4 maggio 2007

L'importanza di "Gesu' di Nazaret" di J.Ratzinger-Benedetto XVI


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"GESU' DI NAZARET" DI JOSEPH RATZINGER-BENEDETTO XVI

Noi e quel «Gesù di Nazaret»

Da "Gesu' di Nazaret": la seconda tentazione

IL FATTO

Il primo «studio» di papa Ratzinger si presenta come un aiuto prezioso per conoscere la figura storica di Cristo e uno strumento per dare ragione della fede cristiana. I contributi inviati al Forum online nel sito di Avvenire

«Gesù di Nazaret» un libro che conquista

AIUTA A NON «CONFORMARSI»

L'amante della Maddalena, il rivoluzionario che ha cercato invano di rovesciare il potere, il liberale generoso…. Non sono soltanto i romanzi alla stregua del Codice da Vinci a dipingere con questi tratti Gesù. Anche una certa saggistica - fino al recente "Perché non possiamo essere cristiani" di Odifreddi - pretende di eroderne ogni fondamento di storicità, collocandola in un orizzonte mitico che la rende evanescente. Per noi, che in questo contesto viviamo, il libro di Benedetto XVI è un dono. Il Papa sa l'atmosfera anonima che respiriamo, che rende "ridicola la fede" e spinge a "seguire il branco". Del resto, chi ancora "non lascia che il proprio cuore si indurisca di fronte al dolore e al bisogno dell'altro"; chi "supera in sé il male ricevuto" e impara "il prezzo del perdono"; chi esce dalla mentalità che spinge ognuno a vivere isolato in se stesso, per intuire invece "il profondo intreccio di tutte le nostre esistenze"… costui deve prepararsi a fare i conti con un mondo, che invece "esige che si partecipi" al ballo del Titanic e "non sopporta la resistenza di quanti non si conformano". La via alla vita, avverte il Papa aprendo pagine evangeliche, è quella dell'Uomo di Nazaret e di quanti ne hanno accolto la proposta, riassunta in quel grumo: "Seguimi". Sulle sue orme passa la novità della vita cristiana, "il vero sentiero di alta montagna", percorso dai semplici, dagli umili, da coloro che, senza stancarsi, "chiedono di Dio e cercano il suo volto".
Ivan Maffeis

LA PASSIONE PER SANT'AGOSTINO

È un testo che si inscrive nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger derivato sicuramente dalla sua passione intellettuale per Sant'Agostino: ricercare la verità nella Bibbia e nell'anima dell'uomo e realizzare le tesi del pensiero filosofico nell'assunto scritturistico. Quello che colpisce è l'onestà e la chiarezza del pensiero del Papa che diventa pellegrino davanti alla Scrittura, consapevole che la ricerca filosofica con l'anelito all' eternità della metafisica trova appagamento solo nell'instaurazione del Regno di Dio inaugurato dalla tradizione giudaica, ma portato a compimento dalla Risurrezione di Gesù. Ci si chiede allora come non aderire con spirito e ragione all'evidenza del messaggio cristiano. Con la sua limpida esposizione, il Papa conferma la sua presa di posizione contro il nonsenso del relativismo etico e filosofico per dare spazio ed ampio respiro alla ragione illuminata dallo Spirito del Vangelo.
Omar Giacinto

OLTRE IL RELATIVISMO

Ancora una volta il Santo Padre propone al cuore e alla ragione il motivo per cui la nostra vita ha un senso: Gesù Cristo. La lettura del libro è un'"avventura" intellettuale e insieme una nuova riscoperta dell'immenso dono della fede. Ci fa sentire la gioia di una presenza: Gesù non è distante, non è un'astrazione o una filosofia consolatoria. È un avvenimento, è il centuplo quaggiù! È Cristo che affascina, che sconvolge: Benedetto XVI, con la sua tenerezza e sapienza, ha compiuto un altro prodigio e di questo gli siamo grati.
Maurizio Rizzolo

