16 marzo 2008

Il solito balletto delle telecamere intorno al Papa...

Mi dispiace doverlo rimarcare ancora una volta, ma anche stamattina le telecamere hanno fatto cio' che volevano. Durante il Vangelo e l'omelia del Papa abbiamo visto bambini che si strappavano le "pellicine" dalle dita, gente che si sgomitava non appena scorgeva il monitor e tanta altra varia umanita'...
L'apice pero' e' stato toccato quando la diretta sulla Piazza e' stata tolta quando non era ancora finito il giro del Santo Padre sulla "papamobile".
Un maggiore rispetto verso chi sta a casa e, soprattutto, verso il Papa non sarebbe male...

R.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella, sei riuscita a capire perchè il Papa avesse un nuovo pastorale? Qualche commentatore l'ha spiegato? Concordo sulle telecamere traballine... Ah, strano che i commentatori di Rai1 durante il Vangelo cantato non abbiano inserito qualche video o intervista... Ciao, ciao, Marco

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, stamane la telecronaca è stata allucinante! Qualcosa di inaccettabile: non ho capito bene il nome della regista (era una donna) dell'esterna 1 di Napoli. Spero che questo non sia il preludio di come vedremo i riti della Settimana Santa.
Ad un certo punto ho avuto la tentazione di spegnere la tv e seguire la celebrazione per radio tanto le immagini mi distraevano!
E poi tra Coclite, Valli e compagni che commentavano in momenti fuori luogo si è veramente rasentata la blasfemia: l'Osservatore e Avvenire dovrebbero farsi sentire un po' di più circa la qualità delle telecronache papali.
E' ora di dire basta alle unquadrature del turista cingalese che si scaccola, del ragazzino brufoloso che saluta quando si vede inquadrato ed altre amenità del genere inquadrate mentre il Santo Padre proclama l'omelia!!!
Che questa gente si vada a rileggere quello che diceva Romano Guardini circa la celebrazione dell'eucaristica che è anche e sopratutto "sguardo" verso il mistero della presenza del Verbo Incarnato attraverso la consacrazione: assistere alla celebrazione è SOPRATTUTTO "perspicere", guardare attraverso il mistero compiuto dal celebrante e scorgervi il momento dove, per citare Benedetto XVI, "il cielo e la terra si toccano...".
Questo dovrebbero avere in mente quando trasmettono la Santa Messa ed ogni rito cattolico!

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, mi sono chiesta anche io il significato del pastorale.
In questo momento non so darti una risposta, ma dobbiamo tenere d'occhio il blog di Paolo Rodari, di solito informatissimo su tutto cio' che concerne la liturgia ed i paramenti :-)

Luisa ha detto...

Ci risiamo, cara Raffaella, a parlare sempre di queste telecamere agitate!
La cerimonia è senza dubbio stata bella, purtroppo, pur essendo davant al teleschermo, io l`ho seguita quasi sempre con gli occhi chiusi, ho dunque ascoltato e non guardato, appena mi sono resa conto, e cioè subito, che il regista seduto nel suo car davanti ai suoi molti schermi aveva cominciato ad agitarsi e con lui le telecamere che con un ritmo frenetico passavano da un piano all`altro.
È assolutamente inammissibile e incompresnibile che i responsabili del CTV non capiscano che la Sacra Liturgia non è uno spettacolo da mettere in scena. Le telecamere dovrebbro farsi discrete, al servizio della Liturgia, mentre è evidente che è la
Liturgia a mettersi al servizio della fantasia e...inventività del regista.
Ho aperto gli occhi durante la lettura del Vangelo, momento forte , le telecamere sono state incapaci di restare sui lettori, sempre a spasso fra i fedeli, in una agitazione permanente e insopportabile.
L`omelia altra occasione per far prova di agitazione invece di restare sul Santo Padre!
Soli momenti di calma, temporanea, l`Offertorio e la Consacrazione,,,per poi ripartire...
Quando questi signori capiranno che noi che seguiamo la Santa Messa da casa dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni di chi ha la fortuna di essere presente? Quando capiranno che noi vogliamo seguire la Santa Messa e non guardare il paesaggio, i fedeli o ammirare l`inventività del regista televisivo ?
Un mio amico mi ha fatto l`osservazione seguente, un paragone un pò irriverente ma che è molto parlante...è come se durante una partita di calcio lae telecamere stessero sul pubblico i 2/3 del tempo invece di seguire la partita!
Se il regista vuole fare delle messe in scena spettacolari scelga un`altra occasione , che si ricordi che sta lavorando per noi e non per soddisfare un suo piacere personale, che non sta trasmettendo uno spettacolo da mettere in scena ma una Sacra Liturgia che domanda unicamente di essere seguita con rispetto .
La bellezza delle liturgie celebrate dal Papa non ha bisogno di animatori televisivi o cameramen fantasiosi ma solo di persone coscienti della loro responsabilità e dell`importanza del loro lavoro .

