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IL PAPA A BRESSANONE: “GRAZIE PER IL CALORE DELLA VOSTRA ACCOGLIENZA”
Sono state le note della banda musicale di Bressanone a salutare Benedetto XVI, che quest’oggi poco prima delle 13, dopo essere entrato in Seminario, si è affacciato dalla finestra della biblioteca storica per rivolgere un breve saluto, in tedesco e in italiano, alle centinaia di persone assiepate davanti a quella che per le prossime due settimane sarà la residenza del Pontefice.
“Cari amici, desidero ringraziarvi di tutto cuore per questa vostra accoglienza – ha detto il Papa – sono felice di essere a Bressanone, città alla quale sono legato da tanti bei ricordi e dove ho trascorso tante belle vacanze.
Grazie per la vostra presenza, per il calore della vostra accoglienza. È per me motivo di grande gioia essere qui tra voi. Probabilmente non potrò farmi vedere molto per le strade di Bressanone, ma con il cuore passeggerò sempre per le vie della città e sarò in mezzo a voi.
Spero che noi tutti insieme possiamo in questi giorni riposare e gioire soprattutto della bellezza della città e della bellezza della creazione. Grazie e buone vacanze a tutti”.
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IL PAPA A BRESSANONE: IN DONO UN “ANGELO CUSTODE” IN LEGNO REALIZZATO A RATISBONA
Un “angelo custode” in legno, realizzato a Ratisbona, è stato donato al Papa questa mattina dal sindaco di Bressanone Albert Puergstaller.
È lo stesso primo cittadino a raccontarlo al SIR: “Il Papa lo terrà con sé in queste due settimane di vacanza e poi verrà donato a chi più ne ha bisogno”.
Al Pontefice il decano di Bressanone don Pixner ha regalato una candela, mentre i bambini del coro parrocchiale hanno intonato un canto della pace in italiano, tedesco e ladino, le tre lingue parlate in Alto Adige.
Benedetto XVI è giunto a Bressanone in auto e al suo ingresso in città le campane della città hanno iniziato a suonare a festa. L’ultimo tratto di strada lo ha compiuto a piedi, tra due ali di folla.
Tra i tanti fedeli anche un nutrito gruppo di giovani provenienti da Pamplona, che in questi giorni sta facendo il giro delle Dolomiti e che è sceso a valle per incontrare il Papa. Benedetto XVI si è fermato a salutare le tante persone assiepate lungo le transenne e ha dedicato anche un saluto particolare ad un gruppo di ammalati presenti nella piccola piazza antistante il Seminario.
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2 commenti:
Credo che per molte di queste persone non sia necessario vedere il Papa ogni giorno come se fosse esposto in vetrina ma, già sapere che lui è lì insieme a loro è già motivo di gioia una gioia immensa che questa gente vera, ha saputo manifestare a Sua Santità già dal primo incontro.
Credo che per molte di queste persone non sia necessario vedere il Papa ogni giorno come se fosse esposto in vetrina ma, già sapere che lui è lì insieme a loro è già motivo di gioia una gioia immensa che questa gente vera, ha saputo manifestare a Sua Santità già dal primo incontro.
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