collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano, e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta a nome del governo italiano. Il papa viaggia accompagnato da una delegazione formata dal segretario di Stato vaticano, cardinale Tarciso Bertone, e da vari porporati, oltreche' dal suo medico personale, Renato Buzzonetti; inoltre il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, uomini della sicurezza della Santa sede e oltre 40 persone tra giornalisti, fotografi e cameraman. Subito dopo l'arrivo a Sydney, Benedetto XVI si trasferira' nella residenza dell'Opus Dei chiamata 'Centro Kenthurst'. a circa 40 chilometri dalla citta', dove si riposera' fino a giovedi', il 17, quando comincera' ufficialmente il viaggio: una pausa per riprendersi dal fuso orario in cui potra', oltreche' passeggiare e pregare, anche suonare il piano. A partire da giovedi', poi, la fitta agenda di incontri: prima con le autorita' locali, poi i giovani, ma anche i rappresentanti di altre religioni e un gruppo ristretto di bambini in rappresentanza dei 5 continenti. Ma i momenti piu' importanti della XXIII Giornata Mondiale della Gioventu' saranno venerdi' 18, quando seguira' nella cattedrale di Sydney la 'Via Crucis' preparata da migliaia di giovani; sabato 19 quando si incontrera' con migliaia di bambini e domenica 20, quando officera' la Messa solenne che conclude l'incontro, prima di rientrare a Roma nella notte del 21 luglio. L'Australia e' un Paese fortemente laico dove i cattolici sono una minoranza. L'arcivescovo di Sydney , George Pell ha detto che anche se nel Paese c'e' "meno ostilita'" rispetto agli Stati Uniti, c'e' anche "meno entusiasmo". Oltre a chiedere perdono per gli abusi sessuali commessi da alcuni sacerdoti, papa benedetto XVI dovrebbe anche affrontare il rapporto intessuto negli anni dalla chiesa con gli aborigeni, con cui lo stesso governo australiano sta ancora facendo i conti. A questa Giornata Mondiale della Gioventu' assisteranno, secondo gli organizzatori, 250mila persone, delle quali meta' saranno giovani provenienti da 77 Paesi (25mila in arrivo dagli Stati Uniti, 10mila dall'Italia).

© Copyright (AGI)

Certo che il cardinale Pell ha sempre una buona parola...eh mamma mia!
Speriamo sia di buon auspicio come furono, a suo tempo, le esternazioni fuori luogo del nunzio negli Usa...
:-))
R.

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