14 giugno 2008

Santa Maria di Leuca attende Benedetto XVI. Incontro al Papa assieme alla Vergine (Russo)


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Santa Maria di Leuca Incontro al Papa assieme alla Vergine

Veglie notturne e catechesi sul magistero di Ratzinger: così si è svolta la «peregrinatio Mariae»

DA SANTA MARIA DI LEUCA (LECCE)

LUIGI RUSSO

Pellegrini insieme con Maria per prepararsi ad accogliere il Pontefice, oggi pellegrino nel Sa­lento proprio nel luogo dal quale trae linfa la de­vozione mariana di questa terra. Oltre 50 mila fedeli del­le 43 parrocchie della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca hanno partecipato nei mesi scorsi alla Pere­grinatio Mariae, il pellegrinaggio che ha visto 'recar­si' in tutte le parrocchie l’antica immagine della Ver­gine davanti alla quale oggi pomeriggio Benedetto X­VI sosterà in preghiera. Papa Ratzinger in più occasio­ni ha dimostrato di conoscere la bellezza di questo san­tuario e del Salento, la devozione dei fedeli di questa terra e dei pellegrini che vengono da tutto il mondo – almeno un milione all’anno –, la storia di questo luo­go santo che affonda le sue radici nei primordi della fe­de cristiana, creato molto probabilmente dallo stes­so san Pietro.
Il 17 febbraio alle ore 11,15 l’immagine sacra della Ma­donna di Leuca è partita raggiungendo la prima par­rocchia, quella di Gagliano del Capo, e poi via via ogni tre giorni riprendeva il cammino per la parrocchia successiva, accompagnata da migliaia di fedeli ogni volta, che a piedi hanno sfidato il freddo e la pioggia e il caldo per portare il quadro della Vergine Maria e del suo Bambinello da una comunità all’altra.
In ogni sosta incontravano il quadro della Madonna per la preghiera i bambini e i ragazzi delle scuole, i giova­ni, i catechisti, le associazioni laicali, le autorità civili e tanti semplici fedeli che nella tre giorni si recavano in chiesa per momenti di preghiera. Poi il giorno succes- sivo, dopo la veglia notturna, una catechesi sul magi­stero di Benedetto XVI. Per concludere, la Messa pri­ma della partenza del quadro per la parrocchia suc­cessiva. Particolarmente toccante l’incontro, soprat­tutto dei bambini e dei ragazzi con l’immagine della Vergine e del Bambinello in braccio che saluta, che cer­tamente ha rinvigorito una tradizione di affetto per Maria e il Figlio, in un tempo che vede crescere la 'di­strazione' – anche fra le nuove generazioni – verso i va­lori religiosi e umani più profondi e autentici. La Ma­dre e il divino Figlio, con delicatezza e con forza, han­no attraversato le strade della quotidianità, anche per sottolineare che la fede non è qualcosa che riguardi solo momenti o tempi particolari della vita – la dome­nica, l’'approdo' ai sacramenti e così via – ma tocca tutta l’esperienza della quotidianità, e cambia il modo di vivere con una profondità e una fede che apre alla speranza.
Concetto fortemente sottolineato anche nelle cate­chesi sul magistero di Benedetto XVI, che specialmente nelle sue due encicliche Deus caritas est e Spe salvi ha dato ragioni forti e significative a chi vuole vivere una fede adulta e pensata, a cominciare dall’esperienza della relazione e dell’amore, fino alla capacità di vive­re la speranza cristiana in un tempo di disperazione e pessimismo.
Altri momenti forti della Peregrinatio Mariae sono sta­ti quelli dell’incontro con i malati. In ogni parrocchia, quelli che potevano, sono stati accompagnati dai loro parenti o dagli animatori a fare il loro saluto al quadro tanto amato della Madonna di Leuca. Per volontà del vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito De Gri­santis, il quadro ha sostato per ben 15 degli 85 giorni del pellegrinaggio anche negli ospedali e nei centri di cura per disabili esistenti nella diocesi. Un incontro tra la Madre di Dio e i malati sull’altare della loro sofferenza e della croce. E certamente attraverso Maria hanno co­nosciuto e apprezzato la figura del Papa che si è mos­so da Roma per venire oggi a pregare la loro Madonna di Leuca. Insomma la mirabile unione di Maria con Gesù Bambino e Benedetto XVI ha toccato il cuore e l’intelligenza dei fedeli della diocesi, e forse anche dei non credenti, ponendo l’attenzione sulla centralità del messaggio cristiano, per vivere bene l’oggi della fede e della vita e guardare con coraggio e fiducia al futuro.

