26 luglio 2008

Il Papa a Bressanone dove ritrova la cultura tedesca (Alto Adige)


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Aumentano i fedeli che visitano il Duomo

BRESSANONE. Mancano ancora alcuni giorni all’arrivo del Pontefice ma già ora in Duomo si registra un aumento di turisti e pellegrini - italiani che interrompono il loro viaggio verso nord e gruppi di turisti tedeschi che interrompono il viaggio verso sud - per una visita al luogo di soggiorno del Papa. Nei giorni scorsi ad esempio si è fermato il vescovo di Livorno con un gruppo di fedeli diretto in Germania. Dopo la visita a Duomo e chiostro il vescovo ha celebrato la S. Messa nella cappella di S. Giovanni. Il vescovo della Diocesi livornese - che è anche architetto e giornalista - ha apprezzato moltissimo la visita guidata al Duomo e l’ambiente liturgico e architettonico di Bressanone.

© Copyright Alto Adige, 25 luglio 2008

Ecco la gatta Milly: la diva del Seminario

Nerissima e molto vivace, il Pontefice l’ha spesso voluta con sè

«Qui tutti la viziano Mangia tanto ma solo quello che le piace»

BRESSANONE. Nera come il carbone, due occhietti verdissimi e vispi, un corpicino magro e agile e un caratterino vivace. Questa è Milly, la gattina «mascotte» del Seminario che, insieme al rettore don Ivo Muser e alla suora superiora Maria Pietà, sarà una dei pochi privilegiati a poter varcare la soglia del Seminario Maggiore nelle due settimane in cui vi alloggerà papa Benedetto XVI.
Un privilegio, quello di vedere il Pontefice da vicino e di fargli compagnia, che Milly ha già avuto in altre occasioni. Già nel corso dei suoi precedenti soggiorni a Bressanone, infatti, l’allora cardinale Josef Ratzinger le ha sempre riservato carezze e attenzioni.
Trovarla non è stato semplice. Milly non è certo pigra e, soprattutto in queste calde giornate, le piace vagabondare per il cortile del Seminario ma anche lungo il fiume. Insomma uno «spirito libero» e, stando a chi la conosce, anche alquanto altezzoso. Tanto che qualcuno la definisce anche «la diva» del Seminario. «Qui tutti la viziano, è la nostra mascotte - raccontano in Seminario - ma anche i vicini la coccolano». Inoltre, anche se dal suo fisico così agile non si direbbe, chi la conosce giura che mangia molto. «Però solo quello che le piace - concludono in Seminario -. Se le viene dato il tonno neanche lo assaggia». Dopo tutto è sempre la gattina che fa compagnia al Papa. (l.p.)

© Copyright Alto Adige, 25 luglio 2008

Previsti servizi di vigilanza fissa. Verifiche sui fedeli nei giorni dell’Angelus. Installate le telecamere

In città presenti anche tiratori scelti

Moltiplicato il personale per i controlli. Task-force di 400 uomini
LA SICUREZZA Ieri maxivertice interforze

BRESSANONE. Maxi-vertice interforze, ieri mattina negli uffici della questura a Bolzano, in vista dell’arrivo del Pontefice. Il corteo papale di lunedì sarà composto da dieci auto e a vigilare sulla sicurezza del Papa sarà una task force di circa 400 uomini.
Ad illustrare i contenuti dell’ordinanza alle forze coinvolte (polizia, carabinieri, finanza, vigili urbani di Bressanone e Brunico, polfer e polstrada) è stato il questore Piero Innocenti, che ha preannunciato per la giornata odierna un servizio di controllo straordinario su tutto il territorio. «Per i due Angelus - spiega il questore - sono stati chiesti rinforzi al dipartimento di pubblica sicurezza ed è previsto l’impiego di personale specializzato. Bressanone è una cittadina con circa 20 mila abitanti e durante il soggiorno del Pontefice è presumibile che vi saranno circa 30 mila persone. Particolare attenzione sarà riservata alla viabilità e alla rete dell’A22».
L’azione di bonifica del territorio in città inizierà domenica pomeriggio, con l’uso di unità cinofile e artificieri. Ieri si è fatto cenno alla zona di rispetto, nel centro di Bressanone, e alle operazioni di filtraggio previste anche per chi si recherà agli Angelus. I fedeli, prima di accedere, saranno controllati col metal detector. «Sono previsti - spiega il capo di gabinetto della questura Giancarlo Conte - 13 posti di controllo in corrispondenza degli accessi di via Vescovado, 7 nel vicolo del Duomo e 10 a Porta San Michele».
Proprio ieri sono state installate le telecamere lungo il perimetro del Seminario Maggiore. Particolarmente nutrito, come detto, il contingente di forze dell’ordine proveniente da fuori regione, di cui faranno parte anche i tiratori scelti. Oltre al personale dell’ispettorato generale di pubblica sicurezza che presta servizio presso il Vaticano saranno presenti agenti da Milano, Torino, Padova, Moena e Bologna. «Sono stati previsti - prosegue Conte - dei servizi di vigilanza fissa, con un pattugliamento rinforzato, per tutto l’arco delle 24 ore, su Bressanone e zone periferiche». Sono state attivate inoltre forze di pronto impiego. Garantita la massima sicurezza anche presso l’Acquarena, dove saranno allestiti due maxischermi. «La capienza in questo caso è di 20 mila persone». A ricevere il Papa lunedì all’aeroporto saranno il vescovo Egger, il prefetto Testi, il presidente della Provincia Durnwalder, il sindaco Spagnolli e il direttore dell’Abd Kopfsguter. (max)

