27 giugno 2008
L'imminente apertura dell'Anno Paolino: un pensiero del cardinale Walter Kasper (Radio Vaticana)
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L'imminente aperura dell'Anno Paolino: un pensiero del cardinale Walter Kasper
La Chiesa nel mondo è in fermento per il prossimo inizio dell'Anno Paolino. A Tarso, città natale del grande Apostolo, sabato e domenica scorsi ne è stata celebrata l’inaugurazione. Una cerimonia ecumenica, molto importante per la minoranza cristiana in Turchia, alla quale sono stati invitati i delegati di tutte le Chiese presenti nel Paese. A Tarso era presente anche il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani. Al suo rientro, Philippa Hitchen, della redazione inglese della nostra emittente, ha chiesto al porporato se la dimensione ecumenica sarà anche il centro della liturgia che Benedetto XVI presiederà nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, sabato prossimo:
R. - Sì, abbiamo invitato il Patriarca ecumenico, che sarà presente a questa celebrazione, e anche i delegati di tutte le Chiese nelle quali San Paolo ha vissuto e lavorato: molti sono oggi Paesi ortodossi. Tutto l’Anno Paolino ha questo significato ecumenico, perché San Paolo è una figura e ha un messaggio al centro della nostra comune fede cristiana: il messaggio di Gesù Cristo, la sua morte e la sua risurrezione. Speriamo che questo Anno Paolino dia avvio a congressi, simposi sulle Lettere di San Paolo. Anche i protestanti sono molto interessati, perché le Lettere di San Paolo sono per loro il centro del Nuovo Testamento, con la dottrina della giustificazione della fede.
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