27 giugno 2008

Benedetto XVI ringrazia la lungimiranza del cardinale Camillo Ruini nel servizio al Papa e alla Chiesa capitolina (Radio Vaticana)


Vedi anche:

IL CARDINALE VALLINI E' IL NUOVO VICARIO DI ROMA

L'imminente apertura dell'Anno Paolino: un pensiero del cardinale Walter Kasper (Radio Vaticana)

Bartolomeo I: «Il dialogo con l’Islam è un dovere» (Mazzuca)

Luca Volontè: "Riotta non strumentalizzi la vicenda Genah"

Il Papa invitato a parlare al comune di Roma? Opinione personale: non ci vada!

Mons. Pezzi: «Con gli ortodossi clima nuovo. Per il Papa Mosca è più vicina» (Tornielli)

I Lefebvriani rifiutano le condizioni del Vaticano?

Verità e libertà per dialogare con l'islam (Osservatore Romano)

Là dove Saulo divenne Paolo (Osservatore Romano)

Il Papa ai vescovi dell'Honduras: "Il servizio della carità per affrontare povertà, violenza, emigrazione"

Mons. Marini: «Bellezza e verità i criteri per la liturgia» (Liut)

Il pallio papale...quella lana bianca (Lang per l'Osservatore)

Le vesti liturgiche secondo Joseph Ratzinger. Il Papa non veste Prada, ma Cristo (Osservatore Romano)

Il Papa: "Non chi si chiude in sé è uomo completo, ma l’uomo che si apre, che esce da sè, diventa completo e trova se stesso proprio nel Figlio di Dio" (Catechesi dedicata a San Massimo il Confessore)

"Caso Orlandi-Marcinkus": un articolo del Foglio del 2000 riproposto oggi e mai così attuale...

Il cardinale Agostino Vallini è il nuovo vicario del Papa per la diocesi di Roma. Benedetto XVI ringrazia la lungimiranza del cardinale Camillo Ruini nel servizio al Papa e alla Chiesa capitolina

Il cardinale Agostino Vallini è il nuovo vicario del Papa per la diocesi di Roma. Benedetto XVI ha accolto la rinuncia presentata, per raggiunti limiti d'età, dal cardinale Camillo Ruini agli incarichi di vicario generale per la diocesi di Roma e di arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense ed ha chiamato a succedergli il cardinale Vallini, 68 anni, finora Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Stamani, in Sala Clementina, il Papa ha ricevuto i due porporati assieme agli officiali del Vicariato. Un’udienza nella quale Benedetto XVI ha ringraziato il cardinale Ruini per il lavoro svolto ed ha accolto e incoraggiato il cardinale Vallini nel suo nuovo incarico. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Intelligenza e sapienza: queste, ha detto con gratitudine Benedetto XVI, sono state le doti che il cardinale Camillo Ruini ha messo al servizio della Papa, della Chiesa e della Santa Sede. Un “contributo rilevante”, quello offerto dal porporato, con il quale, ha ricordato il Pontefice, ho collaborato in tante occasione e in particolare “sui temi dei convegni ecclesiali diocesi, tesi a rispondere alle principali urgenze pastorali tenendo conto del contesto sociale e culturale” di Roma. Quindi, il Papa si è soffermato su una grande intuizione del cardinale Ruini:

“Tutti sappiamo che il “progetto culturale” è una particolare iniziativa della Chiesa italiana dovuta allo zelo e alla lungimiranza del Cardinale Ruini, ma questa espressione, “progetto culturale”, più in generale e radicalmente richiama il modo di porsi della Chiesa nella società: il desiderio cioè della Comunità cristiana – rispondente alla missione del suo Signore – di essere presente in mezzo agli uomini e alla storia con un progetto di uomo, di famiglia, di relazioni sociali ispirato alla Parola di Dio e declinato in dialogo con la cultura del tempo”.

