28 gennaio 2008

Benedetto XVI libera le colombe con due bambini (Gazzetta del sud)


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«La pace deve restare una speranza»

Benedetto XVI libera le colombe con due bambini

Roma La pace deve restare una speranza e l'educazione dei giovani un obiettivo in tempi di emergenza educativa. Durante l'Angelus il Papa, con accanto un bimbo e una bimba dell'Azione cattolica, libera due colombe dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro, e propone diversi spunti di riflessione alla folla radunata in piazza.
Sono presenti anche circa cinquemila ragazzi dell'Azione cattolica per la «Carovana della pace» che ogni anno conclude il «Mese della pace» organizzato dai giovani della più numerosa associazione della chiesa italiana. E per alcuni minuti la bimba si affaccia da sola alla finestra papale e legge il suo saluto e preghiera per la pace, mentre Benedetto XVI la osserva dall' interno del suo studio. In piazza tra i giovani c'era ieri anche il vicario del Papa, Camillo Ruini.
Prima del volo delle colombe, Benedetto XVI esordisce ricordando che ai tempi di Gesù il termine «vangelo era usato dagli imperatori romani nei loro proclami; indipendentemente dal contenuto essi erano definiti 'buone novellè, cioè annunci di salvezza, perchè l'imperatore era considerato signore del mondo ed ogni suo editto come foriero di bene».
«Applicare questa parola alla predicazione di Gesù – spiega papa Ratzinger – ebbe dunque un senso fortemente critico, come dire: Dio, non l'imperatore, è il Signore del mondo, e il vero Vangelo è quello di Gesù Cristo». Ricorda inoltre che l'espressione Regno di Dio «non indica certo un regno terreno delimitato nello spazio e nel tempo, ma annuncia che è Dio a regnare, che è Dio a regnare e la sua signoria è presente, attuale, si sta realizzando».
La «formazione delle nuove generazioni – sottolinea il Papa poco dopo – è un impegno difficile e cruciale per il futuro della nostra città», spiegando i motivi per cui lo scorso 21 gennaio ha indirizzato alla diocesi e alla città di Roma una «Lettera sul compito urgente dell'educazione», nella quale denuncia l'"emergenza educativa» che chiesa e società devono affrontare nei confronti dei giovani.

© Copyright Gazzetta del sud, 28 gennaio 2008

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