24 giugno 2008

Il prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana fa il punto sul primo anno dei lavori di ristrutturazione (Osservatore)


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Il prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana fa il punto sul primo anno dei lavori di ristrutturazione

E pensare che da fuori
sembra chiusa


di Cesare Pasini

Per commemorare un anniversario si possono scegliere molti modi. La Biblioteca Apostolica Vaticana, ricordando con riconoscenza la visita di Benedetto XVI dello scorso 25 giugno 2007, desidera celebrare questo giorno in un atteggiamento di condivisione, di apertura e di comunicazione. È certamente bello e significativo festeggiare intimamente, come in famiglia: e lo si vivrà così fra le mura della biblioteca, continuando il lavoro di ogni giorno e insieme rievocando - chi ebbe la fortuna di essere presente - quei momenti, quell'incontro, le parole ascoltate, quell'esperienza così ricca e discreta. Ma la Vaticana si sente ugualmente spinta a comunicare, ad aprirsi, perché questo è l'atteggiamento naturale di un'istituzione che ha ricevuto e conserva beni dell'umanità per la comune ricerca indirizzata all'utilità di tutti. E poi oggi la Biblioteca Vaticana si sente ancor più invitata a raccontarsi, come a supplire con informazioni e notizie di prima mano a quella chiusura, che tiene lontano dalle sue sale di studio i molti amici e ricercatori che, dalla scorsa estate, ne attendono con ansia la riapertura del 2010. Scrivere e farci vivi, comunicare e anche parlare di noi, non vuol essere un inutile esercizio di narcisismo ma un aiuto a trasformare quell'apprensione in un'attesa condivisa e fiduciosa.
La comunicazione, l'apertura, il raccontarsi si concretizzano nel lancio, il 25 giugno, del sito internet rinnovato della Biblioteca Apostolica Vaticana. Non si tratta di una rinfrescata alla grafica e alla struttura delle pagine, ma di riorganizzazione studiata nei minimi particolari e costruita con passione e dedizione. Rinnovare il sito internet è anche più di una presentazione totalmente revisionata e aggiornata dei testi e delle immagini che lo compongono: ma in ogni caso saremo contenti se coloro che lo consulteranno potranno meglio apprezzare tutto quanto fa conoscere la Vaticana con i suoi servizi, con la sua storia e le sue attività. È frutto di un lavoro che ha coinvolto molti in biblioteca, idealmente tutti in collaborazione con chi ne ha una più stretta responsabilità redazionale; e gradatamente vorremo fornire - per i differenti settori di cui si compone la biblioteca oltre che per la Vaticana nel suo insieme - una serie di indicazioni e di informazioni che permettano di conoscere le principali attività e iniziative, le scelte e le decisioni, gli eventi e ogni altra espressione della vita di questa veneranda Istituzione che è la Biblioteca Apostolica Vaticana. Nella specifica situazione di questi mesi, poi, l'operazione del nuovo sito vuole essere appunto un messaggio forte e inequivocabile a quanti ci seguono, ci spiano e ci scrutano in questo periodo di chiusura al pubblico. Per ricordare che non siamo "chiusi e basta", piuttosto siamo "chiusi e al lavoro". Meglio: siamo protesi verso un'apertura alla quale ci prepariamo ovviamente con lavori edilizi e biblioteconomici di vario genere, ma della quale vogliamo anticipare lo spirito intrecciando contatti e aprendoci alla comunicazione e alla informazione con tutti coloro che sono interessati alle tappe del nostro cammino.
Cominciamo a raccontare qualcosa dei lavori in corso, che riguardano - come noto - quattro ambiti fondamentali della biblioteca: il deposito dei manoscritti; il dipartimento del gabinetto numismatico, i laboratori di restauro e fotografico, il magazzino periodici. In tutti questi ambienti si sono dovuti togliere i volumi e le attrezzature, con un notevole dispendio di tempo, per preparare il vero e proprio lavoro di ristrutturazione. Nel frattempo, per poter continuare l'abituale restauro dei manoscritti e degli altri materiali e analogamente le riproduzioni - per le quali ci sono giunte numerosissime richieste proprio in occasione della chiusura - i due laboratori sono stati rispettivamente collocati nella sala di consultazione degli stampati e in quella dei manoscritti, così da poter operare ugualmente a pieno ritmo pur fuori dalla loro sede.
