8 maggio 2007

Rassegna stampa dell'8 maggio 2007


Vedi anche:

Le Guardie Svizzere preparano il pane per Papa Benedetto...

Cari amici, oggi leggeremo una nutrita rassegna stampa che riguarda prima di tutto (ed e' la parte che ci interessa di piu') l'attivita' di Papa Benedetto e, in secondo luogo, la polemica sul family day che, per la prima volta, vede scendere in campo la comunita' ebraica. Finalmente abbiamo un'idea chiara della posizione dei nostri fratelli ebrei che, come volevasi dimostrare, sono stati fatti oggetto di offese ed insulti da chi non accetta la liberta' di espressione altrui. Al Rabbino capo di Roma, Di Segni, le cui dichiarazioni riporteremo piu' tardi, va tutta la mia solidarieta'.
Iniziamo con gli articoli sul lavoro del Papa
.
Raffaella


Assemblea plenaria dell'Unione delle superiori generali

Benedetto XVI alle suore «Rifuggite gli agi e lavorate per i poveri»

Da domani al 14 maggio il Papa sarà in Brasile
Si tratta del suo primo viaggio intercontinentale


Maria Cordelli

CITTÀ DEL VATICANO
Il Papa invita le suore del mondo a «rifuggire le comodità, gli agi, le convenienze, per portare a compimento la missione». Ed esorta a porre «ogni cura possibile alla formazione umana, culturale e spirituale», per essere «in grado di rispondere alle odierne sfide culturali e sociali». E le sfide sono «la donna, i migranti, la terra e la sua sacralità, i laici, il dialogo con le religioni del mondo». Benedetto XVI lo ha detto alle partecipanti alla assemblea plenaria dell'Unione internazionale delle superiori generali (Uisg) ricevute in udienza in Vaticano.
Le superiori generali rappresentano 794 famiglie religiose femminili che operano in 85 Paesi nei cinque continenti. Il discorso del Papa è stato preceduto da un saluto del prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, card. Franc Rod, e da uno di suor Therezinha Rasera, presidente dell'Uisg. «Non stancatevi di riservare – ha detto il Papa – ogni cura possibile alla formazione umana, culturale e spirituale delle persone a voi affidate, perchè siano in grado di rispondere alle odierne sfide culturali e sociali. Siate le prime – ha proseguito – a dare l'esempio nel rifuggire le comodità, gli agi, le convenienze per portare a compimento la vostra missione».
In un passaggio successivo papa Ratzinger ha esortato anche a una «serena e cordiale collaborazione con i sacerdoti, i fedeli laici, e specialmente le famiglie per andare incontro – ha chiesto – alle sofferenze, ai bisogni, alle povertà materiali e soprattutto spirituali di tanti nostri contemporanei. Coltivate inoltre – ha aggiunto – una sincera comunione e una schietta collaborazione con i vescovi, primi responsabili dell'evangelizzazione nelle Chiese particolari».
Il tema dell'incontro dell'Uisg è «Sfidate a tessere una nuova spiritualità che generi speranza e vita per tutta l'umanità». Provenienti da 80 Paesi, con cinque lingue ufficiali cui si aggiungono giapponese e coreano, le superiore generali, «intendono rinnovare la loro scelta di ascolto nei confronti dei problemi e delle sfide che interpellano quasi un milione di consorelle in tutto il mondo».
Da domani e fino al 14 maggio, il Papa effettuerà il suo primo viaggio intercontinentale e la sua prima visita in America Latina: sarà in Brasile per incontrare i vescovi brasiliani, canonizzare frei Galvao, primo santo nato in Brasile, e inaugurare i lavori della V assemblea generale dell'episcopato latinoamericano. All'ordine del giorno la questione dell'aborto, dopo la legalizzazione nel Distretto federale in Messico e la proposta del ministro della Sanità brasiliano di un referendum per la depenalizzazione.

La Gazzetta del sud, 8 maggio 2007


Benedetto XVI incontra le 800 superiore generali in assemblea a Roma. L´esperienza mistica prima delle opere

Il Papa alle suore: "No alle comodità siate le prime a dare l´esempio"

"L´impegno sociale non basta, dovete dedicarvi allo spirito"

