18 novembre 2007

Messa tridentina: indiscrezioni sul contenuto della circolare della Commissione Ecclesia Dei (Adnkronos/Ign)


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MONS. RANJITH CRITICA INSUBORDINAZIONE VESCOVI SU MESSA TRIDENTINA

E' allo studio del dicastero presieduto dal card. Dario Castrillon Hoyos

Messa in latino, un 'vademecum' per i vescovi ribelli

Da Nord a Sud si diffonde la 'disobbedienza' silenziosa contro il 'motu proprio' di Ratzinger. Per correre ai ripari si starebbe approntando una circolare indirizzata ai seminaristi per l'insegnamento del rito tridentino.

Il direttore di 'Latinitas': ''Potrebbe essere un passo importante, serve una mano forte''

Città del Vaticano, 17 nov. (Adnkronos/Ign) - 'Disobbedienti', contro il 'motu proprio' di Ratzinger sulla messa in latino che liberalizza il vecchio rito di San Pio V.
Autori dell'obiezione silenziosa, del sabotaggio senza clamore non solo i parroci ma anche alcuni vescovi del Belpaese, da Torino a Palermo.
E se mon. Bagnasco a Genova ha subito applicato il documento papale, all'ombra di Superga il card. Poletto avrebbe ammonito che ''la liturgia non può essere una stravaganza personale'', augurandosi che ''nessuno esca con queste richieste'', mentre a Palermo l'arcivescovo Romeo, secondo alcune fonti riferite oggi da 'La Stampa', avrebbe addirittura avuto delle consultazioni riservate con alcuni colleghi per tentare di frenare l'applicazione del 'motu proprio'. Autorevoli riserve sono state inoltre espresse dal card. Martini e dall'arcivescovo di Pisa Plotti.
Il malumore per il ritorno del vecchio rito preconciliare è stato raccolto anche dal segretario della Congregazione per il Culto, l'arcivescovo Albert Ranjith, che ha denunciato le "proteste" di diversi vescovi.

Le istituzioni per correre ai ripari starebbero studiando una circolare rivolta ai seminari in cui si chiede di insegnare ai futuri sacerdoti anche la celebrazione della messa in latino. A quanto si apprende da autorevoli fonti, il dicastero presieduto dal cardinale Dario Castrillon Hoyos, tra i principali caldeggiatori del ritorno della messa secondo il rito preconciliare, starebbe pensando a una circolare indirizzata ai seminaristi che nella pratica vuole rivolgersi direttamente a quei vescovi che, 'disobbedendo' al 'motu proprio' del Papa, non ne vogliono sapere di celebrare la messa secondo il rito di San Pio V.

La circolare, sempre a quanto riferiscono le fonti, sarebbe ancora allo "stato embrionale" ma, a quanto si afferma, è tutta intenzione dell'Ecclesia Dei presieduta dal cardinale Castrillon emanare una circolare in cui ci si rivolge direttamente ai seminari, chiedendo l'introduzione dello studio del rito tridentino per i futuri preti.

Un'iniziativa, questa, alla quale si sta pensando "seriamente" da qualche tempo e che riceve il plauso del direttore di 'Latinitas', don Anacleto Pavanetto. Afferma il presule: "Questa iniziativa potrebbe essere un primo passo per riprendere in mano la situazione. Perché finché non ci sarà una mano forte ci saranno sempre parroci e vescovi disobbedienti che si rifiutano di celebrare la messa in latino".

In proposito, il direttore della rivista vaticana ricorda che "fino a tre anni fa ci si riuniva una volta alla settimana per preparare documenti rivolti soprattutto ai docenti dei seminari e più in generale a quanti insegnavano negli istituti della chiesa cattolica, che riguardavano appunto l'obbligatorietà della lingua latina. Poi, morto Wojtyla non se ne è più fatto nulla. Il problema - incalza ancora il direttore di 'Latinitas' - è che nessuno ha il coraggio di riprendere in mano l'umanesimo. Perciò dico che una circolare rivolta ai futuri sacerdoti potrebbe essere un passo importante, serve soprattutto una mano forte".

La situazione sconforta il dicastero del cardinale Castrillon che nei giorni scorsi è stato ricevuto in udienza privata dal Papa. Tra i problemi legati alla celebrazione della messa secondo il rito di San Pio V c'è anche il fatto che molti sacerdoti non sono 'abilitati' per la celebrazione, nel senso che non ricordano a memoria il vecchio rito e non se la sentono di rimettersi a studiare. In questo caso l'Ecclesia Dei, sempre a quanto riferiscono le fonti, mette a disposizione suoi sacerdoti disposti ad andare a celebrare la messa in latino per quanti la richiedono.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Speriamo bene. Preghiamo perchè la volontà del Santo Padre venga seguita e che si arrivi anche da parte dei Vescovi ad un'accoglienza delle motivazioni profonde del Motu Proprio. Infondo se ci fosse stata un'accoglienza semplice si sarebbero evitati tanti problemi. Preghiamo per l'unità della Chiesa e per il Papa.