© Copyright Alto Adige, 25 luglio 2008

Il soggiorno sarà dedicato soprattutto alla scrittura: «Il secondo libro su Gesù, l’Enciclica, o magari qualche sorpresa»

«Qui ritrova la cultura tedesca»

Il portavoce del Papa: si trova a suo agio in questo ambiente

BRESSANONE. L’Alto Adige rappresenta «un luogo di particolare valore per la cultura di lingua tedesca e il Papa, grande uomo di cultura, si può sentire a suo agio in questa area». Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, spiega così «la scelta intenzionale del Papa» di trascorrere le vacanze a Bressanone «in quel luogo che noi chiamiamo Alto Adige e che in tedesco si chiama Südtirol».
Padre Lombardi ha parlato a Radio Vaticana, confermando, per quanto riguarda il programma delle vacanze del Pontefice, che gli impegni ufficiali saranno ridotti al minimo indispensabile. Le due settimane serviranno a papa Benedetto XVI per riposare e scrivere.
Tra gli appuntamenti certi padre Lombardi ha citato «il tradizionale incontro con i sacerdoti, soprattutto della diocesi e comunque dell’area: sarà certo una conversazione ricca ed interessante, come lo è stata sempre negli anni passati». Nell’intervista, padre Lombardi ha anche ipotizzato che, «se tutto va bene e se si trova riposato e in buone condizioni per lavorare», papa Ratzinger potrebbe mettere mano nel soggiorno a Bressanone «alla seconda parte del suo libro su Gesù o al completamento della sua Enciclica sociale, che attendiamo da tempo. Oppure - ha aggiunto - chissà che non stia pensando ad altro: anche l’anno scorso ci ha donato quell’Enciclica sulla speranza, che in certo senso non ci aspettavamo ma che in lui è certamente maturata nella profondità della sua preghiera e della sua riflessione».
Intanto l’attenzione mediatica sulle vacanze brissinesi del Santo Padre aumenta giorno dopo giorno. Ieri a Radio Vaticana ha parlato anche don Ivo Muser, il rettore del Seminario Maggiore, raccontando il Benedetto XVI - «semplice, un ospite tra gli ospiti, grande conoscitore della nostra terra» - che ha avuto modo di conoscere in tutti questi anni di ospitalità al Seminario. Ma ieri anche grandi quotidiani come «Repubblica» e settimanali come «Famiglia Cristiana» hanno dedicato ampio spazio all’evento. I giornalisti accreditati per questa occasione sono poco meno di 300, provenienti anche dall’estero, e la copertura sarà totale. Per Bressanone si tratta di una vetrina di dimensioni quasi planetarie ed è quindi comprensibile la grande attenzione che si sta impiegando nell’organizzazione dell’accoglienza del Pontefice. Quest’ultimo, per altro, sta trascorrendo un periodo di riposo a Castel Gandolfo dopo i giorni molto intensi passati coi giovani cattolici in Australia. E a Castel Gandolfo il Papa tornerà al termine delle sue vacanze altoatesine.

© Copyright Alto Adige, 25 luglio 2008

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