23 luglio 2008

Tutto pronto a Bressanone: il seminario, il pianoforte, Milly e la cittadinanza onoraria (L'Adige)


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Ormai mancano pochi giorni: Papa Benedetto XVI arriverà lunedì in regione, a Bressanone, dove rimarrà fino all'11 agosto

Ormai mancano pochi giorni: Papa Benedetto XVI arriverà lunedì in regione, a Bressanone, dove rimarrà fino all'11 agosto. Per Ratzinger sarà l'undicesima vacanza nella quiete del seminario di Bressanone, la prima, però, da papa. Con lui il fratello Georg e la gatta Milly.

Il Papa

Con lui il fratello Georg e un piano a coda e in seminario lo attende la gatta Milly

RENZO M. GROSSELLI

Arriva in regione Papa Benedetto XVI, a Bressanone dal 28 luglio all'11 agosto. Per la prima volta da Papa ma prima ci era stato, in vacanza, per dieci volte come cardinale Ratzinger. Il giorno dopo lo raggiungerà da Regensburg il fratello sacerdote, Georg. Ritroverà il suo piccolo appartamento al seminario maggiore, la gatta Milly che ama coccolare e i dolci altoatesini di cui è goloso. Pardon, il Papa non è goloso, ama i dolci. Gli faranno trovare anche un piano a coda perché possa dilettarsi nella sua amata musica, Mozart su tutti ma poi anche Chopin e Schubert. Scriverà, Benedetto XVI, nelle sue vacanze brissinesi.
L'anno scorso, a Lorenzago di Cadore, aveva messo a punto la stesura del primo volume del libro «Gesù di Nazaret» ma, chissà, forse stavolta potrebbe trattarsi anche della prima idea per una nuova enciclica. Poi, letture e passeggiate. Il Papa per le sue ferie lascia la traccia che fu del suo predecessore, Giovanni Paolo II, e dopo valle d'Aosta e Bellunese ritorna al suo passato, quello del teologo tedesco Joseph Ratzinger: che nel 1967 era stato per la prima volta a Bressanone, per un incontro con i rettori dei seminari, e che dal 1977 al 2004 per dieci volte aveva trascorso le sue vacanze estive ospite del seminario maggiore.
Lo attende Bressanone. «Ancora sei giorni all'arrivo del Papa» contava ieri in conferenza stampa Martin Pezzei, direttore dell'ufficio stampa della curia.
«Con gioia e con orgoglio - aggiungeva Ivo Muser, rettore del seminario -. Il Santo Padre non viene a Bressanone, viene nel nostro seminario maggiore. La prima volta ci arrivò nel 1977, l'ultima dal 31 luglio al 13 agosto del 2004». Una nota civettuola, quasi fosse stato un augurio: «Otto mesi dopo fu eletto al soglio pontificio». Tutto è pronto ad accoglierlo. La sicurezza per la grande personalità di livello mondiale, certo. Si parla di 600 agenti, uomini della polizia italiana a cui si aggiungeranno gli uomini della sicurezza vaticana. Ma anche il suo piccolo appartamento è pronto.
«Solo normale restauro - dice Muser -, il papa riconoscerà facilmente la sua casa».
I bagni di folla poi. L'arrivo il 28, attraversando le vie principali di Bressanone, non in papamobile ma su un'auto decapottata. Quindi il 3 e 10 agosto per le celebrazioni pubbliche col vescovo Wilhelm Egger. Il tempo di un'altra apparizione pubblica, il 9, quando in seminario il sindaco di Bressanone gli conferirà la cittadinanza onoraria. Per il resto sarà intimità, riposo, gli amori di sempre: lettura, scrittura, musica, passeggiate nella natura. A parte l'incontro con i rappresentanti dell'associazionismo («centinaia di domande, sottoposte tutte al segretario del Papa, e loro decideranno»).
Come vivrà, nell'intimo Papa Benedetto XVI le sue vacanze? L'uomo che lo sa bene, ma che non lo dirà mai, è Ivo Muser. «Il suo è un appartamento semplice, quello del vescovo. Avrà a disposizione un pianoforte, a coda.
Speriamo che lo usi con gusto (ndr, sorride). Lo sappiamo appassionato di Mozart. Poi a sua disposizione c'è la biblioteca, molto aggiornata. Quella storica e quella contemporanea.
E il gatto che aspetta». Milly, è gatto o gatta monsignore? «Veramente... forse gatta, ma io non saprei». La coccola il Papa? «La ama, sì la coccola sempre».
Poi, il Papa, ha disposizione una cappella, per la messa e la preghiera. «In seminario è un ospite con altri ospiti, ci sono altri sacerdoti per l'estate, mangia con loro».
Perché il Sud Tirolo? «Conosce la nostra città, l'ambiente. Conosce diverse persone. È questo riconoscere che lo fa sentire in ferie qui». Il fratello Georg anche, ciò che gli resta della sua famiglia. Aveva una sorella, la più anziana, che non c'è più. Attorno, Bressanone. Molti attendono il Papa per devozione, altri per interesse di tipo turistico. Del resto, Papa Benedetto XVI sarà il secondo ospite illustre nella storia cittadina. Il primo fu un altro Papa, Pio VI, che dal 1782 in poi per tre volte si fermò in riva all'Isarco.

© Copyright L'Adige, 23 luglio 2008

Appunto: la parte "mancante" del Gesu' non fu scritta in Cadore.
R.

