14 giugno 2008

Il Papa a Santa Maria di Leuca: "Nel Mezzoggiorno non prevarranno furbizia e sopraffazione"


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Chiesa capace di esercitare "influsso positivo" su piano sociale

Santa Maria di Leuca, 14 giu. (Apcom)

Se a volte il "bene" può apparire "sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia", esso, in realtà, "continua ad operare nel silenzio e nella discrezione portando frutti nel lungo periodo", per il Papa, che oggi durante una messa nel piazzale del santuario di Santa Maria di Leuca, in Puglia, ha richiamato la condizione del Mezzogiorno per esortare alla fiducia.
"In un contesto che tende a incentivare sempre più l'individualismo, il primo servizio della Chiesa è quello di educare al senso sociale, all'attenzione per il prossimo, alla solidarietà e alla condivisione", ha detto Benedetto XVI. La Chiesa, per il Papa, "si rivela capace di esercitare un influsso positivo anche sul piano sociale, perchè promuove un'umanità rinnovata e rapporti umani aperti e costruttivi, nel rispetto e nel servizio in primo luogo degli ultimi e dei più deboli".
Rivolgendosi ad una platea nella quale siedono, tra gli altri, il governatore della Puglia Nichi Vendola e il ministro agli Affari regionali Raffaele Fitto, Benedetto XVI ha precisato: "Mi piace ricordare che la comunità cristiana non può e non vuole mai sostituirsi alle legittime e doverose competenze delle istituzioni, anzi, le stimola e le sostiene nei loro compiti e si propone sempre di collaborare con esse per il bene di tutti, a partire dalle situazioni di maggiore disagio e difficoltà".
"Qui, nel Salento, come in tutto il Meridione d'Italia - ha poi detto Papa Ratzinger - le comunità ecclesiali sono luoghi dove le giovani generazioni possono imparare la speranza, non come utopia, ma come fiducia tenace nella forza del bene. Il bene vince e, se a volte può apparire sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia, in realtà continua ad operare nel silenzio e nella discrezione portando frutti nel lungo periodo. Questo - per Benedetto XVI - è il rinnovamento sociale cristiano, basato sulla trasformazione delle coscienze, sulla formazione morale, sulla preghiera. Si' - ha spiegato - perchè la preghiera dà la forza di credere e lottare per il bene anche quando umanamente si sarebbe tentati di scoraggiarsi e di tirarsi indietro".

PAPA: PER CHIESA NON C'E' CONFINE TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Benedetto XVI in Puglia: è "avamposto",Chiesa ponte tra culture

Santa Maria di Leuca, 14 giu. (Apcom)

Dal santuario di Santa Maria di Leuca, considerato nell'antichità l'estremo lembo dell'impero romano, costruito in cima ad un promontorio che affaccia sul mare Ionio e Tirreno per resistere ai numerosi e ripetuti attacchi da parte di invasori turchi e saraceni, il Papa sottolinea che la Puglia è luogo al confine tra Oriente e Occidente, "avamposto" che ricorda "che la Chiesa non ha confini".
"'De finibus terrae': il nome di questo luogo santo è molto bello e suggestivo - ha detto il Papa nell'omelia della messa - perchè riecheggia una delle ultime parole di Gesù ai suoi discepoli. Proteso tra l'Europa e il Mediterraneo, tra l'Occidente e l'Oriente, esso ci ricorda che la Chiesa non ha confini, è universale. E i confini geografici, culturali, etnici, addirittura i confini religiosi sono per la Chiesa un invito all'evangelizzazione nella prospettiva della comunione delle diversità".
Ascoltato da decine di migliaia di pellegrini, Ratzinger ha ricordato che "la Chiesa esiste, secondo l'originaria vocazione e missione rivelata ad Abramo, per essere una benedizione a beneficio di tutti i popoli della terra; per essere, con il linguaggio del Concilio Ecumenico Vaticano II, segno e strumento di unità per tutto il genere umano. La Chiesa che è in Puglia - ha proseguito - possiede una spiccata vocazione ad essere ponte tra popoli e culture. Questa terra e questo Santuario sono in effetti un 'avamposto' in tale direzione".
Concludendo l'omelia, Papa Ratzinger ha poi invocato la Madonna: "Allargando lo sguardo all'orizzonte dove cielo e mare si congiungono - ha detto - vogliamo affidarti i popoli che si affacciano sul Mediterraneo e quelli del mondo intero, invocando per tutti sviluppo e pace".

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SANTA MARIA DI LEUCA (Lecce)

I giovani del Salento e del Meridione d'Italia possono imparare nelle comunità ecclesiali il senso della speranza contro la sopraffazione e le furbizie. Si è espresso in questi termini Benedetto XVI nel corso della messa celebrata questo pomeriggio a Santa Maria di Leuca, prima tappa di una visita in Puglia.
"Qui, nel Salento, come in tutto il Meridione d'Italia, le comunità ecclesiali sono luoghi dove le giovani generazioni possono imparare la speranza, non come utopia, ma come fiducia tenace nella forza del bene - ha detto Benedetto XVI - il bene vince e, se a volte può apparire sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia, in realtà continua a operare nel silenzio e nella discrezione portando frutti nel lungo periodo".
Il Pontefice spiegato che il rinnovamento sociale cristiano si basa "sulla trasformazione delle coscienze, sulla formazione morale, sulla preghiera" che "dà la forza di credere e lottare per il bene anche quando umanamente si sarebbe tentati di scoraggiarsi e di tirarsi indietro".
Il Papa ha quindi fatto cenno alle iniziative sociali della Chiesa e ha aggiunto: "Mi piace ricordare che la Comunità cristiana non può e non vuole mai sostituirsi alle legittime e doverose competenze delle istituzioni, anzi, le stimola e le sostiene nei loro compiti e si propone sempre di collaborare con esse per il bene di tutti, a partire dalle situazioni di maggiore disagio e difficoltà".

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