MARCO POLITI

CITTÀ DEL VATICANO - La fanteria della Chiesa è a congresso. Se per ventiquattr´ore le suore del mondo incrociassero le braccia - lo sanno tutti i monsignori - il grande impero cattolico si fermerebbe. Fermo il centralino vaticano, fermo l´appartamento papale, fermo il supercomputer della Santa Sede, ferme le case di vescovi e cardinali, ferme scuole, asili, ospedali, ambulatori nelle giungle e nelle savane, case rifugio, campi profughi, opere di assistenza per emarginati di ogni tipo nelle grandi metropoli e nelle bidonville più lontane.
In quel milione di cattolici, che hanno scelto l´abito di una congregazione religiosa, le donne sono infatti la stragrande maggioranza: ben 776.269 religiose professe e 47.626 monache dedicate alla vita contemplativa. Ora le 795 madri superiori, che guidano altrettante congregazioni femminili attive in 80 nazioni del mondo, sono riunite a Roma per l´assemblea plenaria dell´Unione internazionale superiori generali (Uisg). L´idea di suore ignare del mondo e lontane dai suoi drammi è completamente superata. Persino le monache di clausura oggi lavorano su Internet per trasmettere all´esterno il valore della propria scelta. Le altre suore, quelle delle congregazioni, sono ormai presenti a seconda della propria regola anche nei settori più a rischio: tra i carcerati, gli emarginati, i drogati, i malati di Aids, i disperati senza etichetta.
Per la loro assemblea hanno scelto un titolo suggestivo: «Sfidate a tessere una nuova spiritualità che generi speranza e vita per tutta l´umanità». I gruppi di lavoro affronteranno cinque grossi temi: il dialogo interreligioso, le migrazioni, il ruolo della donna, il rapporto con l´ambiente, il laicato.
Papa Ratzinger sembra, però, un po´ spaventato da tanto attivismo.
«Coltivate la dimensione mistica - ha detto ricevendole in Vaticano - non cedete mai alla tentazione di allontanarvi dall´intimità con il vostro celeste sposo, lasciandovi catturare eccessivamente dagli interessi e dai problemi della vita quotidiana». Benedetto XVI ha riconosciuto che le suore devono oggi confrontarsi con inedite sfide sociali, economiche e religiose. I cinque temi pastorali che verranno discussi all´assemblea, ha rilevato, «costituiscono altrettanti fili da tessere» nel vivere quotidiano, nelle relazioni interpersonali e nell´apostolato.
E tuttavia il suo intervento ha avuto un retrogusto allarmato: «Coltivate la dimensione mistica della vita consacrata - ha insistito - mantenete sempre unita la vostra anima attraverso la contemplazione. L´autentico profeta non si preoccupa tanto di fare delle opere, cosa senza dubbio importante, ma mai essenziale».
Poi il Papa è stato più incoraggiante. Ha esortato a curare molto la formazione umana, culturale e spirituale delle persone di cui si occupano le suore, le ha invitate a dare l´esempio «nel rifuggire comodità, agi e convenienze» nel corso della propria missione e ha auspicato una continua collaborazioni con i sacerdoti, i fedeli e le famiglie per rispondere alle sofferenze, ai bisogni, alle povertà materiali e spirituali dei contemporanei.
Da oggi le superiori generali si concentreranno nell´analizzare i temi individuati per il congresso. Temi delicati: da quello della donna a qeullo del dialogo interreligioso. «Le suore si trovano in tutto il mondo a contatto con le situazioni sociali e culturali più differenti - commenta suor Victoria Gonzalez de Castejon, segretaria generale dell´Uisg - e dal questionario elaborato in vista dell´assemblea abbiamo la conferma che a tutti i livelli oggi nel mondo c´è una vera e propria fame di spiritualità, una richiesta di senso alla vita, che può prendere forme ed esiti diversi».
All´assemblea terrà la relazione sul dialogo interreligioso il teologo musulmano Adnane Mokrani, di Tunisi. Passati i tempi in cui i saraceni le suore le rapivano e le suore si segnavano al passaggio degli infedeli.

Repubblica, 8 maggio 2007

Papa Ratzinger spaventato? Politi...Politi...Politi!!!! E' mai possibile che non colga mai il punto dei discorsi di Benedetto XVI? Gia' in altre occasioni ha esortato sacerdoti, religiosi e religiose a non privilegiare l'attivismo alla dimensione contemplativa.
Se il clero e' preso solo dal fare, dall'essere attivo, dal partecipare, che ne e' della preghiera? Che differenza ci sarebbe fra la Chiesa e un qualunque ente benefico?

Raffaella


LA CHIESA

Da Genova al Vaticano anche Piacenza fa carriera

UN altro genovese fa carriera in Vaticano. E´ monsignor Mauro Piacenza, che è appena stato nominato dal Papa segretario della Congregazione per il clero. Il vescovo manterrà ad interim gli incarichi di presidente della Pontificia commissione per i beni culturali della chiesa e di presidente della Pontificia commissione di archeologia sacra. Il Papa ha anche elevato monsignor Piacenza alla dignità di arcivescovo, conservandogli la attuale sede titolare di Vittoriana. Al clero sostiutisce l´ungherese Csaba Ternyak, già ausiliare di Ezstergom-Budapest, che non avendo raggiunto i limiti di età (ha 54 anni) sarà destinato ad altro incarico.
Monsignor Piacenza è nato a Genova 63 anni fa ed è stato l´allievo prediletto del cardinale Giuseppe Siri. Alla Congregazione del Clero ha già lavorato dal 1990 come capo ufficio e poi sottosegretario, incarico lasciato nel 2003 per succedere al cardinale Francesco Marchisano alla guida del dicastero per i beni culturali. Da tempo a Roma, dove si è fatto molto apprezzare nel suo ruolo alla guida della commissione vaticana che si occupa dei beni culturali, Piacenza ha fatto così un nuovo passo avanti, con l´incarico di segretario della Congregazione per il clero, dove affiancherà il prefetto, il brasiliano Carlo Hummes.
Si conferma così una tendenza che sembra affermarsi in Vaticano: chi passa dalla chiesa genovese è destinato a far carriera a Roma. E´ successo al cardinale Tarcisio Bertone, che ha lasciato la carica di arcivescovo di Genova per diventare Segretario di Stato in Vaticano, e poi anche cardinale Camerlengo, e a monsignor Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e ora anche presidente della Cei al posto del cardinale Ruini. In questo ruolo è anche finito al centro delle polemiche, tanto che ormai è costretto a muoversi con la scorta.
(n. c.)

