25 giugno 2008
Il messaggio del Papa al Congresso eucaristico internazionale: "L'Eucarestia non è un premio per i buoni" (Doldi)
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EUCARISTIA - Non è un premio per i buoni
Il messaggio del Papa al Congresso eucaristico internazionale
Marco Doldi
Collegandosi in diretta via satellite per la chiusura del Congresso eucaristico internazionale di Quebec, domenica 22 giugno 2008, Benedetto XVI ha invitato tutta la Chiesa a “una attenzione rinnovata alla preparazione e alla ricezione della Eucaristia”.
Le migliaia di fedeli riunitesi nella mattinata di domenica – secondo il fuso orario del Canada – sulla spianata di Abraham, a Quebec, hanno potuto seguire attraverso i maxischermi l'omelia del Papa per la messa conclusiva.
Commentando il tema del Congresso, “L'Eucaristia, dono di Dio per la vita del mondo”, il Santo Padre ha riconosciuto che l'Eucaristia è il nostro tesoro più bello.
Come insegna il Concilio è il sacramento per eccellenza; ci introduce anticipatamente alla vita eterna; contiene tutto il mistero della nostra salvezza; è la fonte e il culmine dell'azione e della vita della Chiesa.
Pertanto – ha aggiunto – risulta particolarmente importante che i pastori e i fedeli approfondiscano permanentemente questo grande sacramento. In questo modo, ha proseguito, “ciascuno potrà fortificare la propria fede e compiere in maniera sempre migliore la sua missione nella Chiesa e nel mondo, ricordando la fecondità dell'Eucaristia per la vita personale, per la vita della Chiesa e del mondo”.
Per questo motivo, il Papa ha voluto invitare i pastori e i fedeli anche ad un’attenzione rinnovata per la preparazione e la ricezione dell'Eucaristia.
“Nonostante la nostra debolezza e il nostro peccato, Cristo vuole porre in noi la sua dimora”. Perciò, ha detto, “dobbiamo fare tutto il possibile per riceverlo con un cuore puro, ritrovando senza sosta, attraverso il sacramento del perdono, la purezza che il peccato ha macchiato”.
Al riguardo non tutti i mass media hanno riportato in verità le parole di Benedetto XVI.
Egli non ha detto che la Comunione è solo per i puri, come ha titolato qualcuno. Non poteva dire questo, perché la dottrina della Chiesa ha sempre insegnato che tutti i sacramenti sono un aiuto per l’uomo e mai un premio, quando questi fosse buono.
Ha ricordato, invece, che la santità di Dio, presente nel sacramento, è incompatibile con il peccato, di cui l’uomo è consapevole e di fronte al quale non intenda convertirsi. Infatti, ha spiegato, il peccato, soprattutto il peccato grave, si oppone all'azione della grazia eucaristica in noi.
D'altra parte, chi non può fare la comunione a causa della sua situazione, “incontrerà nella comunione di desiderio e nella partecipazione all'Eucaristia una forza e un’efficacia salvifica”. In questo senso, occorre superare lo schema di chi considera la Comunione un diritto e la sua negazione un torto. Chi ha rotto volontariamente la comunione con Cristo e con la Chiesa, ad esempio, mediante il divorzio si è posto da sé in una posizione non compatibile con la logica di comunione del Sacramento.
Ancora, il Papa ha invitato al rispetto per la celebrazione. “L'Eucaristia non è un pranzo tra amici”, ha avvertito. Siamo chiamati a entrare in questo mistero di alleanza, conformando ogni giorno di più la nostra vita con il dono ricevuto nell'Eucaristia. Il Papa ha invitato con forza del tutto particolare i sacerdoti affinché diano alla celebrazione eucaristica “l’onore dovuto” e ha domandato con insistenza che i laici e i sacerdoti rispettino il proprio ed altrui ruolo all’interno del rito.
Il Pontefice ha quindi invitato a pregare affinché Dio invii sacerdoti alla Chiesa e a incoraggiare i giovani affinché accettino con allegria e senza timore di rispondere a Cristo. Non rimarranno delusi. Che le famiglie siano il luogo primordiale di questa culla delle vocazioni.
Il Papa ha poi affermato che la partecipazione all'Eucaristia non ci allontana dai nostri contemporanei, al contrario, poiché è l'espressione per eccellenza dell'amore di Dio, ci chiama “ad impegnarci con tutti i nostri fratelli nell'affrontare le sfide presenti per far sì che il pianeta sia un luogo piacevole”.
“Per questo – ha concluso – dobbiamo lottare senza sosta affinché ogni persona sia rispettata dal suo concepimento fino alla morte naturale, affinché le nostre società ricche accolgano i più poveri e tornino a donare loro tutta la dignità, affinché tutte le persone possano alimentarsi e mantenere le loro famiglie, affinché la pace e la giustizia brillino in tutti i continenti”.
A Quebec, la celebrazione eucaristica è stata caratterizzata da una costante pioggia che non ha, però, scoraggiato i tanti pellegrini presenti. Ha presieduto il legato papale, il cardinale Jozef Tomko. Il prossimo Congresso eucaristico internazionale, secondo quanto annunciato dallo stesso Pontefice, si celebrerà a Dublino (Irlanda) nell'anno 2012.
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