16 giugno 2007

"Gesu' di Nazaret": i giovani affascinati dal libro del Papa


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Aggiornamento della rassegna stampa del 16 giugno 2007 (1)


La sala Paolo VI non è bastata ad accogliere il folto pubblico che è intervenuto all’incontro

Gesù di Nazaret, un libro che affascina

Merisi, Pagazzi e Vignolo “leggono” il saggio di Benedetto XVI

La sala “Paolo VI” della Casa della Gioventù di Lodi non è bastata ad accogliere martedì scorso coloro che desideravano assistere alla presentazione del libro di Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, edizioni Rizzoli. Sono intervenuti il vescovo Merisi, don Cesare Pagazzi, docente di teologia dogmatica, e il biblista don Roberto Vignolo. Moderatore della serata il portavoce del vescovo don Marco Sozzi. Don Pagazzi ha fatto presente, tra l’altro, che il pontefice critica un’applicazione sconsiderata del metodo storico-critico, figlia del positivismo, che impoverisce il significato dei vangeli, ma anche la cosiddetta ”seconda ricerca”, che, pur con il merito di aver ridato ai credenti la fiducia nella possibilità di un’indagine di questo tipo sulle Scritture, ha però proposto un Gesù assolutamente ”anti”, accentuando troppo la discontinuità rispetto al Suo tempo. Benedetto XVI coglie soprattutto i frutti della ”terza ricerca”, attiva da una ventina d’anni, che si avvantaggia del ricorso a diverse scienze, dalla teologia all’archeologia alla letteratura, pur non integrandole appieno e perdendo troppo di vista, questa volta, la discontinuità di Gesù. Il Papa sostiene quindi la necessità di leggere i Vangeli alla luce del metodo storico-critico, che ci permetta di conoscere i fatti, e della fede, che ci permetta di credere a ciò che la ragione non sa spiegare. «La sfida implicitamente lanciata da questo libro - conclude don Pagazzi - è che i cristiani si riapproprino della pretesa di rileggere ciò che è possibile alla luce del fatto che Cristo è resuscitato dai morti».Don Vignolo si è soffermato sulla struttura e i contenuti del primo dei due volumi previsti. Il libro narra la vita di Cristo non dalla nascita alla morte, bensì dal battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione; quest’architettura sottolinea la testimonianza principale che ci portano i vangeli riguardo a Cristo, e cioè che Egli, attraverso il suo vissuto, «ci dà Dio». Merisi ha concluso l’incontro esprimendo piena soddisfazione sia per la serata sia per il contenuto del libro, che, a suo parere, ha il grande merito di stimolare e spingere alla riflessione e aiutare il lettore all’incontro personale con il Vangelo. I relatori hanno infine fatto intuire che si può leggere il «Gesù» del Papa con distacco, con prudente buonsenso, e trarne una lucida analisi dell’essenza del cristianesimo. Oppure lasciarsi affascinare dall’inaudita pretesa della sua proposta e correre il rischio di essere conquistati dal suo infinito amore. G.Bos.

Il Cittadino, 16 giugno 2007


In dialogo con l’ebraismo, il rabbino Neusner sul Papa: «È un cercatore della verità»

Nel suo intervento di lunedì sera don Pagazzi ha citato uno dei compagni del Papa nel viaggio verso Gesù che è, forse, il più sorprendente. Si tratta del rabbino ortodosso nordamericano Jacob Neusner. professore alla Columbia University, Neusner è membro dell’Institute for Advanced Study a Princeton . Conosciuto per la sua prolificità (gli vengono attribuiti più di 900 volumi), è ritenuto l’inventore di un metodo che «decostruisce» la convinzione secondo cui il Giudaismo rabbinico è un movimento religioso unitario, all’interno del quale sono stati prodotti i singoli testi rabbinici. Al contrario Neusner considera ogni documento rabbinico anzitutto come un prodotto singolo, frutto della formazione e dell’originalità dell’autore. Per quanto riguarda il dialogo con i cristiani, egli è autore di un libro su Gesù, Disputa immaginaria tra un rabbino e Gesù, lodata dal pontefice. In quest’opera il rabbino nordamericano, che ha dei colleghi cristiani e ha rispetto per loro, superando la barriera del tempo, immagina di unirsi per qualche tempo ai discepoli per ascoltare con loro il giovane rabbino Gesù. Dopo questo confronto, tuttavia, decide di non seguire il Maestro di Nazaret perché ha l’impressione che egli lo inviti a trasgredire tre comandamenti: quello del rispetto del sabato, quello dell’onore per i genitori e la famiglia, quello della santificazione . Il Papa prende molto sul serio le obiezioni di Neusner e vi risponde con attenzione: Gesù non infrange il comandamento del sabato che viene ripreso nella domenica cristiana quando si festeggia sia il riposo di Dio alla creazione, sia l’agire storico salvifico nella redenzione; egli non sovverte l’ordinamento basato sull’appartenenza familiare, bensì estende questa a tutti i popoli e a tutti gli uomini. Il dialogo aperto nel libro è continuato in questi giorni. «Benedetto XVI è un cercatore della verità. Quelli che stiamo vivendo sono tempi interessanti». Parola di Jacob Neusner, resa ancora più significativa dall’uditorio ebraico cui è stata rivolta. Si tratti infatti del passaggio finale di un lungo articolo di Neusner pubblicato sul notissimo quotidiano israeliano Jerusalem Post.

Il Cittadino, 16 giugno 2007

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