Un «regalo» per l'Albania

Torno da cinque giorni in Albania. A Scutari la gente è spesso povera, ma ha fede. In cattedrale ho visto le foto di 39 sacerdoti e un pope uccisi durante la persecuzione. La gente, molti i giovani, prima di uscire appoggia le mani al muro, qualcuno lo bacia, fa il segno di croce e si inginocchia. Gesù di Nazaret qui è vivo, morto e risorto. Perché l'essere cristiani è fatto anche di teologia, ma prima di tutto è passione, morte e risurrezione, vita eterna, gioia, fedeltà, carne, speranza nella fatica di vivere. Lo è per un'Italia dove fa tristezza veder portare a spasso più guinzagli che passeggini, o un'Albania con tanti bambini e scarse risorse per loro se non l'amore di famiglie unite. Sono stato in casa di musulmani, una di loro in ricerca delle «ragioni della fede». Ho trovato un bambino cattolico di 10 anni che conosce a menadito tutto il Vangelo. In casa evidentemente ne parlano. Al suo papà ho regalato il libro del Papa che avevo portato con me. Lo ricomprerò, ma Gesù è diventato proprio il centro della sua ininterrotta lettura.
Ruggero Sangalli

La parola legata ai fatti

Questo Papa mi sembra un principe della parola, ma una parola legata anche a dei fatti, a un modo di porsi, di dialogare, non una parola astratta che come tale è inutile. Forse quello che è incominciato da Lutero, la parola "libera" ma svincolata dalla realtà, può anche essere lentamente superato.
Annamaria Nobile

Un dialogo con Gesù presente

Quello che mi colpisce e commuove è il coinvolgimento umano del Papa con Gesù. È da subito evidente che Benedetto XVI, pur svolgendo un'analisi di alto livello teologico, biblico, storico, culturale, non si fermi ad essa, perché Gesù non è l'oggetto di una riflessione, ma una presenza amica con cui il Papa cammina dentro la vita. Risulta così evidente che il libro che lui ha scritto non è un discorso su Gesù, bensì un dialogo con Gesù presente. Per questo mi affascina.
Gianni Mereghetti

Una sana laicità

Questa lettura mi ha fatto riscoprire il gusto di dare fondamenta razionali alla mia fede. Nel suo richiamare all'essenza della fede in Cristo, risulta anche un grande testo di sana laicità. Richiamo per tutte una frase a pagina. 146: «Le forme giuridiche e sociali concrete, gli ordinamenti politici, non vengono più fissati letteralmente come diritto sacrale per tutti i tempi e quindi per tutti i popoli».
Alberto Tomat

INNAMORATO DI CRISTO

Grazie, Benedetto XVI, per questo "tuo" Gesù, che è il nostro. Leggere le pagine sul Battesimo di Gesù e scoprire tutti i legami della vita di Gesù fino alla Passione e Resurrezione è stato un momento molto bello. Ho trovato una sorgente spirituale profonda . È un libro scritto da un maestro ma anche da un innamorato di Cristo. Ratzinger non parla solo alla mente ma anche al cuore. Mi auguro che tante persone lo leggano, soprattutto coloro che hanno bisogno di scoprire la bellezza della storia della Salvezza. Leggiamolo e facciamolo conoscere.
Teresa Belgiojoso

In Italia si pensa?

È lodevole lo sforzo di rendere plausibile una religione complicata come la nostra e offrire una guida alla presuntuosa autosufficienza che oggi ci soffoca. Ho notato che quasi tutti gli autori moderni citati sono tedeschi, qualche francese, qualche anglofono, gli italiani sono un paio... Mi sembra che da noi la religione sia diventata una questione politica a discapito di una franca discussione sulle sue finalità e forse questo non ci aiuta a renderci interessanti. In Germania, il Papa è anche primo, secondo Cicero, fra gli intellettuali germanofoni, e non ci sono secondi fini nei dibattiti sulla religione. Spero che il successo di questo libro riesca a renderci meno faziosi e meschini.

Avvenire, 4 maggio 2007

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