Repubblica, 8 maggio 2007


In Curia si cambia

Monsignor Piacenza segretario del Clero

Benedetto XVI continua la sua graduale riforma della Curia romana. Da ieri monsignor Mauro Piacenza è infatti il nuovo segretario della Congregazione del Clero ma mantiene il suo precedente incarico di presidente di ben due pontificie commissioni: quella per i beni culturali della Chiesa e quella per l’archeologia sacra. La nomina comporta, per decisione del Papa, la sua elevazione a dignità arcivescovile; anche per sottolineare una crescita gerarchica dell’interessato, pur nel suo ruolo di «numero 2» (il prefetto è il brasiliano Claudio Hummes).

La Stampa, 8 maggio 2007


Quel Rivera è pericoloso parla di cose che non sa

di Alessandro Maggiolini

Si fa in fretta a imbastire scampoli di terrorismo. L’Osservatore romano, con notevole vis polemica, accusa il concerto sindacale del Primo maggio di avere predisposto «vili attacchi al Papa e alla Chiesa» soprattutto per le parole di uno dei conduttori della manifestazione (Andrea Rivera), accusato di ignoranza dal quotidiano della Santa sede.

Durante la manifestazione Rivera ha aspramente criticato la decisione del Vicariato di Roma che aveva negato i funerali religiosi a Pier Giorgio Welby e accusato la Chiesa di non essere al passo con i tempi. Gli organizzatori del concerto si sono dissociati dall’intervento del conduttore - che si è detto dispiaciuto, ma non pentito per le parole pronunciate -, tuttavia, si chiede il quotidiano vaticano, essi «avrebbero dovuto valutare meglio il tempo che il Paese sta vivendo, quando lo hanno scelto». «È terrorismo - accusa l’Osservatore - alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell’amore, l’amore per la vita e l’amore per l’uomo. È vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. E usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt’altro mestiere».

«Le parole del conduttore - prosegue il giornale vaticano - forse sono solo espressione di una sconcertante superficialità, ma la loro pericolosità non è altrettanto superficiale. Sono di queste ore gli attacchi e le minacce, pesanti, rivolte al presidente della Cei, l’arcivescovo Angelo Bagnasco, cui è arrivata l’apprezzata solidarietà del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». «Sono di queste ore - scrive ancora l’Osservatore Romano - anche gli slogan nei cortei inneggianti ai terroristi, i messaggi che appaiono su internet, provenienti da brigatisti in carcere, un’offensiva che cerca di trovare terreno fertile nell’odio anticlericale. Un odio purtroppo coscientemente alimentato da chi fa del laicismo la sua sola ragione d’essere, per convenienza politica».

Signor Rivera, ella sa con esattezza che cosa sia l’evoluzionismo? Ella sa che le ultime parole di Welby sono state un sussurro di pentimento? Ella sa che assieme a Gesù Cristo c’erano due ladroni e che almeno uno dei due è stato perdonato? Sappia comunque che dei due ladroni il salvato era il più tonto. L’altro almeno aveva la lucidità della bestemmia floscia e pungente? Signor Andrea Rivera, da che parte si mette tra i ladroni?

Il Giornale, 8 maggio 2007


Appello di Ratzinger alle suore «Rinunciate alla vita comoda»

ROMA Le donne che consacrano la loro vita a Dio devono «dare l'esempio nel rifuggire comodità, agi e convenienze». Lo ha chiesto il Papa alle 800 suore dei cinque continenti, ricevute ieri in Vaticano. Alle superiori Benedetto XVI ha indicato come indispensabile «la dimensione mistica della vita consacrata» esortandole a «mantenersi sempre unite a Dio attraverso la contemplazione». Questo senza rinunciare ad «andare incontro alle sofferenze, ai bisogni, alle povertà materiali e spirituali di tanti nostri contemporanei». L'esempio da seguire è quello dei fondatori e delle fondatrici, «profetici pionieri nella Chiesa, che non hanno mai perso la viva consapevolezza di essere nel mondo ma non del mondo, secondo l'insegnamento di Gesù».

Libero, 8 maggio 2007

Nessun commento: