21 maggio 2007

Ancora sulle infami accuse al Papa: i fatti esposti da Angela Ambrogetti


Vedi anche:

Il duro editoriale di "Avvenire"

"Colpevoli di crimini enormi" (Benedetto XVI ai preti pedofili)

Rassegna stampa del 20 maggio 2007

Le infami accuse al Papa ed alla Chiesa...ecco la verità! (parte seconda)


Ma quale silenzio? Ratzinger ha sempre condannato gli abusi sessuali nella Chiesa. Alcuni esempi

di Angela Ambrogetti

CITTA’ DEL VATICANO - C’è da distinguere: che ci sia “sporcizia nella Chiesa” lo scrisse proprio il Cardinale Joseph Ratzinger nella riflessione per la Via Crucis del 2005; nello stesso tempo alcuni vescovi (e Cardinali) sono stati indotti alle dimissioni proprio per avere “sottovalutato” il problema degli abusi sessuali. E uno dei giudici più inflessibili fu proprio Ratzinger. Il problema esiste, e Benedetto XVI ne è talmente cosciente da essere stato il primo a parlarne in modo diretto in un incontro con i vescovi dell’Irlanda nell’ottobre del 2006. “Nell'esercizio del vostro ministero pastorale - disse allora il Papa - negli ultimi anni avete dovuto rispondere a molti casi dolorosi di abusi sessuali su minori. Questi sono ancora più tragici quando a compierli è un ecclesiastico. Le ferite causate da simili atti sono profonde, ed è urgente il compito di ristabilire la confidenza e la fiducia quando queste sono state lese. Nei vostri sforzi continui di affrontare in modo efficace questo problema, è importante stabilire la verità di ciò che è accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto, guarire le vittime e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini abnormi. In tal modo la Chiesa in Irlanda si rafforzerà e sarà sempre più capace di dare testimonianza della forza redentrice della Croce di Cristo. Prego affinché per grazia dello Spirito Santo questo tempo di purificazione consenta a tutto il popolo di Dio in Irlanda di "mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto". L'ottimo lavoro e il generoso impegno della grande maggioranza dei sacerdoti e dei religiosi in Irlanda non devono essere oscurati dalle trasgressioni di alcuni loro fratelli. Sono certo che la gente lo capisce e che continua a guardare al suo clero con affetto e stima. Incoraggiate i vostri sacerdoti a cercare sempre il rinnovamento spirituale e a scoprire di nuovo la gioia di prendersi cura del loro gregge in seno alla grande famiglia della Chiesa”.

Evidente la linea del Papa. Se poi frughiamo solo un po’ vediamo anche che proprio Ratzinger, diventato Benedetto XVI, mise la parola fine al caso Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo accusato di abusi sessuali. Una vicenda che si trascinava tra accuse e smentite dal pontificato di Giovanni Paolo II. Ecco il comunicato ufficiale riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede il 19 maggio 2006: “A partire dal 1998, la Congregazione per la Dottrina della Fede ricevette accuse, già in parte rese pubbliche, contro il Rev.do Marcial Maciel Degollado (nella foto), fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo, per delitti riservati all’esclusiva competenza del Dicastero. Nel 2002, il Rev.do Maciel pubblicò una dichiarazione per negare le accuse e per esprimere il suo dispiacere per l’offesa recatagli da alcuni ex Legionari di Cristo. Nel 2005, per motivi di età avanzata, il Rev.do Maciel si ritirò dall’ufficio di Superiore Generale della Congregazione dei Legionari di Cristo. Tutti questi elementi sono stati oggetto di maturo esame da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, e, a norma del Motu Proprio "Sacramentorum sanctitatis tutela" promulgato il 30 aprile 2001 dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, l’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Sua Eminenza il Cardinale Joseph Ratzinger, ha autorizzato una investigazione delle accuse. Nel frattempo avvenne la morte di Papa Giovanni Paolo II e l’elezione del Cardinale Ratzinger a nuovo Pontefice. Dopo aver sottomesso le risultanze dell’investigazione ad attento studio, la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la guida del nuovo Prefetto, Sua Eminenza il Cardinale William Levada, ha deciso - tenendo conto sia dell’età avanzata del Rev.do Maciel che della sua salute cagionevole - di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Il Santo Padre ha approvato queste decisioni. Indipendentemente dalla persona del Fondatore si riconosce con gratitudine il benemerito apostolato dei Legionari di Cristo e dell’Associazione Regnum Christi”. Joseph Ratzinger è sempre stato in prima linea contro la “sporcizia”.
Magari è in altre direzioni che si dovrebbe indagare. E non solo per colpe così gravi. E’ purtroppo vero che esistono delle logiche di “casta” che portano i preti a nascondere e insabbiare o “difendere” da accuse più o meno pretestuose gli altri preti. Non sanno il male che fanno alla Chiesa, al Popolo di Dio. Molto meglio affrontare il giusto giudizio di tribunali civili ed ecclesiastici. Se si è innocenti un po’ di “martirio” non può che far bene, sconfigge la “autosufficienza” condannata da Ratzinger. Se invece si accerta la colpa, meglio la chiarezza, anche per il vero recupero del colpevole e per non distruggere la fiducia in tutto il clero. Quanto al documentario della BBC (che ho visto in internet), non potrà fare più male dell’esempio negativo che purtroppo già danno alcuni ecclesiatici, e non solo per problemi sessuali.

Petrus

Un ringraziamento ed un abbraccio particolari ad Angela Ambrogetti, che, ancora una volta, dimostra che la professionalita' e la classe non sono acqua :-)
Grazie, carissima Angela
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Raffaella

1 commento:

lapis ha detto...

davvero ottimo questo articolo: averne di vaticanisti così precisi e accurati nell'informazione... ogni riferimento è "puramente" casuale ^_^