Scenron ha detto...

Che tristezza, stamattina! Avrò visto Benedetto XVI si e no meno di mezz'ora! Boh...se devo seguire così la celebrazione di una Santa Messa! Per la telecronaca ho seguito i consigli di Raffaella...Sat2000, senza commento in sottofondo..almeno per quello sono soddisfatto :D

paola ha detto...

Io ho seguito su sat2000,ma anche qui è stato insopportabile,durante la splendida omelia hanno inquadrato il Papa solo due volte e da lontano,oltretutto le continue inquadratura delle persone della piazza che subito salutano sono una distrazione enorme,peccato perchè la liturgia era meravigliosa,ma se continuaNO COSì tanto vale seguire per radio,ciao a tutti e buona settimana santa,Paola

paola ha detto...

Ho appena letto che si tratta della croca pastorale usata da PioxII per aprire la porta santa nel giubileo del 1950,Paola

Anonimo ha detto...

Ho seguito la diretta su Sat2000 ma non sono riuscita a concentrarmi sull'omelia del Papa... Anzi, ho perso la calma e la pazienza per colpa di questi abusi "creativi". E' ora di smetterla!!! A noi, che ce ne frega del pubblico che si trova in piazza? Ho cercato di distogliere il mio sguardo dallo schermo mentre il Papa parlava ma, come ho detto, non c'è stato niente da fare!!!!
E' ora di dire... BASTAAAAAAAAA!!!!

Anonimo ha detto...

Sono daccordo con voi che queste trasmissioni non rispettono il sacro della liturgia e dunque non permettono una partecipazione meditativa a chi sta in casa oppure all` estero come me.

Anch'io sono molto disturbato per gli innumerevoli commenti inutili, che non permettono, per esempio di ascoltare i canti dei salmi...
Per utilizzare un altro "paragone forse troppo irriverente" e me ne scuso...: si metterebbero in tre per chiaccherare durante le canzoni a San Remo?

Oggi ho risolto queste disturbo, seguendo la transmissione senza commentari sul sito web del CTV :
http://mediastream.vatican.va/mpeg4lan.sdp

Per quel che riguarda il vagabondaggio delle telecamere, è veramente un irrespetto della liturgia e di chi la segue da casa ! Certo, qualche volta un` immagine può sottolineare un testo, essere al suo servizio, come per esempio un zoom sulla croce, oppure oggi l'immagine "à contre-jour" attraverso un olivo durante la lettura della passione quando si "fece oscurità"...
Ma, in effetti, durante la Santa Messa non c`entra nulla vedere tutti quelli che si agitano
perchè si vedono negli maxischermi ! Anzi, non c`è nessun interesse a transmettere quelle
immagini sui maxischermi che dovrebbero solo permettere alle persone lontane dall`altare
di participare alla liturgia senza essere disturbati!

Vi saluto tutti!....e mille scuse per il mio italiano!
Ruedi

Luisa ha detto...

Cari amici, pure io temo il peggio per le liturgie pasquali . Se poi il CTV collabora con la Rai il rischio di trasmissioni spettacolo è ancora amplificato.
Avendo io una volta reclamato presso il CTV, mi era stato risposto che la Rai sa che la gente si interessa molto a Papa Benedetto e che tutti non sono cattolici, dunque si adeguano......ma è possibile che anche per una Santa Messa conti l`audience, lo share ?
Mi sembra di sognare....dover rendere interessante una liturgia, attraente....ma alla maniera dei reality show...c`è qualcosa che non quadra ...possibile che non ci sia nessuno per farlo capire ai responsabili ?
Chissà forse qualcuno legge questo blog...o allora ci resta la soluzione di scrivere al CTV per manifestare il nostro disaccordo e chiedere maggior rispetto per la sacra Liturgia , per il Papa e per noi fedeli!

Scenron ha detto...