Per questo, ha proseguito, il cardinale Ruini ha dato “un esempio che rimane al di là delle iniziative del momento, un esempio nell’impegno di “pensare la fede”, in assoluta fedeltà al Magistero della Chiesa, con puntuale attenzione agli insegnamenti del Vescovo di Roma”. E al tempo stesso, ha detto, “in costante ascolto delle domande che emergono dalla cultura contemporanea e dai problemi dell’attuale società”. Benedetto XVI è così tornato con la memoria agli ultimi anni del secolo scorso, quando, nel 1991, il cardinale Ruini fu chiamato da Giovanni Paolo II a succedere al cardinale Poletti. Un “tempo straordinario”, tanto più, ha notato, per chi “ha avuto in sorte di viverli al fianco di un autentico gigante della fede e della missione della Chiesa”, come Karol Wojtyla:

“Collaborando strettamente con lui siamo stati “trascinati” dalla sua eccezionale forza spirituale, radicata nella preghiera, nell’unione profonda con il Signore Gesù Cristo e nell’intimità filiale con la sua Madre Santissima. Il carisma missionario del Papa Giovanni Paolo II ha avuto, come è giusto, un influsso determinante sul periodo del suo pontificato, in particolare sul tempo di preparazione al Giubileo del 2000”.

Questo carisma missionario, ha sottolineato, si è potuto verificare direttamente nella diocesi di Roma, proprio grazie all’impegno costante del cardinale vicario e dei suoi collaboratori:

“Come esempio di questo mi limito a ricordare la Missione cittadina di Roma e i cosiddetti “Dialoghi in Cattedrale”, espressione di una Chiesa che, nel momento stesso in cui andava prendendo maggiore coscienza della sua identità diocesana e ne assumeva progressivamente la fisionomia, si apriva decisamente a una mentalità missionaria e ad uno stile coerente con essa, mentalità e stile destinati a non durare solo il tempo di una stagione, bensì, come è stato spesso ribadito, a diventare permanenti”.
Questo, ha detto il Papa, “è un aspetto particolarmente importante, di cui desidero renderLe merito”, tanto più, ha notato, visto che è stato promosso dal cardinale Ruini “anche a livello dell’intera nazione italiana, quale presidente della conferenza episcopale”:

“La sollecitudine per la missione è stata sempre accompagnata e sostenuta da un’eccellente capacità di riflessione teologica e filosofica, che Ella ha manifestato ed esercitato fin dagli anni giovanili. L’apostolato, specialmente nel nostro tempo, deve nutrirsi costantemente di pensiero, per motivare il significato dei gesti e delle azioni, altrimenti è destinato a ridursi a sterile attivismo”.
Benedetto XVI non ha poi mancato di dare il suo benvenuto al cardinale Agostino Vallini suo nuovo Vicario per la diocesi di Roma:

“Lo saluto con grande affetto e lo accolgo nel nuovo incarico, che gli affido tenendo conto della sua esperienza pastorale, maturata dapprima quale Ausiliare nella grande Diocesi di Napoli e poi come Vescovo di Albano; esperienze a cui egli unisce provate doti di saggezza e di affabilità”.
Il Papa si è detto certo che nel suo nuovo incarico, il cardinale Vallini potrà avvalersi di quanti lavorano nel Vicariato a Roma. Il Papa lo ha quindi incoraggiato a “fare sempre meglio per il bene della Chiesa che è a Roma”. Sentimenti di gratitudine ed emozione hanno contraddistinto il discorso di congedo del cardinale Ruini al Papa:

“Padre Santo, essere il Suo primo collaboratore nella Diocesi di Roma è stata certo una grande responsabilità, ma soprattutto un dono e una gioia, una fonte costante di arricchimento spirituale. I diciassette anni e mezzo in cui ho esercitato questo ministero rimarranno nella mia memoria come un lungo tempo di grazia”.
Il cardinale Ruini ha rivolto un pensiero speciale al suo successore a cui, ha detto, lo lega “una stima profonda e un’amicizia antica”. Al cardinale Vallini, il porporato ha assicurato la sua vicinanza assieme alla costante preghiera per “l’amata Chiesa di Roma”.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: