3 maggio 2007

Da "Gesu' di Nazaret": la seconda tentazione


In questo post riportero' un breve brano di "Gesu' di Nazaret" di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Si tratta dell'analisi della seconda tentazione cui il Demonio sottopone Cristo nel deserto. Mi pare (e ve ne accorgerete) un passo di straordinaria attualita'.
Prima di leggere il testo del Papa, addentriamoci nella Sacra Scrittura
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Raffaella

Vedi anche:

"GESU' DI NAZARET" DI JOSEPH RATZINGER-BENEDETTO XVI

Il Battesimo di Gesu' nel Giordano...

Dal Vangelo secondo Matteo:

5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio

6 e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede".

7 Gesù gli rispose: "Sta scritto anche:

Non tentare il Signore Dio tuo".



Da “Gesù di Nazaret” di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (pag. 57)

[…]

L’intero colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito tra due esperti della Scrittura: il diavolo vi appare come teologo, osserva a questo proposito Joachim Gnilka.

[…]

Oggi la Bibbia viene assoggettata da molti al criterio della cosiddetta visione moderna del mondo, il cui dogma fondamentale è che Dio non può affatto agire nella storia – che dunque tutto ciò che riguarda Dio deve essere collocato nell’ambito del soggettivo.
Allora la Bibbia non parla più di Dio, del Dio vivente, ma parliamo solo noi stessi e decidiamo che cosa Dio può fare e che cosa vogliamo o dobbiamo fare noi.
E l’Anticristo ci dice allora, in atteggiamento di grande erudito, che un’esegesi che legga la Bibbia nella prospettiva della fede nel Dio vivente, prestandogli ascolto, è fondamentalismo; solo la sua esegesi, l’esegesi ritenuta autenticamente scientifica, in cui Dio stesso non dice niente e non ha niente da dire, è al passo con i tempi.

Credo che non ci sia bisogno di aggiungere molte parole a questo brano del Papa.
Non ci troviamo forse di fronte ad un tema di scottante attualita'? Non c'e' forse in noi il tentativo, il desiderio, di costruirci un Gesu' privato (vedi Veglia con i giovani a Colonia), una sorta di superuomo che ha le caratteristiche che NOI gli attribuiamo?
Non siamo anche noi esposti al rischio di affermare: Gesu' si', Chiesa no, intendendo per Gesu' non il Figlio di Dio, ma il figlio dei nostri desideri?
Il brano del Papa non ci riporta forse alla cronaca di questi giorni? Non c'e' forse qualcuno che definisce la Chiesa integralista, fondamentalista, retrograda, solo perche' si ispira al Vangelo e non all'opinione comune?
Quanto sarebbe facile per il Papa fare l'en plein: applausi, ovazioni, osanna e "lisciamenti"! Quanto e' difficile, invece, essere fedeli al Vangelo.
Papa Ratzinger e' un oscurantista, si dice spesso.
Ma davvero? Siamo sicuri che e' il Pontefice il fondamentalista? Non sara' che, magari, gli accusatori vedono nel Papa il riflesso dei loro difetti? Mi pare che Benedetto, in questi due anni, abbia cercato il dialogo con tutti, il confronto con tutti, abbia offerto aiuto a tanti (anche se i media tacciono per comodita').
Ratzinger e' il Papa che ha dato a tutti la possibilita' e la liberta' di contraddire il suo libro.
Provocazione: quanti di questi laicisti, intellettuali, o pseudo tali, politici, scrittori, giornalisti, presentatori, cantanti, hanno dato al Papa la medesima possibilita'? Quanti sono disposti a confrontarsi, seriamente, con lui? Praticamente nessuno. Probabilmente perche' il paragone sarebbe schiacciante e lo sanno benissimo.
C'e' qualcuno che pretende che la Chiesa e il Papa tacciano sulla base del principio di laicita'. Che enorme sciocchezza! Un paese e' laico se da' a tutti, Chiesa compresa, la possibilita' di sostenere le proprie tesi.
Il moderno Anticristo e' molto furbo. Ha accesso ai mezzi di comunicazione di massa, dispone di grandi capitali, ha appoggi politici in tutto il mondo, si insinua persino nella Chiesa (il "fumo di Satana", di cui parlava il grande Paolo VI), e' in grado di aizzare le pecore e i pecoroni...
Il moderno Anticristo ha avuto finora vita molto facile, ma, purtroppo per lui, oggi si trova di fronte ad un Vicario di Cristo particolarmente attrezzato a tenergli testa. Il Papa conosce perfettamente il suo avversario e lo insidia sul piano razionale. E' chiaro che l'Anticristo non puo' restare inerte. Come fare per distruggere l'avversario? Ecco dunque le offese, la denigrazione, gli attacchi personali, lo stravolgimento dei suoi discorsi, l'interpretazione in malafede della lectio di Ratisbona (che verteva proprio sul rapporto fra fede e ragione), il continuo confronto con il predecessore innalzato ad icona di tutto e del contrario di tutto per pura strumentalizzazione politica e/o mediatica(il gioco e' facile ora che non c'e' piu', ma, quando era in vita, Papa Wojtyla non era certo esente da critiche anche feroci, soprattutto all'inizio del Pontificato), l'aver messo in bocca a Monsignor Bagnasco parole mai pronunciate su pedofilia e incesto...
Devo continuare? Sono sicura che anche voi potere cercare e trovare nei vostri ricordi episodi come quelli che ho elencato.
Il moderno Anticristo e' potente e scaltro, ma non ha fatto i conti con i destinatari del suo "fumo".
In un momento storico cosi' drammatico, in cui certuni cercano di convincerci che la religione e' un mero fatto privato, che cio' che conta non e' la Chiesa, ma il Gesu' privatamente costruito a nostra immagine, somiglianza e comodita', si assiste ad un fenomeno strano: una continua, incessante, richiesta di aiuto al Papa perche' ci faccia da guida, ci insegni, ci aiuti.
Il moderno Anticristo aveva preannunciato: Ratzinger e' un Papa di transizione! Affermava: se Wojtyla ha riempito le piazze e svuotato le chiese, Benedetto XVI svuotera' anche le chiese. Cercava di convincerci dicendo che era un uomo duro e freddo. E invece? Bello scherzetto: i fedeli, al terzo anno di Pontificato, sono li' da ammirare, Benedetto sta, lentamente ed inesorabilmente, imprimendo la sua svolta alla Chiesa, e' (che smacco!) un uomo dolce e sensibile. La cosa irrita molto l'Anticristo moderno cosi' come quello antico non sopportava che Gesu' resistesse alle sue lusinghe.
Come fare? Noi uomini e donne del terzo millennio abbiamo una sola possibilita': resistere alle lusinghe ed alle tentazioni del moderno Anticristo.
Come? Ognuno ha la sua risposta. Io penso che sia essenziale non omologarci alla dittatura del politicamente corretto e dell'opinione comune.
Il Papa ci esorta a non accontentarci di ciò che tutti pensano e dicono e fanno (vedi omelia della domenica delle Palme).
Ecco! Secondo me, se seguiamo questo consiglio, daremo molto filo da torcere al moderno Anticristo ed ai suoi falsi profeti
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Raffaella

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