Ho letto che quest'anno, per le riprese della Via Crucis al Colosseo presieduta da Papa Joseph, si darà maggior risalto all'aspetto devozionale dell'evento, non allo 'spettacolo', senza inquadrare per esempio i lettori delle meditazioni (che saranno quindi, voce fuori campo)...staremo a vedere! (certo che pensarci solo nel 2008...mah)

Luisa ha detto...

Aspettiamo Scenron ..aspettiamo...chissà che cosa si intende per aspetto devozionale....

Ho avuto diverse reazioni di amici e amiche che seguono,come me, dall`estero, le liturgie celebrate dal Santo Padre, tutti e tutte erano arrabbiati da quello che hanno visto o piuttosto non visto alla televsione...impossibilità assoluta di pregare, di seguire la Santa Messa.
Hanno, imparato a mettere il suono internazionale, ed è già un passo in avanti per chi non parla italiano o per chi non vuole essere continuamente disturbato da commenti inutili (...che secondo Valli ci permettono di capire la liturgia...)...
Sarebbe possibile che il regista si annoi nel su car e, completamente estraneo all`importanza e al senso di ciò che si svolge sotto i suoi occhi, si limiti a giocare con i suoi numerosi schermi per creare ...il problema è che noi non ci annoiamo ...noi vogliamo solo seguire la Santa Messa !
La Liturgia non ha bisogno di animatori creatori registi fantasiosi, nè in una chiesa nè ancor meno durante una ritrasmissione televisiva !!

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti per i commenti.
Un benvenuto speciale a Ruedi :-)
Raffaella

brustef1 ha detto...

Una modesta proposta: via regista e commentatori (quasi sempre braccia rubate all'agricoltura), telecamera fissa e audio in presa diretta. Pensa che risparmio per il contribuente.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con brustef!:-))))
Se i registi e i commentatori si annoiano a inquadrare il Papa non dovrebbero chiedere di andare ad assistere alle sue celebrazioni.
Sanno benissimo che è quasi impossibile che in questo genere di eventi capiti qualcosa di spettacolare!

Cambiando per un attimo argomento qualcuno può dirmi perchè a Ben piace indossare paramenti liturgici del passato? Alla celebrazione del rosario con i giovani indossava addiruttura una stola di Pio IX , prima dell' unità d' Italia! Wow

Anonimo ha detto...

Ciao dottoressa Cindy :-)
Mons. Guido Marini spiega perfettamente il senso del recupero dei paramenti tradizionali in questa intervista all'Osservatore Romano:

Mons. Guido Marini spiega all'Osservatore Romano i riti di Natale presieduti dal Papa

:-)

brustef1 ha detto...

Rispondo a dottoressa Cindy invitandola a scaricare un eloquente servizio televisivo da: http://www.bologna.chiesacattolica.it/12porte/puntate/2008/2008 03 13/07.wmv. Il video sintetizza, con un commento intelligente ed equilibrato, la Messa tradizionale ed esprime bene anche la valenza dei paramenti antichi. Essi rappresentano un vero patrimonio culturale, frettolosamente cancellato dagli zelanti del Vaticano II, i quali hanno preferito e preferiscono gettare denaro per l'acquisto di arredi "moderni" che spesso divergono da ogni senso liturgico, lasciando in soffitta -se non svendendo agli antiquari- oggetti di straordinaria bellezza. Perché? Per esibire una finta povertà (finta perché i nuovi arredi costano, eccome), come fece quel cardinale che sul finire degli anni sessanta rivestì di legno la propria preziosa croce pettorale (lo racconta il cardinale Siri nelle sue memorie). Benedetto XVI, ha giustamente detto basta a certe arlecchinate (come definire ad esempio i paramenti indossati durante il viaggio in Austria dello scorso anno, che sembravano appena usciti da un bagno di varechina?) e, tra l'altro, ha sostituito (immagino su iniziativa del lodevole mons. Guido Marini) il bruttissimo "pastorale" ereditato da Giovanni Paolo II e da Paolo VI, opera in simil-argento, credo, di Pericle Fazzini. Il Cristo di questo pastorale aveva le stesse fattezze un po' sinistre di quello che fa da sfondo all'Aula Paolo VI, e -mi si perdoni l'irriverenza- sembrava contrarsi più per l'artrosi che per il supplizio di Croce.

Anonimo ha detto...

Grazie mille Raffa