11 luglio 2008

Inizia il terzo viaggio intercontinentale di Benedetto XVI. A Sydney con i giovani del mondo (Osservatore Romano)


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Inizia il terzo viaggio intercontinentale di Benedetto XVI

A Sydney con i giovani del mondo

di Gianluca Biccini

Terzo viaggio intercontinentale di Benedetto XVI, che sabato mattina parte alla volta di Sydney per celebrare la XXIII Giornata mondiale della gioventù e incontrare la comunità australiana. Per Papa Ratzinger si tratta del secondo appuntamento con i giovani di tutto il mondo, dopo quello a Colonia nell'agosto 2005 in occasione della prima uscita internazionale del Pontificato.
Negli otto viaggi finora compiuti Benedetto XVI ha visitato varie parti d'Europa (Colonia appunto, poi la Polonia, Valencia, la Baviera, la Turchia e l'Austria) e dell'America (Brasile e Stati Uniti): ora si reca in Oceania, nel "nuovissimo continente", intraprendendo quello che sarà il più lungo tra i viaggi finora compiuti, in termini sia di durata che di chilometri percorsi.

Un viaggio complesso dal punto di vista organizzativo, della durata di dieci giorni (dal 12 al 21 luglio), di cui ben due di volo tra andata e ritorno con rotta speciale, per un totale di 32.836 mila chilometri percorsi.
Benedetto XVI si ritroverà dalle temperature estive di questo emisfero a quelle più rigide dell'attuale stagione invernale in Australia, dove in questi giorni fa anche buio presto. Prima di lui il Paese era stato visitato da Paolo VI nel 1970 e due volte da Giovanni Paolo, ii nel 1986 e nel 1995.
Tema principale del viaggio è lo Spirito Santo, lo stesso della Gmg; un tema tratto da un versetto degli Atti degli apostoli: "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" (1, 8).
Domenica scorsa Benedetto XVI all'Angelus ha parlato di "una rinnovata Pentecoste" fondata sul "patto di alleanza tra il Signore Gesù Cristo e le nuove generazioni". Proprio per sottolineare questo aspetto il Papa durante la messa conclusiva all'ippodromo di Randwick amministrerà la cresima a 24 giovani.
Se gli incontri con i giovani dal 15 al 20 luglio prossimi saranno il cuore del viaggio, tuttavia il programma prevede anche diversi altri appuntamenti: con la Conferenza episcopale, con le autorità federali e dello Stato del Nuovo Galles del Sud - Sydney ne è la capitale -, con la comunità cattolica della grande arcidiocesi, con le altre chiese cristiane e con rappresentanti delle altre religioni. Nei suoi interventi - sono previsti nove discorsi e due omelie - il Pontefice oltre al tema di fondo dello Spirito Santo rilancerà i contenuti dell'Anno paolino e gli aspetti eucaristici oggetto di riflessione del congresso internazionale celebrato a Québec il mese scorso. Un'attenzione particolare il Papa dovrebbe riservare alla questione degli aborigeni e dei loro diritti e alle tematiche legate al clima e all'ambiente.
Con l'arrivo di Benedetto XVI si concludono tre anni di preparativi caratterizzati soprattutto da una positiva collaborazione tra la Chiesa cattolica, le agenzie federali, statali e locali e le comunità imprenditoriali.
Grande interesse tra i giovani australiani sta intanto suscitando l'arrivo di decine di migliaia di coetanei da oltre 160 Paesi del mondo, in particolare dalla regione dell'Asia-Pacifico e dalle tante piccole isole dell'Oceania.
Il Papa in Australia arriverà domenica 13, atterrando nella base dell'aeronautica militare a Darwin, nel nord del grande Paese. Dopo una breve sosta tecnica nuovo volo con arrivo, nel pomeriggio, a Richmond, circa sessanta chilometri a nordovest di Sydney.
Benedetto XVI si trasferirà poi al Kenthurst Study Centre, una casa di ritiri spirituali dell'Opus Dei: in questo sobborgo immerso nel verde a quaranta chilometri dal centro di Sydney, il Papa si concederà un momento di riposo nei boschi sulle pendici delle Montagne blu, prima di dedicarsi alla Gmg. Sarà infatti il cardinale George Pell a presiedere la messa di apertura martedì pomeriggio, 15 luglio.
Il primo appuntamento ufficiale del Pontefice in terra australiana è fissato per giovedì 17 alla Government House, per la cerimonia di benvenuto e il primo discorso. Il Papa incontrerà fra gli altri il premier federale Kevin Rudd, giunto appositamente dalla capitale Canberra, e il governatore generale Michael Jeffery. Quindi si recherà al Mary MacKillop Memorial, il santuario dedicato alla prima beata australiana (1842-1909), elevata agli onori degli altari da Giovanni Paolo II nel 1995; poi incontrerà ancora le autorità politiche nell'Admiralty House. Nel pomeriggio l'atteso primo incontro con i giovani, che avverrà nel suggestivo scenario della Rose Bay, dove il Papa salirà a bordo della nave "Sydney 2000", accolto da un gruppo di giovani aborigeni. Dopo una breve navigazione l'attracco al molo di Barangaroo per la grande festa di accoglienza delle nuove generazioni.
Venerdì 18 Benedetto XVI incontrerà nella sua residenza di Sydney il premier del Nuovo Galles del sud Morris Iemma, il governatore dello Stato Marie Bashir e il sindaco Clover More. Successivamente terrà nella cripta della cattedrale una celebrazione ecumenica con rappresentanti delle confessioni cristiane, primo appuntamento pastorale del viaggio, e incontrerà anche quaranta rappresentanti di altre religioni nella sala capitolare. Il pranzo con dodici giovani aprirà le attività pomeridiane che prevedono nella piazza antistante la cattedrale la preghiera di inizio della Via Crucis, che poi si snoderà lungo le strade cittadine; e l'incontro con i giovani disadattati di una comunità di recupero dell'Università di Notre Dame.
Sabato 19, dopo la messa del mattino in cattedrale con il clero australiano, si entrerà nel vivo della Gmg con la veglia di preghiera a Randwick. Sempre qui domenica mattina 20 luglio, alle ore 10 locali (le 2 di notte in Italia), la messa di Benedetto XVI per la Gmg 2008, con l'annuncio ufficiale all'Angelus della sede del prossimo appuntamento, in programma nel 2011. Prima della messa, il Papa sorvolerà in elicottero l'ippodromo, quindi compirà un giro per l'area in papamobile. Nel pomeriggio, il grazie del Pontefice ai benefattori e agli organizzatori dell'evento. Infine lunedì 21 prima del rientro il saluto ai volontari nel Domain, il grande parco pubblico tra il distretto commerciale centrale e i Royal botanic gardens, e la cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale. "Siamo pronti - dice il cardinale Pell, in questi giorni al centro di una campagna mediatica con l'accusa di aver nascosto abusi commessi da un sacerdote - e sono certo che alla fine questo sarà un evento di grazia per tutta l'Australia".

(©L'Osservatore Romano - 12 luglio 2008)

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