Piano piano veniamo a scoprire tutti gli "altarini".
Grazie all'autorevolissimo giornale "Petrus" scopriamo che sulla conferenza dei Vescovi latinoamericani aleggia lo spettro della teologia della liberazione.
Il cardinale Maradiaga ammette candidamente che alcuni teologi della liberazione (apertamente ostili al Papa) sono stati associati ai porporati anche se in modo non ufficiale.
E' questo il modo di procedere? Di ringraziare il Papa per il viaggio in Brasile? Ora capisco perche' molte sedie erano vuote durante la Messa al santuario di Aparecida...
Raffaella
Su Aparecida lo spettro della Teologia della Liberazione
di Bruno Volpe
APARECIDA - Pian piano ci stanno riuscendo, e lo dicono anche apertamente. L’Arcivescovo di Tegucipalda - Honduras -, il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, ha confermato quello che avevamo sospettato sin dall’inizio: la V Conferenza dell’Episcopato dell’America Latina e dei Carabi di Aparecida si sta trasformando in una riunione di teologi della liberazione. Sembrerebbe infatti che vi sia in atto una sorta di ribellione al Papa e alla Chiesa. Circa 30 teologi della Liberazione sono stati associati, certo non ufficialmente ma come consiglieri esterni ed hanno persino una struttura, cioè un ufficio all’interno del Celam, ai lavori dei porporati impegnati a parlare dell’America Latina. Lo conferma lo stesso Cardinale Maradiaga: "Non hanno potere di voto, però sono consiglieri extraufficiali". Peccato che questi "teologi" durante le riunioni del Celam, parallelamente, dichiarino: "Siamo quì in aperta opposizione agli insegnamenti del Papa, siamo totalmente in disaccordo con lui, l’evangelizzazione dell’America Latina fu un fatto criminale e violento condotto con le armi". Questo gruppo di teologi, alcuni dei quali europei, vogliono proporre, informalmente, postille in favore delle coppie gay, del diaconato femminile, sono per l’abolizione del celibato dei preti e sostengono la moralità dell’omosessualità. E' forse il caso che il Vaticano mandi un proprio osservatore?
Petrus
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