14 luglio 2008

Il Papa: molti giovani mancano di speranza (Eco di Bergamo)


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Il Papa: molti giovani mancano di speranza

SYDNEY

Benedetto XVI è giunto ieri in Australia, raggiungendo centinaia di migliaia di pellegrini convenuti a Sydney per la XXIII Giornata mondiale della gioventù, in programma dal 15 al 20 luglio.
Il Boeing 777 dell'Alitalia con a bordo il Pontefice, la delegazione pontificia e un contingente internazionale di giornalisti, ha toccato terra alle 15 locali (le 7 in Italia) nell'aeroporto militare di Richmond, a nord di Sydney. Erano ad accoglierlo, tra gli altri, il primo ministro australiano Kevin Rudd e l'arcivescovo di Sydney cardinale George Pell.
Da Richmond il Papa e uno stretto seguito sono stati trasferiti in auto nel ritiro rurale di Kenthurst dell'Opus Dei, sulle pendici delle Montagne Blu, all'estrema periferia nordovest di Sydney, dove il Papa dedicherà tre giorni al riposo e alla preghiera. La visita ufficiale a Sydney comincerà a pieno ritmo a partire da giovedì 17 luglio.
E mentre l'aereo papale ancora non era atterrato è stato diffuso un videomessaggio agli australiani registrato dal Benedetto XVI nei giorni scorsi, nel quale il Pontefice esprime gratitudine per l'accoglienza e auguri ai giovani perché sappiano trovare la loro strada.
«Molti giovani oggi – afferma il Papa – mancano di speranza. Rimangono perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte. Vedono la povertà e l'ingiustizia e desiderano trovare soluzioni. Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l'esistenza di Dio e si domandano come rispondervi.
Vedono i grandi danni recati all'ambiente naturale dall'avidità umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri».
«La mia preghiera – prosegue il Santo Padre in un altro passaggio – è che i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù trovino veramente riposo nel Signore e possano essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la Buona Novella fra i loro amici, le loro famiglie e tutti coloro che incontrano».
«Cari amici australiani – conclude papa Ratzinger –, benché io potrò passare solo pochi giorni nel vostro Paese, e non potrò viaggiare al di fuori di Sydney, il mio cuore vi raggiunge tutti, compresi coloro che sono malati o in difficoltà di qualsiasi genere.
A nome di tutti i giovani, vi ringrazio di nuovo per il vostro sostegno alla mia missione e vi chiedo di continuare a pregare soprattutto per loro. Concludo rinnovando il mio invito ai giovani di tutto il mondo di raggiungermi in Australia, la grande "terra meridionale dello Spirito Santo"».
E quello che che si appresta a incontrare a Sydney circa 200 mila ragazzi da tutto il mondo è anche un Papa ecologista, intransigente sugli abusi sessuali dei preti e fraterno verso gli anglicani che rischiano lo scisma.
Dopo il G8 i «politici» raccolgano la «grande sfida» ecologica e del riscaldamento climatico. L'abuso sessuale «è incompatibile per il prete» e per la Chiesa «non è sufficiente chiedere scusa». Speranza e preghiera perché gli anglicani evitino «fratture» dopo la scelta di avere donne vescovo. Tutti temi affrontati dal Pontefice sull'aereo che lo portava in Australia.
E a proposito della Gmg, Benedetto XVI la ritiene ancora una «formula valida», «non solo un grande raduno», e spera che sia valida anche «per il futuro».
«Ottimista» si è detto anche sulla situazione della fede in Europa e in Occidente: c'è «crisi», ma non declino.

© Copyright Eco di Bergamo, 14 luglio 2008

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