15 giugno 2008
È iniziata la visita pastorale a Santa Maria di Leuca e Brindisi (Osservatore Romano)
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di Mario Ponzi
Da Santa Maria di Leuca a Brindisi come messaggero d'amore per sostenere la speranza e la fiducia nel futuro. Dal santuario mariano ai confini della terra Benedetto XVI ripercorre i primi passi dell'apostolo Pietro in terra italiana e ripropone Cristo come punto di partenza per un cammino cristiano rinnovato. È denso di significati l'incontro con le popolazioni di questo lembo estremo d'Italia.
Benedetto XVI entra nel concreto della loro vicenda quotidiana proprio dal luogo che custodisce il tesoro genuino della devozione popolare, il santuario di Santa Maria de finibus terrae. Un nome significativo, e un punto di riferimento che da secoli ha segnato la storia e la vita dell'intera regione.
C'è da credere che le migliaia di persone l'una accanto all'altra sul piazzale antistante il santuario per partecipare alla messa del Papa abbiano già sperimentato quella forza dell'amore che Benedetto XVI cerca di trasfondere nel cuore dell'uomo del terzo millennio.
Poche ore Benedetto XVI si ferma a Leuca, ma si tratta di un momento destinato a restare a lungo nel cuore e nella memoria di un popolo che ha imparato a capire come sia possibile sconfiggere il male con la forza del bene.
È sera quando il Papa giunge a Brindisi. La città si stringe attorno al Papa dopo un periodo di attesa durato qualche anno. Ha vissuto un momento difficile. Al Papa ne aveva parlato l'arcivescovo Rocco Talucci quando nel dicembre del 2007 lo aveva incontrato a Roma in occasione della visita ad limina dei vescovi della Puglia. In attesa soprattutto i giovani, in cerca di certezze e di conferme dall'incontro con il Pontefice. In via Lenio Flacco proprio i giovani costituiscono il tessuto vivo di quella comunità alla quale Benedetto XVI porta parole di incoraggiamento per superare le sfide che si profilano all'orizzonte. Addita loro mete, obiettivi. E i modi attraverso i quali raggiungerlo. Insegna a saper leggere i segni di rinnovamento che si intravedono, ai quali sicuramente darà l'apporto decisivo l'Università che si sta realizzando a Brindisi per cominciare a porre un freno alla fuga di laureati e diplomati che ha segnato la regione. Fiducia e incoraggiamento contagiano l'intera popolazione brindisina, pronta a ripercorrere le strade della solidarietà e della condivisione per riscoprire che la speranza cristiana non è utopia. Sentimenti sui quali la Chiesa locale ha chiamato il suo popolo a riflettere. Il Papa si immerge nella realtà della comunità ecclesiale brindisina giunta all'esordio del cammino sinodale. Si tratta infatti di una Chiesa che, procede lungo la strada del rinnovamento conciliare, senza dimenticare le sue profonde, secolari radici.
La presenza di Benedetto XVI proprio in un momento come questo certamente risveglia l'entusiasmo di una comunità pronta a ripartire. Anche nella consapevolezza della fiducia che il Papa ripone in loro, custodi di quella porta aperta verso l'oriente, e dunque con un ruolo nel cammino verso la ricostruzione della piena unità con i "fratelli ortodossi" e nel dialogo costruttivo con le altre religioni.
La scelta della banchina Sant'Apollinare del porto brindisino per la celebrazione della messa domenicale con il Papa è certamente significativa in questo senso, ma lo è anche per un altro aspetto: è la consacrazione del ruolo che Brindisi e i brindisini hanno avuto ed hanno nel mostrare il volto accogliente e generoso nei confronti di quanti sono costretti a lasciare la loro terra e la loro casa in cerca di una speranza di vita.
(©L'Osservatore Romano - 15 giugno 2008)
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