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(ASCA) - Citta' del Vaticano, 22 mar
Dopo il Sabato Santo, giorno tradizionalmente di silenzio nella liturgia cristiana, con le chiese spoglie in attesa della risurrezione di Cristo, le celebrazioni della Pasqua iniziano alle 21 di sabato sera, con la Veglia Pasquale nella basilica di San Pietro.
La cerimonia avra' inizio nell'atrio antistante la Basilica di San Pietro, dove papa Benedetto XVI, benedira' il ''fuoco nuovo'' e verra' preparato il cero pasquale, offerto quest'anno dalla Comunita' Neo-Catecumenale.
Il passaggio dal buio alla luce all'interno della Basilica - spiega l'ufficio pontificio per le celebrazioni liturgiche - simboleggia ''l'ingresso della Luce che e' Cristo, Via, Verita' e Vita, nel mondo tenebroso del peccato, della solitudine e della morte''.
Dopo l'ingresso processionale in Basilica con il cero pasquale e il canto dell'Exsultet, il pontefice, assistito dagli studenti dei Legionari di Cristo, amministrera' il battesimo, la cresima o la prima comunione a 6 catecumeni preparati dal Vicariato di Roma: si tratta di un uomo e cinque donne provenienti dall'Italia, dalla Cina, dal Camerun, dal Peru' e dagli Stati Uniti.
Il fonte battesimale, lo stesso usato per i battesimi in Cappella Sistina, verra' collocato al centro della Basilica, accanto al cero pasquale, ''a sottolineare l'importanza simbolica del fonte battesimale nella liturgia della Veglia di Pasqua''.
La messa di Pasqua sul sagrato di San Pietro avra' invece inizio domenica alle 10.30. Sara' prima il momento del rito detto del ''Resurrexit'', ovvero l'apertura dell'immagine di Gesu' risorto, un'icona moderna realizzata sul modello di un prototipo medievale che, come l'originale, e' costituita dall'immagine dipinta di Cristo seduto in trono, con due sportelli laterali.
Nel corso della messa non ci sara' omelia, perche' al termine della celebrazione il pontefice impartira' la tradizionale benedizione ''Urbi et Orbi'' dalla loggia centralde della Basilica. ''Per l'occasione - specifica l'ufficio liturgico pontificio - il papa usera' il piviale e la mitra di Benedetto XV''.
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