26 luglio 2008

Pannelli anti-paparazzi e giornali da tutto il mondo per il Papa a Bressanone (Gasperina e Petrone)


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GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU' SYDNEY 2008: LO SPECIALE DEL BLOG

Pannelli anti-paparazzi per il Papa

Pontefice protetto da decine di uomini: seminario blindato
Le guardie svizzere sorveglieranno solo l'edificio, alle forze dell'ordine locali ogni altra incombenza


Riccardo Gasperina Susanna Petrone

BOLZANO — Mancano ormai tre giorni all'arrivo del Papa e il seminario maggiore sta diventando una fortezza blindata con cancelli in ferro, telecamere e sofisticati sistemi di protezione.
La sicurezza nell'area interna al Seminario sarà affidata ad esperti dello Stato pontificio, che avranno al suo interno piena autorità in quanto la sovranità territoriale passerà per i quattordici giorni di permanenza del Papa al vaticano secondo quanto prescritto dalla legge italiana.
Saranno circa una ventina le persone che si occuperanno della sicurezza del Pontefice dentro il seminario. Tre o quattro uomini comporranno la task-force del centro di controllo della zona extraterritoriale del seminario maggiore. Circa quindici saranno le Guardie svizzere situate dinnanzi al cancello in ferro battuto montato per l'occasione davanti all'entrata principale e dislocate nelle zone nevralgiche del Seminario.
Tutta la zona vaticana è stata circondata da un telo verde a maglie fitte, per mezzo del quale tutta la zona del seminario verrà resa sicura e lontana dagli occhi indiscreti della gente.
«È una misura — afferma Ivan Muser, rettore del Seminario — fatta contro i paparazzi, per la sicurezza del pontefice e la sua tranquillità e privacy».
L'ingresso principale e quello secondario di via Widman sono controllati da telecamere collegate alla task-force del centro di sicurezza del Vaticano, dislocato all'interno dello stesso seminario. Il centro di sicurezza sarà in collegamento 24 ore al giorno con il Centro operativo misto, guidato dalle forze dell'ordine di Bressanone. I due sacerdoti presenti nel seminario verranno trasferiti in un altro centro, mentre all'interno di esso vi resterà il rettore Ivan Muser e Suor Maria Pietà.
Nel frattempo riunione fiume ieri mattina per il comitato allargato impegnato nella sicurezza per le vacanze del Papa a Bressanone. Capeggiate dal questore Piero Innocenti tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine della provincia, carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia stradale e ferroviaria, ma anche vigili urbani e corpo forestale hanno partecipato all'incontro per programmare i servizi da attuare per tutta la durata del soggiorno, dal 28 luglio all'11 agosto. Presente anche il commissario di governo Fulvio Testi.
Da oggi intanto aumenteranno i controlli in tutta la provincia, così come ha disposto il questore. «Domenica sera l'intera zona Seminario verrà bonificata dagli artificieri ed il Centro operativo interforze (Coi) si insedierà all'interno del commissariato di Bressanone », spiega il questore. Il Papa arriverà a Bolzano e poi, in macchina, seguito dal corteo papale, raggiungerà Bressanone.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 25 luglio 2008

Leggo con una punta di sorpresa:

Tutta la zona vaticana è stata circondata da un telo verde a maglie fitte, per mezzo del quale tutta la zona del seminario verrà resa sicura e lontana dagli occhi indiscreti della gente.

Quindi mia madre, la settimana scorsa, ha comprato una rete anti-paparazzi? Dovro' farle delle domande :-)))
R.

Logistica Il panettiere orgoglioso: «È venuto da noi molte volte quando era cardinale»

Ogni mattina per lui i giornali del mondo

BOLZANO — A Bressanone fervono gli ultimi preparativi: l'impressione generale è comunque che la città vescovile sia ormai pronta ad accogliere il Papa e i numerosi fedeli che vi verranno in visita.
Per tutta la città sventolano numerose le bandiere vaticane bianche e gialle e le bandiere personali del papa, con lo stemma raffigurante il Moro bavarese, la conchiglia, simbolo di san Giacomo (e quindi dei pellegrini) e di Sant'Agostino oltre all'orso San Corbiniano, patrono del vescovato di Frisinga-Monaco. Pronti anche l'oggettistica e i souvenir con l'effige del Santo Padre: si va dalle cartoline, ai portapastiglie, alle Sacher, al marzapane, ai cioccolatini e altre torte per tutti i gusti.
Spetterà all'edicola—tabaccheria Cusanus in via San Albuino, di proprietà di Ingrid Fischnaller, il compito di consegnare tutte le mattine i giornali al pontefice. L'ampio mazzo di quotidiani, che giungerà in edicola già pronto, comprenderà tutta la stampa italiana a cominciare dall'Osservatore Romano, tutta la stampa tedesca e i più importanti giornali internazionali. Il papa, infatti, come aveva dichiarato lo stesso Ivan Muser, rettore del seminario e conoscitore delle abitudini del Pontefice, «dedica una parte della mattinata a leggere i quotidiani, perché vuole tenersi informato su tutto ciò che succede nel mondo ».
Sarà invece compito del panettiere Stefan Mutschlechner fare il pane per Benedetto XVI. «Sono ormai quasi cinquanta anni — afferma il panettiere — che la nostra azienda prepara il pane per il seminario maggiore. Infatti, nelle scorse dieci visite, l'allora cardinale Ratzinger ha più volte assaggiato il nostro pane. L'ordinazione dettagliata ci verrà fornita sabato e dovremo preparare il pane per 30 persone circa. Faremo il tradizionale "Wikinger", un panino di 50 grammi con semi di girasole, lino e sesamo. Poi ci saranno le baguette francesi, le rosette e i panini multicereali. Infine prepareremo dei panini chiamati "Party" con farina bianca, papavero e sale».
Intanto si stanno ultimando gli ultimi ritocchi all'interno del seminario. Il rettore Ivan Muser spiega che ormai si sta aspettando soltanto il santo padre. «Quando Benedetto XVI arriverà, a sinistra della piazza dinnanzi al Seminario, vi saranno i tiratori degli Schützen e a destra la banda musicale. Dopo l'ingresso al Seminario, il Pontefice si affaccerà alla finestra della biblioteca storica, da cui terrà un piccolo discorso di ringraziamento ».
R. G.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 25 luglio 2008

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