Con i mesi estivi si stanno ormai intensificando e concentrando i lavori edili. Chi continua a compiere le varie attività in biblioteca si sta abituando alla compagnia dei rumori e a percorsi alternativi per aggirare luoghi interessati dai lavori. Quando gli studiosi torneranno a frequentare i locali della biblioteca, troveranno delle piacevoli sorprese, a partire dallo stesso ingresso.
Anche altri lavori in corso, di tipo più propriamente bibliotecario, ci stanno interessando in questi mesi. Anzitutto l'inserimento nel sito del catalogo dei manoscritti, che si va ad aggiungere a quelli da tempo in rete. È un catalogo in corso di elaborazione e contiene infatti una prima, limitata raccolta di dati, tratti da inventari, bibliografie, cataloghi, indici su schede e pubblicazioni a stampa. Ma è già corredato, per quanto possibile per i manoscritti di cui si forniscano descrizioni complete, di una scelta di immagini liberamente consultabili dal lettore. In un futuro non lontano si prevede di inserire anche il catalogo degli archivi, con alcuni inventari interrogabili in rete.
Assieme ad altre iniziative un saggio di presentazione di alcuni manoscritti e di altri materiali della biblioteca è stato preparato, come dice il titolo, per la Visita del Santo Padre Benedetto XVI alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Come ricordava il Papa nel suo discorso, la Vaticana dalle sue origini ha ricevuto dai Papi la missione peculiare di essere pro communi doctorum virorum commodo ("per l'utilità e l'interesse comune degli uomini di scienza, Niccolò v") e ad decorem militantis Ecclesiae et fidei augmentum ("a decoro della Chiesa militante e per la diffusione della fede", Sisto iv). Di essere cioè - per esprimerlo con termini a noi più abituali e sempre citando le parole di Benedetto XVI - "un'accogliente casa di scienza, di cultura e di umanità, che apre le porte a studiosi provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di provenienza, religione e cultura", custodendo "la sintesi tra cultura e fede", che traspira dai preziosi documenti e dai tesori che custodite, dalle mura che vi circondano, dai Musei che vi sono vicini e dalla splendida Basilica che appare luminosa alle vostre finestre". Rivolgendosi a quanti operano nella biblioteca, ai vari livelli e nelle differenti mansioni, Papa Benedetto XVI ci esortava "a voler sempre considerare questo vostro lavoro come una vera missione da svolgere con passione e pazienza, gentilezza e spirito di fede".
I lavori che preparano la riapertura della biblioteca nel 2010 e tutte le attività connesse, non ultima la cura per rinnovare il sito in rete, vogliono essere un piccolo, preciso contributo alla missione che ci è stata affidata. Non è possibile fornire oggi indicazioni specifiche sulla riapertura. Ma due iniziative "festeggeranno" comunque quel momento. Anzitutto l'inizio della pubblicazione di una storia della Vaticana, che si articolerà in alcuni volumi. Il primo, dedicato agli anni da Niccolò v a Clemente vii, vedrà la luce proprio nel 2010. Si intende offrire un'opera di sintesi, a più voci, fondata comunque su tutte le ricerche e puntualizzazioni necessarie: un'opera di alta divulgazione che possa essere utile agli studiosi e agli esperti, ma che al tempo stesso possa risultare gradita e proficua per chiunque desideri conoscere la storia della "biblioteca dei Papi".
Intendiamo inoltre condividere con gli studiosi, che frequentano o conoscono o si interessano della Biblioteca Apostolica Vaticana, il nostro passato e le nostre prospettive al momento della riapertura. A questo scopo nell'autunno del 2010 verrà organizzato un convegno che toccherà due aspetti: la biblioteca come luogo di ricerca (nelle varie tematiche di studio) e la biblioteca al servizio degli studi (nella molteplicità dei servizi offerti). Si cercherà cioè, in una prima tornata di relazioni, di offrire un bilancio delle ricerche e dei traguardi conseguiti nei vari ambiti scientifici in base agli studi effettuati dal secondo dopoguerra a oggi sul patrimonio - manoscritto, a stampa e numismatico - della Biblioteca Vaticana, con particolare riguardo ai rapporti intercorsi con le istituzioni italiane e straniere e ai risultati pubblicati in collane o monografie interne o esterne alla biblioteca. Nella seconda tornata, invece, si darà voce a personale interno della biblioteca, per tentare un bilancio di quanto è emerso, sempre dal secondo dopoguerra a oggi, dalla esperienza nei diversi dipartimenti, sezioni e servizi della Biblioteca Vaticana, al fine di ricavarne prospettive e intendimenti per il futuro.

(©L'Osservatore Romano - 25 giugno 2008)

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