26 marzo 2008
Il vescovo di Trento blocca il protagonismo di un parroco che raccoglieva offerte per la costruzione di una moschea (Repubblica)
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L'iniziativa del parroco della Santissima Trinità bloccata dal vescovo
Anche la Lega insorge contro l'iniziativa di padre Butterini, la Cgil lo difende
Trento, la guerra della moschea
Colletta per la comunità islamica
di GIUSEPPE CAPORALE
TRENTO - Il vescovo contro parroco, la Cgil all'attacco della Lega. A Trento esplode la "guerra della moschea". Tutto nasce da una colletta lanciata in chiesa per aiutare la comunità islamica a costruire un edificio di culto. I fedeli della parrocchia della Santissima Trinità, in pochi giorni, avevano raccolto quasi mille euro di offerte per rispondere all'appello lanciato dal pulpito della chiesa da padre Giorgio Butterini. L'intento, donare i soldi raccolti all'imam Aboulkheir Breigheche, impegnato a realizzare un nuovo luogo di culto islamico in città.
Un gesto per una Pasqua di dialogo interreligioso, spiega padre Butterini. Ma la colletta, dopo due giorni, è stata bruscamente interrotta dal vescovo Luigi Bressan con parole fin troppo chiare: "Ogni gruppo religioso provveda a se stesso, padre Butterini fermi subito la donazione di quei fondi". Un invito a nozze per la Lega Nord, che da mesi si batte contro la costruzione di quella moschea. Con tanto di petizione da diecimila firme. E che è ritornata alla carica con volantini e gazebo in piazza.
Eppure, quando il frate cappuccino aveva annunciato la sua intenzione ai fedeli, nessuno si era mostrato contrario. Anzi, la raccolta si era rivelata più cospicua del solito. Giusto il tempo di raccogliere i fondi, e lasciare a disposizione l'offertorio per ulteriori donazioni, che il vescovo è intervenuto per tentare di bloccare l'iniziativa, accompagnato dalle dure reazioni di alcuni parroci della città. "Ha fatto bene monsignor Bressan a intervenire. Solo se l'Islam cambierà volto, avrà diritto ad un luogo di culto - ha commentato don Pietro Rattin - la carità e il pane sono per l'amor di Dio e non per le moschee, che sono già abbastanza sovvenzionate dall'estero". "Ogni chiesa deve pensare alle proprie spese - ha rincarato don Lino Fronza - perché l'Islam non dipende da Dio".
A sostenere invece il frate, il segretario della Cgil del Trentino Ruggero Purin: "Il vescovo, piuttosto che opporsi alle iniziative anti-costituzionali della Lega Nord, preferisce esprimere il suo dissenso nei confronti dell'azione dei padri cappuccini con una motivazione poco ecumenica. Ma non dice che la confessione religiosa cattolica, è sostenuta da denaro pubblico e quindi da risorse di persone non appartenenti alla sua religione". Costernato padre Butterini: "I trentini prima celebrano Chiara Lubich (fondatrice del movimento dei Focolari, ndr) per la sua opera a favore dell'ecumenismo e poi firmano ai gazebo della Lega contro la moschea. Il terrorismo non nasce lì. Dobbiamo essere più saggi, perché la Lega Nord gioca sulle paure antropologiche della gente".
A Trento la moschea esiste da 17 anni senza che siano mai sorti problemi di convivenza. Da tempo però, lo spazio non risponde più alle esigenze dei fedeli musulmani. E ora la comunità islamica vuole acquistare un terreno e costruire. Già raccolti centomila euro. "Più che una moschea - ha spiegato l'imam - il nostro sarà un centro culturale, di incontro, un punto di ascolto e di preghiera per favorire l'integrazione. Niente cupole e minareti. Ci sarà una grande sala per la preghiera, la biblioteca, luoghi per convegni e studio. Si incontreranno le famiglie". Breigheche a giorni incontrerà padre Butterini. "Il suo è stato un gesto dal forte valore simbolico che proviene dal vero trentino, quello della solidarietà e dell'accoglienza". E nonostante il divieto del vescovo, il frate ha annunciato che donerà lo stesso la cifra raccolta per la moschea.
© Copyright Repubblica, 26 marzo 2008 consultabile online anche qui.
Il frate ha intenzione di disubbidire al suo vescovo? Ma dove andiamo a finire? Umilta', obbedienza e meno interviste ai giornali!
Tutto da rifare...
R.
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1 commento:
Purtroppo, finché non ci sarà un chiaro e forte richiamo all’ubbidienza e umiltà da parte del Santo Padre a tutti i vescovi, e i vescovi a loro volta a tutti gli altri componenti il clero – sacerdoti, frati ecc. - assisteremo sempre a fatti poco edificanti come questo!
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