16 giugno 2008

PAPA IN PUGLIA: PER I FEDELI COMUNIONE IN GINOCCHIO (Agi)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

PAPA IN PUGLIA: PER I FEDELI COMUNIONE IN GINOCCHIO

Salvatore Izzo

(AGI) - Brindisi, 15 giu.

Un inginocchiatoio e’ stato posto ai piedi del Papa per consentire ai fedeli di inginocchiarsi nel ricevere l’Eucaristia, secondo l’uso dell’antica liturgia che era stato mantenuto come possibilita’ nel messale di Paolo VI.
Benedetto XVI aveva gia' comunicato i fedeli inginocchiati davanti a lui lo scorso 22 maggio, nella messa celebrata in piazza San Giovanni per il Corpus Domini. Elo stesso gesto lo ha ripetuto anche ieri sera a Santa Maria di Leuca.Nelle due precedenti celebrazioni come oggi la particola consacrata e’ stata data dal Papa nelle mani soltanto dei diaconi, mentre tutti i fedeli l’hanno ricevuta nella bocca. Entrambe le modalita’ sono consentite dalle attuali norme liturgiche, ma questo modo sottolinea maggiormente il signifcato dell’Eucaristia come rinnovato sacrificio di Gesu’,mentre l’altro e’ piu’ in linea con la concezione protestante che sottolinea di piu’ la dimensione della mensa.
La Chiesa di Papa Ratzinger e’ preoccupata dal mancato rispetto dell’Eucarestia testimoniato dal numero sempre piu’ elevato di abusi liturgici che si commettono nel corso delle celebrazioni. Recentemente l’Osservatore Romano ha dedicato un’intera pagina a questo problema, ospitando uno studio del teologo Inos Biffi, che denunciava una crisi di fede nel mistero della "transustanziazione", cioe’ della presenza reale di Cristo nell’ostia consacrata, come causa di questo fenomeno. In un’intervista a "papanews.it", mons. Albert Malcom Ranjith, segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, aveva poi condannato le "stravaganze inspiegabili" commesse da alcuni sacerdoti nella liturgia sottolinenando che essa "non e’ di loro proprieta’ ma dellaChiesa". "La Messa - aveva affermato - non e’ uno spettacolo, ma sacrificio, dono e mistero". Quanto alla comunione nelle mani, "credo semplicemente - affermava l’arcivescovo - che bisognia rivedere questa pratica: parlo a titolo personale, ma sono convinto dell’urgenza di tornare a dare la particola ai fedeli direttamente in bocca, senza che essi la tocchino, ribadendo in questo modo che nell’Eucarestia c’e’ realmente Gesu’ e che tutti lo devono accogliere con devozione, amore erispetto". Per mons. Ranijth, inoltre "sarebbe il caso ditornare anche a genuflettersi nel momento in cui ci sicomunica" come "atto di rispetto verso il dono e il mistero dell’Eucarestia". "Al di la’ del ruolo che ricopro in Vaticano,come cattolico - concludeva - mi domando e chiedo: perche’vergognarsi di Dio? La genuflessione al momento della Comunione sarebbe un atto di umilta’ e di riconoscimento della nostra natura di figli di Dio".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono contento di quanto sta facendo il Papa per favorire l'adorazione della Santissima Eucarestia. Nella Parrocchia dove sono parroco distribuisco anch'io la comunione all'inginocchiatoio, per ora solo nei giorni feriali, ma presto lo farò pure la domenica!