7 giugno 2007

Aggiornamento della rassegna stampa del 7 giugno 2007 (2)


Vedi anche:

SCAMBIO DI LETTERE FRA BENEDETTO XVI E ANGELA MERKEL

Giuliano Ferrara presenta "Gesu' di Nazaret"

Una grande notizia fra etica e scienza

Aggiornamento della rassegna stampa del 7 giugno 2007 (1)

Rassegna stampa del 7 giugno 2007

San Pietro, paura per il Papa. Padre Lombardi: nessun attentato



L´APPELLO

Il messaggio del Papa ai Grandi "Rispettate le promesse per l´Africa"

CITTÀ DEL VATICANO -Un appello ai leader del G8 perché rispettino «le promesse di aumentare l´aiuto allo sviluppo, in favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto quelle del Continente africano». Alla fine dell´udienza generale a piazza San Pietro Benedetto XVI ha rivolto queste parole ai Grandi riuniti per il vertice in Germania. Il Papa ha lanciato un nuovo appello dopo la lettera scritta a dicembre scorso ad Angela Merkel per ringraziarla «a nome della Chiesa cattolica per la decisione di conservare all´ordine del giorno del G8 il tema della povertà nel mondo, con particolare attenzione all´Africa». Ieri Papa Ratzinger ha anche ricordato come meriti «speciale attenzione il secondo grande obiettivo del millennio»: l´educazione primaria per tutti entro il 2015. E ha ricordato il ruolo e l´impegno della Chiesa, dei gruppi religiosi e delle organizzazioni civili, in molte zone dei paesi poveri dove le strutture statali non riescono ad arrivare: governi e istituzioni - ha detto il Papa - li sostengano «con adeguati contributi finanziari».

Repubblica, 7 giugno 2007


Aumentare gli aiuti ai paesi africani

L'appello del Pontefice «Mantenete le promesse»

ROMA Rispettate le «promesse». Mentre a Heiligendamm si riuniscono i leader del G8, il Papa ricorda ai grandi del mondo gli impegni presi e non mantenuti di «aumentare sostanzialmente l'aiuto allo sviluppo, in favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto quelle del Continente Africano». E chiede «attenzione» al «secondo grande obiettivo del millennio» relativo alla educazione. Con una certa solennità, al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro davanti a circa 40mila persone, Benedetto XVI ha voluto rivolgere un «appello» ai grandi che nell'ultimo G8 avevano stabilito di aumentare gli aiuti allo sviluppo e all'Africa e che nel Duemila si erano impegnati a portare entro il 2015 tutti i ragazzi e le ragazze del mondo a usufruire della educazione primaria. Promesse finora non mantenute. Benedetto XVI ha dunque ricordato l'apertura ieri in Germania del vertice dei 7 Paesi più industrializzati più la Federazione russa. «Lo scorso 16 dicembre – ha sottolineato – ebbi occasione di scrivere alla Cancelliere Angela Merkel ringraziandola, a nome della Chiesa cattolica, per la decisione di conservare all'ordine del giorno del G8 il tema della povertà nel mondo, con particolare attenzione all'Africa». Dopo aver riferito della risposta e delle rassicurazioni ricevute dalla Merkel, papa Ratzinger ha espresso la volontà di rivolgere «un nuovo appello ai leader riuniti a Heiligendamm» perchè «non vengano meno alle promesse» per gli auti allo sviluppo ai più poveri e all'Africa.
Ha poi insistito sulla «speciale attenzione» che «merita il secondo grande obiettivo del millennio», relativo all'educazione. «Esso – ha specificato – è parte integrante del raggiungimento di tutti gli altri obiettivi del millennio, e garanzia del consolidamento degli obiettivi raggiunti; è punto di partenza di processi autonomi e sostenibili di sviluppo».

Gazzetta del sud, 7 giugno 2007


IL RICHIAMO DEL PAPA

«Il G8 mantenga le sue promesse ai Paesi poveri»

Benedetto XVI: più aiuti allo sviluppo. «E tutti possano andare a scuola»

Da Roma Salvatore Mazza

Un «appello» ai grandi della Terra perché si facciano carico dei problemi dei Paesi più poveri. A cominciare dal «non venir meno alle promesse» già fatte, e non mantenute, di «aumentare sostanzialmente l'aiuto allo sviluppo, in favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto quelle del Continente africano». E, insieme, a porre «attenzione» al «secondo grande obiettivo del millennio» per l'educazione dei giovani. Benedetto XVI, all'apertura del vertice del G8 di Heiligendamm, s'è rivolto direttamente ai leader dei sette Paesi più industrializzati e della Federazione russa, per invitarli a mantenere gli impegni assunti. «Oggi è iniziato a Heiligendamm, Germania, sotto la presidenza della Repubblica federale di Germania - ha detto il Papa al termine dell'udienza generale, davanti alla decine di migliaia di fedeli riuniti in piazza San Pietro - il vertice annuale dei capi di Stato e di governo del G8. Lo scorso 16 dicembre ebbi occasione di scrivere alla cancelliere Angela Merkel ringraziandola, a nome della Chiesa cattolica, per la decisione di conservare all'ordine del giorno del G8 il tema della povertà nel mondo, con particolare attenzione all'Africa».

