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CONVERSIONE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM: ARTICOLI, INTERVISTE E COMMENTI
Il parlamento europeo: «l'islam non è una religione violenta»
Film anti-Corano tolto dal sito: "Minacce"
«Lasciandolo avremmo pagato un prezzo troppo alto». Onu, Ban Ki-moon ha condannato la diffusione del film
L'AJA - Dopo le polemiche e le condanne, arrivano le minacce. Così lo staff del sito Liveleak.com spiega il perché della rimozione del film anti islamico «Fitna», opera del deputato dell’estrema destra olandese Gert Wilders messa online poche ore prima. Nel messaggio che compare in sostituzione del filmato si legge di «minacce di natura molto grave» contro le persone che lavorano nel portale web e di «disinformazione» da parte di alcuni media britannici.
«È un giorno triste per la libertà di espressione nella Rete - prosegue lo staff del sito -, ma per rispettarla avremmo dovuto pagare un prezzo tropo alto».
La pellicola è stata tuttavia diffusa in tutta la Rete attraverso numerosi siti di file-sharing.
Sempre venerdì era stato il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon a condannare «nei termini più forti possibili» la diffusione del film.
Nel cortometraggio il deputato olandese definisce la religione islamica «nemica della libertà» e il Corano un testo fascista. La pellicola si intitola «Fitna», parola che in arabo viene utilizzata per indicare contrasti o controversie religiose.
«NO A UN DISCORSO CHE INCITA ALL'ODIO» - «Condanno nei termini più forti la diffusione del film anti-islamico offensivo di Geert Wilders», recita una dichiarazione letta dal portavoce Michele Montas. «Non vi è alcuna giustificazione per un discorso che incita all'odio o alla violenza. In questo caso non è in gioco il diritto alla libertà di parola». Il segretario generale «riconosce gli sforzi del governo olandese per fermare la diffusione di questo film e chiede a chi è comprensibilmente offeso (da queste immagini) di rimanere calmo. La libertà deve sempre essere accompagnata da responsabilità sociale». «L'Onu è il centro degli sforzi mondiali per portare avanti reciproco rispetto, comprensione e dialogo -conclude Ban Ki-moon- . Dobbiamo anche riconoscere che la vera divisione non è tra società musulmane e occidentali, come qualcuno vuole farci credere, ma tra piccole minoranze di estremisti che, da diverse parti, sono interessate a promuovere ostilità e conflitto».
UNIONE EUROPEA - «A nome del Parlamento europeo respingo in modo assoluto l'interpretazione contenuta nel film che l'Islam è una religione violenta». Al segretario generale dell'Onu fa così eco il presidente del Parlamento europeo Hans Gert Poettering, esprimendo tra le altre cose solidarietà al governo olandese che «crede in una società aperta e tollerante». «Il contenuto del film sembra ideato per offendere la sensibilità religiose dei musulmani in Olanda, in Europa e nel mondo», sottolinea Poettering, secondo il quale «il rispetto reciproco e la tolleranza sono le precondizioni perchè islamici, cristiani e persone di altri credi, o che non ne hanno, possano vivere in pace insieme».
CRITICHE DAI PAESI MUSULMANI - Reazioni di censura al film anche dai paesi islamici, come Giordania, Iran, Egitto, Bangladesh e dalle grandi organizzazioni islamiche. Non si è arrivati fortunatamente alle violenze di due anni fa, quando a scuotere il mondo musulmano fu la pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto. In Pakistan decine di persone hanno organizzato una manifestazione di protesta, ma non violenta, contro il film di Wilders, nei pressi di una moschea a Karachi. In piazza anche sostenitori del più importante partito islamico del Pakistan, Jamaat-e-Islami, che hanno chiesto che il governo interrompa immediatamente le relazioni diplomatiche con i Paesi Bassi.
«NON MI ASSUMO RESPONSABILITA'» - Nel frattempo Wilders ha fatto sapere di non assumersi la responsabilità di possibili rappresaglie contro i Paesi Bassi dopo la diffusione su internet del suo film anti-Islam. «Spero non accada nulla - ha dichiarato il parlamentare olandese - ma se dovesse succedere qualcosa i responsabili saranno coloro che commettono l'atto, non io».
© Copyright Corriere online
Film anti-Islam, l’Iran minaccia l’Europa (Il Giornale)
Olanda, il film anti-Corano sul web (Corriere)
Provocazione: che cosa accadrebbe se i Cattolici chiedessero la rimozione dal web di tutti i siti, i filmati, i servizi, i commenti, le opinioni che offendono la fede in Gesu' Cristo?
Che reazione avrebbero i media? Appoggerebbero l'iniziativa in nome del rispetto per la religione oppure urlerebbero alla censura?
E' una domanda retorica...la risposta risale al 31 maggio 2007!
Intanto la notizia della rimozione del film sta gia' scomparendo dai siti dei quotidiani.
R.
29 marzo 2008
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3 commenti:
Io credo che siano tutti diventati matti. Magari il film è una ciofeca, ma mai ho visto ONU e UE mobilitarsi per un film.
Si è perso ilsenso del limite e anche del ridicolo.
L`Europa e i suoi governanti si calano le brache....tutti in ginocchio....il film descrive non tutta la realtà dell `Islam ma una realtà vera e sempre più influente.
Ma siamo diventati matti oltre che ciechi e sordi ?
Una cosa è sicura chi ci governa è masochista!
Be' non me ne fregava molto di vedere questo "film", ma visto il rumore lo scarico, me lo vedo e continuo a condividerlo, sarà pure offensivo (come le vignette?), sarà pure incompleto (non dico falso...), sarà pure di parte, ma se voglio esprimere un mio parere devo poterlo fare senza preoccuparmi di minacce e ritorsioni, se si continua ad abbassare la testa ogni critica che si muove sarà tacciata di offesa... viva la libertà di vestirsi come pare, viva la libertà di cambiare credenze, viva la libertà di poter esprimere opinioni ricevendo critiche e spiegazioni non minacce, viva la libertà di amare chi mi pare...
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