22 giugno 2008

Il Papa:"Il credente non si spaventa dinanzi a nulla, perché sa di essere nelle mani di Dio, sa che il male e l’irrazionale non hanno l’ultima parola"

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PAROLE DEL SANTO PADRE ALLA RECITA DELL'ANGELUS: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

2 commenti:

euge ha detto...

Il credente dunque non si spaventa dinanzi a nulla, perché sa di essere nelle mani di Dio, sa che il male e l’irrazionale non hanno l’ultima parola, ma unico Signore del mondo e della vita è Cristo, il Verbo di Dio incarnato, che ci ha amati sino a sacrificare se stesso, morendo sulla croce per la nostra salvezza. Grazie Santità per queste Sue parole da cui ogni cristiano se si sente tale fino in fondo, dovrebbe fare sue ma, quanto è difficile per noi uomini di questo mondo attuale, renderci conto veramente e profondamente che senza Dio non solo si cade nell'oblio più totale ma, ogni difficoltà ed ogni fase naturale della vita, ci spaventa e tormenta. Perchè per noi è così difficile sentire ed avere la certezza di questa vicinanza? perchè invece di affidarci completamente all'amore unico quello di Dio, ci affidiamo a rapporti e sentimenti che lasciano nella maggioranza dei casi solo solitudine tristezza e paura? perché tutto questo?
Santità con tutto il cuore le chiedo io per prima, di continuare ad aiutarci a camminare per quella strada stretta che porta a Gesù a quell'amore con la A maiuscola che non ci tradirà mai e che è l'unico sempre e comunque, di abbracciarci in ogni momento e soprattutto in quei momentoi in cui tutto sembra essere buio e senza luce!
Santità ci conforti sempre con le Sue parole ed il Suo inesauribile esempio, di totale affidamento nelle mani di DIO; di questo voglio ringraziarla con la sicurezza di portarla sempre ogni giorno della mia vita nel mio cuore insieme a Gesù.
- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -

Anonimo ha detto...

Le parole di oggi all'Angelus mi hanno ricordato uno scritto del Card. Ratzinger pubblicato in parte dal libro "Un anno col Papa" in cui commentava la frase di un salmo che ogni volta che rileggo mi fa ritornare alla mente: "principio di ogni salvezza è il timore del Signore". Ricordo che Ratzinger nel commentare e nel cercare di chiarire la frase la portava al negativo dicendo "principio di ogni stoltezza è il non timor di Dio". Così, diceva, è più chiara a tutti noi e lo sperimentiamo e vediamo attorno a noi. Ora non ricordo bene il testo, ma invito tutti quelli che hanno il libro a cercare quella pagina. Buona domenica a tutti! Marco