Il carteggio con la Merkel

«La dottoressa Merkel - ha proseguito Papa Ratzinger - mi rispose cortesemente il 2 febbraio scorso, assicurandomi circa l'impegno del G8 nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Vorrei ora rivolgere un nuovo appello ai leader riuniti a Heiligendamm, affinché non vengano meno alle promesse di aumentare sostanzialmente l'aiuto allo sviluppo, in favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto quelle del Continente africano. In tale senso, speciale attenzione merita il secondo grande obiettivo del millennio: "Il raggiungimento dell'educazione primaria per tutti; l'assicurazione che ogni ragazzo e ragazza completi l'intero corso della scuola primaria entro il 2015"». Questo obiettivo, ha osservato ancora Benedetto XVI, «è parte integrale del ragg iungimento di tutti gli altri obiettivi del millennio; è garanzia del consolidamento degli obiettivi raggiunti; è punto di partenza dei processi autonomi e sostenibili di sviluppo». Inoltre «non si deve dimenticare», secondo Papa Ratzinger, che «la Chiesa cattolica è stata sempre in prima linea nel campo dell'educazione, arrivando, particolarmente nei Paesi più poveri, là dove le strutture statali spesso non riescono ad arrivare. Altre Chiese cristiane, gruppi religiosi e organizzazioni della società civile condividono tale impegno educativo. È una realtà che, in applicazione del principio di sussidiarietà, i governi e le Organizzazioni internazionali sono chiamati a riconoscere, a valorizzare e a sostenere, anche mediante l'erogazione di adeguati contributi finanziari. Speriamo - ha concluso con un'aggiunta "a braccio" al testo dell'appello - che si lavori seriamente per il raggiungimento di questi obiettivi». Nella lettera citata dal Papa, quella indirizzata ad Angela Merkel lo scorso dicembre 2006, il Papa chiedeva ai Paesi del G8 di «prendere provvedimenti per una rapida cancellazione completa e incondizionata del debito estero dei Paesi poveri fortemente indebitati e dei Paesi meno sviluppati». Nella stessa occasione Benedetto XVI si diceva inoltre preoccupato per la «incapacità» dei Paesi ricchi di offrire ai poveri e in particolare all'Africa «adeguate condizioni finanziarie e commerciali che renderebbero possibile la promozione di un loro sviluppo duraturo», e ricordava anche gli impegni presi a garantire risorse per la cura di malattie come l'Aids e la malaria, incitando a continuare ad adoperarsi «per una riduzione significativa del commercio di armi, sia legale che illegale» e condannando il traffico illegale di materie prime e la fuga di capitali dai Paesi poveri. Tutti temi, questi, che il Papa non ha mancato di volta in volta di ricordare sia nel discorso dello scorso gennaio al Corpo diplomatico, sia nelle diverse occasioni in cui ha avuto modo di in contrare singoli ambasciatori, soprattutto in occasione della presentazione delle lettere credenziali dei nuovi accreditati. L'appello di ieri di Benedetto XVI - di inusuale lunghezza e solennità, a sottolineare quanto i temi in ballo stiano a cuore al Pontefice - era stato in qualche modo anticipato nei giorni scorsi dalla Caritas Internationalis, con le iniziative promosse nell'ambito della sua 18ª Assemblea generale. In particolare, martedì scorso, un grande striscione era stato issato in piazza San Pietro, con la scritta Fate funzionare gli aiuti, riferito proprio agli impegni per lo sviluppo assunti dall'ultimo G8, tenutosi in Scozia, e poi disattesi.

Avvenire, 7 giugno 2007


Il Papa ai Grandi della Terra: mantenete le promesse sull'Africa

Rispettate le promesse. Mentre a Heiligendamm si riuniscono i leader del G8, il Papa ricorda ai Grandi del mondo riuniti nel G8 gli impegni presi e non mantenuti di «aumentare sostanzialmente l'aiuto allo sviluppo, in favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto quelle del continente africano». E chiede «attenzione» al «secondo grande obiettivo del millennio» relativo alla educazione. Con una certa solennità, al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro davanti a circa 35 mila persone, Benedetto XVI ha voluto ieri rivolgere un appello ai Grandi che nell'ultimo G8 avevano stabilito di aumentare gli aiuti allo sviluppo e all'Africa e che nel 2000 si erano impegnati a portare entro il 2015 tutti i ragazzi e le ragazze del mondo a usufruire della educazione primaria. Promesse finora non mantenute.
E un appello ai Grandi del mondo arriva anche direttamente dall'Africa: «Aiutateci a gestire la nostra crisi», dicono fonti diplomatiche ad Addis Abeba, sede dell'Unione africana, riferendosi in particolare alle due emergenze in cima alle preoccupazioni dei vertici di questa organizzazione che rappresenta tutto il continente: Darfur e Somalia.

Eco di Bergamo, 7 giugno 2007

2 commenti:

Paolo Padrini ha detto...

olevo segnalarti una intervista molto interessante (lo spero almeno) che ho realizzata con il vaticanista Tornielli, circa la figura di Pio XII e i tentativi di alcuni storici di screditarlo.
Ti ringrazio per la cortesia

don paolo

passineldeserto.blogosfere.it

PS Se credi fai pure girare l'intervista.....o magari aiutami a trascriverla!!

Anonimo ha detto...

Grazie Don Paolo, l'intervista e' un vero gioiello.
Provvedo subito a riportarla nel blog ed a segnalarla in altri siti, forum e blog. La ringrazio ancora di cuore.
Raffaella