© Copyright Avvenire, 14 giugno 2008

I giovani, fra «Agorà» e «Via Matris»

DA SANTA MARIA DI LEUCA (LECCE)

Un’attesa lunga sei mesi. Tanti ne sono passati fra l’annuncio della visita del Papa, a dicembre, e l’arrivo nel pomeriggio di oggi. Fra quanti accoglieranno Benedetto XVI a Santa Maria di Leuca, spiccano le centinaia di giovani salentini provenienti da diverse parrocchie che promettono di ' scaldare' il clima con il loro affettuoso entusiasmo verso l’ospite illustre e il messaggio di fede che reca con sé. Un messaggio che hanno colto e interiorizzato approfondendo – in questi mesi di preparazione – i temi del magistero di Ratzinger, in particolare le sue due encicliche – la Deus caritas est e la Spe salvi – ma anche riscoprendo la storia e la cultura del proprio territorio.

Due percorsi, una sola « missione »

Due i percorsi di preparazione dei giovani alla visita odierna di Benedetto XVI a Santa Maria di Leuca. Il primo momento fondamentale – in realtà già in atto prima dell’annuncio della visita – è stata la seconda annualità dell’Agorà dei giovani, che coerentemente ha collegato il tema annuale con l’esperienza di preparazione alla visita del Papa. Il secondo momento: l’esperienza del pellegrinaggio attraverso la Via Matris, cioè attraverso le tappe mariane dei vari santuari che, di sosta in sosta, portavano al santuario di Santa Maria di Leuca come meta finale. In maniera quasi ' profetica' la seconda annualità dell’Agorà dei giovani ha avuto quale focus tematico proprio la dimensione dell’annuncio del Vangelo.
Il tema dell’annuncio si collega in maniera coerente alla tradizione secondo cui il primo cristiano ad approdare sulle coste di Leuca fu proprio san Pietro, il quale avrebbe ' deposto' in queste terre il primo ' seme' della devozione mariana. Gli incontri tematici dell’Agorà si sono svolti attorno al « Da Pietro a Benedetto XVI, per un rinnovato annuncio del Vangelo » .
Al percorso, che ha coinvolto centinaia di giovani, hanno contribuito tutte le parrocchie che hanno svolto, anche congiuntamente, una ricca e partecipata animazione rivolta tanto ai giovani quanto agli adulti. La Via Matris è stato un pellegrinaggio lungo due giornate e trenta chilometri. La due giorni si è avviata dalla Cattedrale di Ugento, dove il vescovo Vito De Grisantis ha salutato l’avvio del pellegrinaggio con la benedizione ai trecento giovani sulla via dei pellegrini. Molte le tappe, dense di significato religioso e storico, in direzione del Santuario di Santa Maria di Leuca. I trecento giovani provenienti dalle parrocchie del territorio, sono arrivati la sera del 1° giugno presso il santuario, dove, a chiusura dei percorsi di riflessione, approfondimento, preghiera, si sono ritrovati tutti i giovani partecipanti all’Agorà. Dopo il momento di preghiera, una vera e propria festa per la gioventù salentina riversata nel piazzale antistante il santuario per celebrare la « Giornata della gioventù » che ha suggellato la conclusione dei percorsi di preparazione.
(Lu. Rus.)

© Copyright Avvenire, 14 giugno 2008

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