25 giugno 2008
Il Papa: "I grandi valori di questo mondo come libertà dialogo tolleranza traggono fondamento dalla fede in Cristo" (Radio Vaticana)
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I grandi valori di questo mondo come libertà dialogo tolleranza traggono fondamento dalla fede in Cristo: così Benedetto XVI all’udienza generale
Libertà, dialogo e tolleranza vanno riportati alla verità della fede: il richiamo del Papa, stamane all’udienza generale svoltasi in piazza San Pietro, affollata di fedeli e turisti. Prima di iniziare la catechesi il Santo Padre ha benedetto la nuova statua di San Luigi Orione, posta in una nicchia esterna alla Basilica Vaticana, opera dello scultore Alessandro Romano. Il servizio di Roberta Gisotti.
La vita del santo monaco Massimo, vissuto nel VI secolo, Padre della Chiesa d’Oriente, noto con il titolo di ‘Confessore’, ha offerto lo spunto al Papa per richiamare il coraggio di testimoniare anche oggi “la fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, Salvatore del mondo”, “senza alcuna riduzione o compromesso”.
San Massimo nato in Palestina, poi trasferitosi a Costantinopoli, e da lì in Africa, fu infine chiamato a Roma dal Papa Martino I per partecipare al Concilio Lateranense. Accusato insieme a lui di eresia, seppe sfidare con “indomito coraggio” il potere dell’allora imperatore che pure si professava cristiano, per questo fu processato e sottoposto a torture e terribili mutilazioni, fino alla morte in esilio.
Il sì universale a Cristo, che San Massimo seppe testimoniare, ci da la misura di ogni altro valore, ha spiegato Benedetto XVI:
Pensiamo a valori oggi giustamente difesi quali la tolleranza, la libertà, il dialogo. Ma una tolleranza che non sapesse più distinguere tra bene e male diventerebbe caotica e autodistruttiva. Così pure: una libertà che non rispettasse la libertà degli altri e non trovasse la comune misura delle nostre rispettive libertà, diventerebbe anarchia e distruggerebbe l’autorità. Il dialogo che non sa più su che cosa dialogare diventa una chiacchera vuota. Tutti questi valori sono grandi e fondamentali, ma possono rimanere veri valori soltanto se hanno il punto di riferimento che li unisce e dà loro la vera autenticità. Questo punto di riferimento è la sintesi tra Dio e cosmo, è la figura di Cristo nella quale impariamo la verità di noi stessi e impariamo così dove collocare tutti gli altri valori, perché scopriamo il loro autentico significato.
Prima di incontrare le migliaia di fedeli, circa 14 mila, che gremivano piazza San Pietro, il Papa ha benedetto nella via della Fondamenta che costeggia la Basilica la nuova statua di San Luigi Orione, canonizzato – ricordiamo – nel maggio 2004, rivolgendosi poi al termine dell’udienza al folto gruppo della Famiglia orionionina presente all’udienza:
"L’inaugurazione della statua del vostro Fondatore costituisca, per tutti i suoi figli spirituali, un rinnovato stimolo a proseguire sul cammino tracciato da san Luigi Orione specialmente per portare al Successore di Pietro – come diceva lui stesso – “i piccoli, le classi umili, i poveri operai e i reietti della vita che sono i più cari a Cristo e i veri tesori della Chiesa di Gesù Cristo”.
Il Santo Padre ha infine ricordato la Solennità dei Santi Pietro e Paolo, domenica prossima, e l’apertura dell’Anno Paolino, che sarà inaugurato da Benedetto XVI con la celebrazione dei Vespri, sabato 28 giugno, nella Basilica di San Paolo fuori le mura.
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