31 marzo 2008

Se uno si convertisse all'Islam sarebbe una sfida? Lettera a Beppe Severgnini (Corriere)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Se uno si convertisse all'Islam sarebbe una sfida?

Egregio Severgnini, la sto studiando. Non ero un lettore del "Corriere" e pertanto l'ho conosciuta solo di recente attraverso i suoi libri. Superbi. Da essi tuttavia traspare che lei è credente e per di più cattolico. Un credente-cattolico-brillante per me è una novità in assoluto e per questo la osservo. Osservo ad esempio che risponde ad un lettore giustificando il comportamento di Allam e della chiesa, in relazione al recente suo battesimo, in ragione della lotta all'islam radicale. Davvero pensa che per la lotta all'islam radicale da parte di un musulmano sia una buona idea farsi battezzare dal Papa,

Sandro Tigli,

Penso, caro Tigli, che nella notte di Pasqua l'obiettivo di Magdi - e quello di Benedetto XVI - non fosse "lottare contro l'islam radicale". Si trattava della conversione di un personaggio che ha deciso - non da oggi - di vivere la sua fede in pubblico. Una provocazione? Solo se qualcuno vuole considerarla tale. Ma allora dovremmo chiederci: perché? Se un cristiano si convertisse pubblicamente all'Islam non credo che la prenderemmo come una sfida, un oltraggio o altro.

Italians di Beppe Severgnini

Bella risposta! Diamo atto a Severgnini di avere preso una posizione chiara, non censoria!
Al signor lettore vorrei ricordare che di Cattolici brillanti ce ne sono moltissimi
.
R.

4 commenti:

brustef1 ha detto...

Perfetta la risposta di Severgnini, ma io aggiungerei: è il violento che vede provocazioni dappertutto, e ne approfitta per aggredire il debole: "superior stabat lupus"...ma il colmo dei colmi sono i deboli che si allineano al pensiero e ai pretesti dei violenti

Anonimo ha detto...

In tutta questa cagnara per il battesimo in mondovisione, i più costernati sono stati i cristiani adulti e post, seguiti anche da insoliti compagni di strada. I mussulmani hanno protestato blandamente, sapendo che hanno il coltello dalla parte del manico in tutti i sensi.Saluti, Eufemia

Syriacus ha detto...

In questo paese un Odifreddi può pubblicare in tutta tranquillità un "Perchè non possimo essere cristiani". In esso ci dà dei cretini. Ma scommetto che se Allam, magari a quattro mani con un logico cristiano, pubblicasse un analogo "Pechè non possiamo essere mussulmani", beh... E' fin troppo immaginabile quel che accadrebbe...

Anonimo ha detto...

bravo Severgnini, e sono d'accordo con brustef 1 , fondamentalmente chi "vede provocazioni dppertutto" fondamentalmente è alla ricerca di giustificazioni per polemizzare....buon giorno Carla