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Verso un'alleanza papa-giovani per l'ecologia?

(dell'inviata Giovanna Chirri)

SYDNEY - Nascerà a Sydney una alleanza Papa-giovani per l'ecologia e uno sviluppo autenticamente umano? I ragazzi, Benedetto XVI lo sa, "vedono i grandi danni recati all'ambiente naturale dalla avidità umana e lottano per trovare un modo per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri". Papa Ratzinger, dal canto suo, considera quella ecologica una delle grandi "sfide" per l'umanità. Guarda dunque alle giovani generazioni come alleate e interlocutrici per affrontare questo problema.

Ancora prima di cominciare la Giornata mondiale della gioventù rivela il volto ecologista del regno di Benedetto XVI - che in questo si connota in modo originale rispetto a quello di Giovanni Paolo II, sviluppandone in modo autonomo l'idea di ecologia umana accennata nella "Centesimus annus" - e il suo coniugare due delle priorità del proprio pontificato, cioé questione giovanile e questione ecologica.

In modo assolutamente spontaneo papa Ratzinger ha introdotto la problematica dei danni ambientali sull'aereo che lo portava a Sydney per la XXIII Gmg: ha spiegato di aver convocato i ragazzi cattolici da tutto il mondo per riflettere sullo Spirito santo, e siccome lo Spirito è creazione, non si può prescindere dal rapporto con il creato e l'ambiente. Dunque, anche se non spetta alla Chiesa o ai pontefici cercare soluzioni pratiche, il Papa sollecita i politici a intervenire anche sul cambiamento climatico che è stato tra i temi del recentissimo G8.

E nel videomessaggio che ha indirizzato agli australiani e ai ragazzi radunati in Australia per la Gmg, pubblicato nel momento in cui l'aereo toccava il suolo australiano a Darwin, ha rimarcato come le giovani generazioni siano consapevoli dei danni all'ambiente dovuti alla avidità umana e come lottino per una maggiore armonia con la natura. Il Papa ottantunenne cerca conforto nella tensione dei ragazzi verso "un mondo autenticamente umano" e ha evidentemente scelto l'Australia, dove centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo si sono dati appuntamento con lui, per suggellare questa sorta di alleanza per l'ambiente. Ma dall'inizio il suo pontificato è caratterizzato da questa attenzione alla tematica ecologica, che ha anche risvolti ecumenici, creando identità di vedute e di intenti con il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, con il quale tra l'altro nel 2006 Benedetto XVI è sceso in campo per la difesa della foresta amazzonica. Comunanza di intenti sull'ecologia il Vaticano registra anche con i buddisti, come riconosciuto dal messaggio di quest'anno del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ai buddisti. Della questione ambientale come sfida, papa Ratzinger ha parlato in modo particolarmente esteso in un discorso del 2007 alla Pontificia accademia per le scienze sociali, definendola sfida per "l'ambiente e uno sviluppo sostenibile.

La comunità internazionale - ha osservato - riconosce che le risorse del mondo sono limitate e che è dovere di ogni popolo attuare politiche miranti alla protezione dell'ambiente, al fine di prevenire la distruzione di quel patrimonio naturale i cui frutti sono necessari per il benessere dell'umanità". "Particolare attenzione - raccomanda Benedetto XVI - deve essere rivolta al fatto che i Paesi più poveri sono quelli che sembrano destinati a pagare il prezzo più pesante per il deterioramento ecologico". "Nell'affrontare le sfide della protezione dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, siamo chiamati - ribadisce - a promuovere e a salvaguardare le condizioni morali di un'autentica 'ecologia umana'". In più occasioni inoltre ha parlato del legame tra ecologia e pace e della necessità di non depredare le risorse o farne uso a svantaggio dei poveri.

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