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Il Seminario diventerà «Vaticano»
Avrà status extraterritoriale Gendarmeria per la sicurezza
Ci sarà la recinzione Molti lavori all’edificio Seguito di 25 persone
LUCA MASIELLO
BRESSANONE. Per due settimane la zona del Seminario, ossia tutta l’area che verrà recintata dall’inferriata, sarà «espropriata» dalla Città del Vaticano: visto che lo stabile è di proprietà della Chiesa, godrà dell’extraterritorialità durante il soggiorno del Santo Padre. Sarà quindi gendarmeria vaticana a garantire la sicurezza. Saranno 25, in tutto, le persone al seguito del Papa.
Una specie di piccola «isola vaticana» celata agli sguardi indiscreti da una recinzione alta tre metri, e difesa da un nucleo di specialisti della gendarmeria.
È in questo clima che Benedetto XVI vivrà le sue due settimane estive a Bressanone, dal 28 luglio all’11 agosto.
L’operazione è possibile grazie a uno dei privilegi dello Stato del Papa: l’area vaticana è di appena 0,44 chilometri quadrati, ma a questi ne vanno aggiunti altri 10 costituiti dalle numerose zone extraterritoriali, lembi di territorio italiano in cui però la Santa Sede gode di privilegi come quelli di cui godono le ambasciate in tutto il mondo. Fra questi luoghi, anche se in questo caso solo ad interim, c’è anche il Seminario brissinese e il suo giardino. Una struttura che nelle scorse settimane ha cambiato volto proprio in previsione della visita del Santo padre. «Lavori che dovevano comunque essere effettuati - ha spiegato ieri don Stürz, coordinatore delle vacanze di Benedetto XVI -, l’ultima ristrutturazione del Seminario Maggiore risale infatti a oltre cinquant’anni fa, ma con criteri ed esigenze ovviamente ben diverse da quelle attuali».
Fra queste, la necessità di installare degli ascensori per le persone anziane o disabili. Tra le migliorie interne del Seminario sono state risanate anche le stanze dei seminaristi, che verranno dotate di bagno e telefono e che ospiteranno le venticinque persone al seguito del Papa. All’esterno, gli operai hanno appena finito di risistemare la pavimentazione in porfido.
Pochi giorni prima dell’arrivo del Pontefice, intanto, tutto intorno all’Istituto teologico sarà installata la recinzione in metallo alta circa tre metri, che sarà poi ricoperta da un fitto sistema di teli in modo da impedire la vista dell’Istituto, e sarà sorvegliata dalle forze di polizia. Si tratta di una misura che verrà adottata per tutelare la privacy del Papa ed evitare che qualche fedele curioso si apposti sotto la sua finestra o comunque nei pressi del Seminario maggiore. «In questo modo - spiega don Stürz - il Santo Padre potrà rilassarsi facendo delle passeggiate indisturbato nel giardino, e studiare nella biblioteca senza avere la sensazione di essere in qualche modo osservato».
© Copyright Alto Adige, 17 giugno 2008
LA SCHEDA
Svolge funzioni di polizia
BRESSANONE. La sicurezza di papa Benedetto XVI all’interno del Seminario Maggiore sarà garantita dal Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano: il suo compito è svolgere funzioni di polizia di sicurezza all’interno della Città del Vaticano e - come in questo caso - nelle pertinenze extraterritoriali. Non si tratta però della famosa Guardia Svizzera, che invece si occupa della sicurezza del Papa montando la guardia agli ingressi del Palazzo Apostolico, nel Cortile del Belvedere, nei piani delle varie Logge, nella sala Regia, davanti agli uffici della Segreteria di Stato e nell’appartamento privato del Papa, oltre che agli ingressi esterni.
© Copyright Alto Adige, 17 giugno 2008
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