Profano Gorzinski, fotografo, segue il papa e scatta. Poi vende cartoline e calendari

Da Mannheim con 30.000 foto di Ratzinger

Dici Napoli e... sbagli. Perché lui è tedesco (anche se di origini polacche) e con un mordi e fuggi a Bressanone è venuto a vendere decine di migliaia di cartoline del Papa, centinaia di calendari. È stato a Roma un paio di settimane per l'elezione di Ratzinger al soglio pontificio e lo ha fotografato in tutte le salse. Poi lo raggiunge talvolta nei suoi spostamenti più vicini. Quindi fa stampare al fratello tipografo, in serie, le sue fotografie, e arriva nei luoghi a cui il Papa fa visita per vendere il suo prodotto. Mentre passiamo alza la porta del bagagliaio e dentro appare un campionario di circa una trentina di scatole di cartone allungate. Sul frontespizio di ognuna una foto, diversa, del papa e il numero degli esemplari. Che è sempre 1.000. «Mi chiamo Gorzinski, sono di Mannheim. L'origine è polacca ma poi la mia famiglia si è spostata in Germania. La mia professione è quella di fotografo». E mostra depliant pubblicitari, libretti anche. «In questo campo io in Germania sono nella top ten dei fotografi. Qui con me non porto solo cartoline del Papa, anche calendari. Faccio foto tradizionali e in digitale. Sono stato a Roma in occasione della nomina del cardinale Ratzinger. E seguo il Papa, qui e lì nelle sue visite. Mio fratello ha una tipografia a Mannheim». Ed eccolo a Bressanone. Quanto venderà? «Non lo so, ma vendo solo ai negozi. Qui ho 30.000 cartoline e molti calendari. Sono arrivato stamattina, a metà pomeriggio ripartirò». Vedi Mannheim e poi muori.

© Copyright L'Adige, 23 luglio 2008

La città Percorrerà le vie principali e si concederà subito alla folla È la sua undicesima visita, dieci quando era cardinale

Avrà la cittadinanza onoraria

Il sindaco: «Bello averlo qui, sperando che torni»

«Non abbiamo fatto dei calcoli precisi su quanti turisti in più possa portare a Bressanone Papa Benedetto XVI. Posso però dirle una cosa. Il sindaco della città tedesca con cui siamo gemellati, Regensburg, mi ha confidato che l'anno successivo alla visita di questo Papa sono giunti 50.000 turisti in più. Qui noi giochiamo a livelli minori ma è certo che turisticamente questa visita porterà vantaggi».
Il sindaco di Bressanone Albert Pürgstaller è uomo elegante e colto. Ma allo stesso tempo, disponibile e aperto alla risata franca. «Attento però - ci dice proprio prima di liberare una franca risata - per noi è importante che il Papa qui si trovi bene. Ma, soprattutto, che ritorni ancora». Come avverrà l'arrivo di Benedetto XVI in città? «Desideriamo che lui passi per le vie principali. Non viaggerà con la papamobile ma con una macchina scoperta. La cittadinanza deve vederlo, con simpatia e gioia. Il percorso quindi sarà quello da viale della Stazione alla zona pedonale, Bastioni Minori e Bastioni Maggiori, poi via Torre Bianca, sino al Seminario. Accolto, come si fa da noi, da banda e Schützen».
Il colpo gobbo che è riuscito alla giunta comunale è quello di offrire, e di vedersi accettata l'offerta, la cittadinanza onoraria al Papa.
«Gliela conferiremo il 9 agosto, al Seminario» racconta con un non celato sorriso Pürgstaller (che dal 10 agosto sarà il sindaco che, assieme a quello di Roma, può dire di avere il Papa come cittadino).
Prima dell'arrivo sull'Isarco Papa Ratzinger sarà accolto all'aeroporto di Bolzano dal vescovo Wilhelm Egger, dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli. Nelle due settimane di permanenza in Sud Tirolo il Santo Padre più volte visiterà delle località montane.
Quali? «Farà parecchie gite - conferma il sindaco - ma per ovvie ragioni di sicurezza non si può dire dove». Sindaco, la città è piccola e oltre al giorno dell'arrivo si avranno apparizioni pubbliche del Papa anche il 3 e 10 agosto.
«Abbiamo avvertito i cittadini. Potranno uscire con le loro auto. Il traffico sarà chiuso dalle 5 alle 17. Per chi arriva sarà meglio lasciare fuori le auto. In treno possono arrivare 3.500 persone, 6.500 con i bus. In piazza Duomo del resto se ne attenderanno 9.000». Quindi Bressanone è pronta. «Da anni ci stiamo preparando. Abbiamo sempre investito molto nel centro storico. Non solo, nel paesaggio, che sia piacevole e inviti a passeggiare. Qui c'è la città e la montagna. Per il Papa non facciamo cose speciali. Se non per la logistica e la sicurezza. Il resto siamo noi». E questo è lo spirito che fa grandi i nostri fratelli del Nord.

© Copyright L'Adige, 23 luglio 2008

3 commenti:

Luisa ha detto...

Posso dirlo?
Spero sopratutto che si lascerà il Santo Padre tranquillo!
Certo che se io fossi a Brassanone farei di tutto per poter vederlo, e con un po`di fortuna forse ci riuscirei...ma non sono a Bressanone...purtroppo, dunque faccio "la predica" a chi ha la fortuna di esserci !
Invidiosa? Forse un pò !

Anonimo ha detto...

Anche io dico: lasciamo che il santo padre riposi, ma anche a me piacerebbe essere tra quei pochi che casualmente lo incontrano durante una passeggiata... Saluti, Marco

mariateresa ha detto...

io se potessi mi travestirei da gatto per incontrarlo. ma poi vorrei parlargli e mi tradirei...