26 luglio 2008

Le origini tirolesi di Joseph Ratzinger: i ricordi del fratello Georg (da Gelmi Josef, „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“)


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Le origini tirolesi di Joseph Ratzinger

Tratto da: Gelmi Josef, „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“, Weger, Bressanone 2008

L’elezione del Cardinale Joseph Ratzinger al Soglio pontificio, il 19 aprile 2005, è stata motivo di grande gioia per l’Alto Adige e in particolare per il Seminario Maggiore di Bressanone, essendo il nuovo Papa molto vicino a questa istituzione e alla terra in cui sorge. Ratzinger è nato a Marktl am Inn, nella Diocesi di Passavia, terzogenito del commissario di polizia Joseph Ratzinger e della moglie Maria Peintner.
La madre era nata l’8 gennaio 1884 a Mühlbach, in Baviera, un grazioso paesino sito nel comune di Kiefersfelden e appartenente alla Parrocchia di Oberaudorf, nel distretto di Rosenheim. Come era uso a quei tempi, Maria Peintner era stata battezzata il giorno stesso della nascita dal Parroco Dismas Nigg a Oberaudorf.
La madrina era Magdalena Gabenstätter.
La madre di Papa Benedetto XVI crebbe a Rimsting, nel distretto di Rosenheim, dove visse per 30 anni fino a quando, il 9 novembre 1920, sposò il commissario di polizia Joseph Ratzinger e si trasferì con lui a Pleiskirchen. Morì il 16 dicembre 1963 a Traunstein.
In un colloquio con Peter Seewald lo stesso Ratzinger, ancora Cardinale, ha detto un giorno: „Mia madre aveva origini tirolesi“.

Georg Ratzinger, fratello di Joseph Ratzinger, racconta della madre: “Era la maggiore di otto figli ed ebbe un’infanzia di privazioni. La sua giornata iniziava nel cuore della notte. Oltre a lavorare nel panificio dei genitori consegnando ogni mattina pane e “brezn“, ella doveva occuparsi anche dei molti fratelli e sorelle. Per non gravare oltre sulle casse famigliari, fu mandata presto a servizio. Nostra madre era cuoca, una donna di buon cuore, di grande temperamento e di bell’aspetto. Sapeva fare un po’ di tutto, aveva molta fantasia e grande senso pratico e nelle sue mani prendevano forma dal nulla cose veramente straordinarie. La professione di cuoca la doveva alla madre, il cui motto era: “Ogni donna deve saper cucinare!

Nostra madre fu a servizio presso un violinista ceco a Salisburgo e nella casa del Generale Zech a Wiesbaden. Successivamente andò a Monaco, all’Hotel Wittelsbach, dove si occupava della preparazione dei dolci. Molto tempo dopo lavorò per due stagioni come cuoca a Reit im Winkl, per la Pensione „Glück im Winkl”.
Voleva contribuire al sostentamento della famiglia perché la pensione di nostro padre era molto modesta e noi figli avevamo bisogno di denaro per poter studiare. Per un periodo fu anche a Kufstein.
Ebbi modo di conoscere la signora presso cui lavorava. A mia madre soleva dire: „Ragazza mia, ricorda che il Tirolo l’hanno messo insieme gli angeli.” Queste parole facevano piacere a mia madre, che aveva radici sudtirolesi.“

La madre di lei, ossia la nonna di Papa Benedetto XVI, si chiamava Maria Tauber-Peintner.
Era nata il 29 giugno 1855 a Rasa, presso Bressanone, figlia di Anton Peter Peintner di Aica e di Elisabeth Maria Tauber di Rasa, sposatisi il 9 febbraio 1858 nella Chiesa di S. Elena a Rio di Pusteria.
Maria Tauber-Peintner lasciò la propria terra d’origine per stabilirsi a Mühlbach, nel Comune di Kiefersfelden.
Il 23 giugno 1885 Maria Tauber-Peintner e Isidor Rieger, panettiere a Welden, in Baviera, superarono l’esame prematrimoniale presso il Parroco Joseph Sailer a Rio di Pusteria.
Nel verbale si legge: „La sposa è ben istruita nella religione.” Il 13 luglio 1885 fu celebrato il matrimonio ad Absam, vicino a Innsbruck. La coppia si trasferì poi a Rimsting, dove aprì un panificio. La nonna ebbe la gioia di poter vedere ben sistemati tutti e otto i propri figli.

Georg Ratzinger la descrive così: „Era una donna piuttosto robusta, una persona forte, cui gli angoli della bocca curvati verso il basso conferivano un cipiglio un po‘ severo. Sapeva essere molto brusca.“

Ida Langer, una nipote della madre del Papa, raccontava di lei: „Mia nonna ha trascorso l’intera gioventù a Rio di Pusteria. Gli ultimi dieci anni prima della sua morte, avvenuta nel 1930, li ha vissuti in casa dei miei genitori, a Rimsting. Ne abbiamo avuto cura e le abbiamo voluto molto bene. A noi bambini raccontava spesso storie meravigliose della Val Pusteria, e di come un mulino sull’Isarco fosse stato un giorno spazzato via dalle acque riducendo in miseria i suoi genitori.
I miei nonni comprarono poi un panificio a Rimsting nel 1890. Era una cosa piccola, iniziarono con poco, ma riuscirono a ingrandirsi lavorando con grande impegno. Gli otto figli, compresa mia madre, portavano il pane con la gerla fin giù a Harras (oggi una frazione di Prien) e risalivano poi a piedi fino all’altura dei Ratzinger. Partivano alle cinque di mattina e consegnavano due rosette qui, tre là…“

Il “mulino sull’Isarco” era molto probabilmente un mulino sul rio di Valles.
La nonna del Papa morì il 17 giugno 1930 all’età di 75 anni. Georg Ratzinger ricorda: “Al funerale della nonna a Rimsting erano presenti anche i miei genitori, con noi tre figli.“

Foto: Il professor Josef Gelmi consegna il suo libro „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“ a Papa Benedetto XVI. (11. 6 2008, Roma)

Dal sito del Comune di Bressanone

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