1 giugno 2007
Guardate un po' che cosa ho trovato (Gli articoli che i vaticanisti non hanno scritto 2)
Vedi anche:
Gli articoli che i vaticanisti non hanno scritto...
Aggiornamento della rassegna stampa del 1° giugno 2007 (2)
Aggiornamento della rassegna stampa del 1° giugno 2007 (1)
Rassegna stampa del 1° giugno 2007
Video BBC: tanto rumore per nulla
SPECIALE: Il documentario della BBC dice il falso: ecco le prove!
Cari amici, sapete che io e Marco Politi non andiamo molto d'accordo :-)), tuttavia e' innegabile che, quando vuole, si dimostri uno dei vaticanisti piu' bravi e preparati.
Non posso dimenticare che e' stato Politi a spiegare meglio di tutti il contenuto del motu proprio di Papa Wojtyla e della lettera del cardinale Ratzinger sulla piaga della pedofilia nella Chiesa.
Ebbene...ho sotto mano un articolo del 2002 (avete letto bene!!!) in cui Politi parla proprio del motu proprio e della lettera ai Vescovi. Tempi non sospetti ed esaltazione del ruolo del cardinale Ratzinger.
Nel 2007 quegli stessi documenti che un tempo osannarono Papa Wojtyla servono, a qualcuno, per attaccare Benedetto XVI.
Non e' un po' strano? Ecco la ragione per cui contesto fermamente il fatto che gli articoli di queste due ultime settimane sul video della BBC non siano stati affidati ai vaticanisti.
La mia stima nella stampa, gia' ai livelli minimi, si e' ulteriormente persa nei meandri della disonesta'.
Raffaella
Lo ha chiesto il Pontefice in una lettera del 2001 pubblicata sul numero di novembre della "Gazzetta Ufficiale" vaticana
Il Papa contro i preti pedofili
"Indagini accurate e processi"
Anche una missiva ai vescovi del cardinale Ratzinger "Proteggiamo la santità del sacerdozio"
CITTA' DEL VATICANO - Esiste anche solo il sospetto che un prete cattolico sia pedofilo? Il Vaticano vuole saperlo e vuole che sul "caso" vengano svolte indagini approfondite. E' questa la sostanza di un lettera "Motu proprio" scritta da Giovanni Paolo II nel 2001 e che la Congregazione per la dottrina della fede, nel numero di novembre degli Acta apostolicae sedis, la "Gazzetta ufficiale" del Vaticano, ha pubblicato insieme a una lettera che il prefetto della Congregazione Joseph Ratzinger ha indirizzato ai vescovi per illustrare il documento pontificio.
Il Motu proprio autorizza la Congregazione a stabilire delle linee guida per affrontare il problema, mentre il cardinale Ratzinger chiede ai vescovi "non solo di contribuire a evitare un crimine così grave, ma anche di proteggere con le necessarie sanzioni la santità del sacerdozio e la cura pastorale offerta dai vescovi e dagli altri responsabili ecclesiastici".
I due documenti sembrano indicare la volontà della Santa Sede di controllare più direttamente il problema, dopo che alcuni episcopati, come quello statunitense, hanno dovuto affrontare il pagamento di grossi risarcimenti alle famiglie di bimbi molestati da sacerdoti, e dopo che lo scorso settembre il vescovo di Boyeux, in Normandia, monsignor Pierre Pican, è stato condannato a tre mesi di carcere con la condizionale per non aver denunciato alle autorità il suo sacerdote padre Renè Bissey, giudicato colpevole di pedofilia.
Secondo le disposizioni emanate dal cardinale Ratzinger, i vescovi, nei casi di verosimili reati di abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti, dovranno fare rapporto alla Congregazione, che a sua volta deciderà se lasciare la gestione del caso a un tribunale locale o se "girarla" a Roma.
Le nuove norme dovrebbero servire a evitare la sovrapposizione di giurisdizioni, visto che sono sei i dicasteri vaticani dotati di autorità in fatto di reati di abuso sessuale. Assegnando la competenza di coordinamento alla Congregazione per la dottrina della fede, si limiteranno le controversie. Le disposizioni riguardano non solo il reato di abuso sessuale di un prete su un minorenne, ma anche altri reati contro i sacramenti (tra cui la concelebrazione dell'eucarestia con ministri protestanti e l'abuso del sacramento della penitenza, come nel caso in cui il prete usi il pretesto della confessione per avere favori sessuali).
Circa i reati di pedofilia di sacerdoti, la normativa stabilisce che la prescrizione di dieci anni (propria dei reati di competenza della Congregazione) scatti a partire dal compimento della maggiore età di chi ha subito le violenze, presupponendo che questi al compimento della maggiore età sia libero dall'intimidazione e in grado di sporgere denuncia.
REPUBBLICA, 8 GENNAIO 2002
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