31 maggio 2008
Aumentano le firme per destinare l’otto per mille alla Chiesa cattolica
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più firme
Otto per mille, la fiducia della gente
Oltre un miliardo di euro sono stati assegnati alla Chiesa cattolica per il 2008 Quasi il 90% dei contribuenti italiani indirizza la propria scelta in questa direzione Ecco le destinazioni
DA ROMA
Aumentano le firme per destinare l’otto per mille alla Chiesa cattolica. E la crescente fiducia degli italiani conferma il bilancio positivo di questi primi venti anni del sistema di sostegno economico alla Chiesa. Lo ha fatto notare ieri anche il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ricordando come durante l’assemblea i vescovi abbiano esaminato una Lettera
diretta ai fedeli e ai cittadini italiani in occasione del ventennale della pubblicazione del documento Sovvenire alle necessità della Chiesa. Gli obiettivi del testo (che sarà reso noto in autunno) sono appunto quelli di «dare una valutazione» del nuovo sistema» e di «ringraziare i cittadini, sia credenti che non credenti, che riconoscono alla Chiesa cattolica la valenza di fraternità, solidarietà, prossimità, capacità di intervento e socialità ». «Le porte delle parrocchie sono aperte a tutti », ha ricordato il porporato, il quale riferendosi alla visita pastorale in corso nella sua diocesi si è detto «ammirato per quella rete di tante piccole luci che vedo, a partire dalle parrocchie e non solo, e che costituiscono una trama di umanesimo autentico, nel senso del Vangelo, che innerva tutto il territorio». Anche a questo si deve il successo dell’otto per mille. «Le motivazioni base di questa scelta – ha concluso il presidente della Cei – risiedono nella fiducia che la gente ha verso la Chiesa, o come comunità credente, o come realtà che si fa prossima ai molti bisogni, vecchi e nuovi del nostro tempo».
Basta del resto guardare la tabella che pubblichiamo qui sotto e che riporta le ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille nel 2008, approvata dai vescovi durante l’Assemblea.
La cifra complessiva risulta dalla somma tra il conguaglio del 2005 (74.149.420,94 euro) e l’anticipo del 2008 che è pari a 928.364.294,37 di euro, dato che il sistema – per legge – prevede un andamento 'sfasato' di tre anni. In pratica l’anticipo di quest’anno è calcolato sulla base delle scelte effettive del 2005, nel frattempo comunicate dal Ministero. I fondi sono stati divisi tra esigenze di culto e pastorale, interventi caritativi in Italia e nel Terzo mondo e sostentamento del clero.
Nel confronto con il 2007 si nota una leggera diminuzione della somma destinata alle esigenze di culto e un aumento della cifra per il sostentamento del clero, soprattutto per far fronte all’assistenza nei confronti dei sacerdoti anziani e malati.
Positivi anche i dati relativi alle scelte espresse dai contribuenti. Se nel 1990, primo anno dell’otto per mille, le preferenze per la Chiesa cattolica erano state pari al 76,17 del totale delle scelte espresse, nel 2005 (ultimo dato disponibile, sempre a motivo dei tre anni di cui si diceva prima) il dato è salito al 89,82%. Un incremento dovuto anche alla trasparenza con cui anno dopo, il Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa porta a conoscenza dell’opinione pubblica l’impiego dei fondi. (M.Mu.)
© Copyright Avvenire, 31 maggio 2008
Uuuuuuuuuuuuuuuuhh!! E adesso chi lo dice a Maltese ed a Romano? :-)
R.
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1 commento:
Speriamo che non se ne accorgano... Marco
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