Cari amici, ricordate che cosa accadeva fino al gennaio 2008?
Bastava che i cardinali Ruini e Bagnasco (non parliamo del Papa!) aprissero bocca per denunciare una qualche emergenza che, udite udite, c'era sempre qualcuno che urlava istericamente all'ingerenza, alla gamba tesa, alla violazione della sacra laicita' dello Stato...
E ora? Ora no! Tanta acqua e' passata sotto i ponti dal gennaio 2008 e oggi tutti i giornaloni riportano con enfasi la prolusione del cardinale Bagnasco, quasi fosse un "avvertimento" al governo.
Ma non ci rendiamo conto di quanto siamo ridicoli?
Delle due l'una: o la Chiesa puo' parlare SEMPRE, o deve tacere SEMPRE.
E' troppo comodo osannare quando parla "pro domo nostra" (per parafrasare qualcuno) e contestare o dare spazio a chi vuole tappare la bocca al prossimo (vedi il Papa alla Sapienza) quando fa affermazioni scomode.
Crescete, cari giornaloni, crescete...
R.
ps Corradino Mineo ha appena definito "autorevole" la prolusione del cardinale...ihihihihihihiih
R.
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12 commenti:
Pfui.
Buon giorno a voi. Ho letto i passaggi chiave della prolusione del Card. Bagnasco, la mia impressione è che il nucleo sia rappresentato dall'emergenza educativa, ed il futuro dei giovani sempre più vittime dell'attuale "cultura nichilista". Insomma, occorre impegnarsi per la società civile del domani. E per i giornali, invece, cosa resta di tutto questo bellissmo discorso? Sentite questo titolo: "I vescovi:priorità a rifiuti e salari". Che sconforto....
Doppio pfui.
Alessia
Io mi domando...siamo solo noi su questo blog a rendercene conto?
No, senza dubbio no...allora i giornali funzionano in circuito chiuso?
Prendono i loro lettori per dei servili imbecilli sprovvisti di senso critico?
Si direbbe di sì .
Sono veramente dei "piroettisti", fanno dei salti mortali, delle contorsioni spettacolari e finiscono o megliono credono finire sui loro piedi, fanno entrare tutto e tutti attraverso il buco strettissimo del loro imbuto per farli finire nella loro bottiglia e raggiungere l` innommabile poltiglia che deve veramente avere un gusto rancido, tanto è lungo il tempo in cui ivi giace senza essere stata rinnovata.
Pfui!
Ma non c`è nelle redazioni un "Monsieur candide", un ingenuo che ha la funzione di svegliare i neuroni critici dei giornalisti assopiti sui loro schemi sclerotizzati ?
Personalmente mi sento troppo delusa e disgustata da tutto questo ignobile teatrino mediatico, per sperare in qualcosa di meglio per il futuro.
Alessia
per disintossicarci dai teatrini mediatici e siparietti vari di quarto e quinto potere propongo a tutti un bel ritiro spirituale: che ne dite di Bose?
(non ricominciare a ridere Raffaella, ihihihi)
Si, azzeccagarbugli. Magari in compagnia del "teologo" che vuole rifondare la fede e dell'Emerito.
Alessia
beh...non so cosa avete letto voi, ma il Corriere ha impegnato due paginone per trasformare l'intervento di Bagnasco nella solita tribuna politica. Cacciari chiede se Bagnasco ha parlato di Gesù Cristo..da parte sua lo trovo ancora più ipocrita insinuare che questa chiesa non si occupadi Cristo, visto che ha pure partecipato alla presentazione del Gesù di papa Ratzinger.
che delusione da Cacciari, da un suo recente intervento televisivo avevo avuto l'impressione che di recente avese cominciato a guardare con attenzione alla Chiesa....
Cacciari guarda da sempre con attenzione alla Chiesa, Carla.Certo il suo partito è in difficoltà e i cattolici nel suo partito sono in difficoltà più di ogni altro, ridotti a decorazioni o murales. Mi sembra che Cacciari abbia fatto solo una battutaccia, poi nel corso dell'intervista si è ripreso.Il buffo è che si preoccupa sempre del futuro della Chiesa ed è sempre prodigo di consigli.... Ma non è un laicista idrofobo.
Circa la faccenda della Chiesa che non si occupa di Cristo (non mi riferisco a Cacciari che, almeno sa coniugare i verbi) ,alcuni lo dicono tutte le volte che c'è una prolusione, dai tempi dell'editto di Costantino. E infatti è una prolusione, che parla di attualità, non è un'omelia.
Ho letto nei soliti giornali i soliti argomenti che puzzano dal tanto che sono vecchi.
A me colpisce la tristezza culturale di certe repliche, il vecchiume, la muffa.
E anche la prosopopea, il pretendere che il discorso di altri abbia determinati contenuti, la critica burbanzosa e sdegnata.
Ma andate in campagna a vangare che è meglio.
In una rassegna stampa ho sentito il commentatore sgomento dire "Bagnasco ha parlato anche della televisione digitale" con un tono sgomento.
Eh, certo che è terribile.
E vedrete giovedì che se non sbaglio interviene papa Benedetto.
Se parlerà di teologia si dirà che è fuori dal mondo, se parlerà di attualità si dirà che non si occupa di Cristo.
Non sembra, a volte, tutta una commedia?
Si'...una commedia tragicomica in cui i protagonisti non sanno di essere tragici ma soprattutto comici :-)
R.
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