21 aprile 2007

Aggiornamento della rassegna stampa del 21 aprile 2007 sul limbo (2)


Vedi anche:

Rassegna stampa del 21 aprile 2007 (limbo)

Aggiornamento della rassegna stampa del 21 aprile 2007 (limbo)

Il cardinale Ratzinger: il limbo? Non è mai stato verita' di fede


Niente Limbo per i bambini non battezzati

Visto e approvato dal Papa il documento (anticipato da una rivista americana) della Commissione teologica internazionale che rilegge un tema da tempo dibattuto
Da Roma Mimmo Muolo

Ci sono ragioni per sperare che il limbo non esista. E che dunque i bambini morti senza Battesimo possano godere anche loro del paradiso. Ciò non significa però che si debba negare la necessità del Battesimo o si debba ritardare la sua amministrazione. Più semplicemente viene riaffermata l'immensità della misericordia di Dio. Quella che fino a pochi mesi fa era solo una teoria di singoli teologi riceve ora una importante conferma dalla Commissione teologica internazionale, l'organismo istituito nel 1969 da Paolo VI, presso la Congregazione per la dottrina della fede, con lo scopo di aiutare la Santa Sede nelle questioni dottrinali di maggior importanza.
Quella del Limbo trova ora una sua formulazione nel documento, visto e approvato anche dal Papa, intitolato «La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza Battesimo». Il testo (40 pagine più una premessa riassuntiva) non è stato diffuso come di consueto dalla Sala stampa vaticana, ma è stato pubblicato dalla rivista americana Origin e a maggio apparirà in italiano anche sulla Civiltà Cattolica. L'insolita forma di pubblicazione è dovuta al fatto, come spiega il segretario generale della Commissione, padre Luis Ladaria, «che il testo originale è stato redatto in inglese e successivamente tradotto in italiano». Del documento, però, si conoscono già le affermazioni fondamentali. «Il tema della sorte dei bambini che muoiono senza aver ricevuto il Battesimo - si legge infatti nel testo - è stato affrontato tenendo conto del principio della gerarchia delle verità, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità e della insuperabilità della mediazione salvifica di Cristo, della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza e della realtà del peccato originale».
È noto, continua la Premessa, che «l'insegnamento tradizionale ricorreva alla teoria del limbo, inteso come stato in cui le anime dei bambini che muoiono senza Battesimo non meritano il premio d ella visione beatifica a causa del peccato originale, ma non subiscono nessuna punizione perché non hanno commesso peccati personali. Questa teoria, elaborata da teologi a partire dal medioevo non è mai entrata nelle definizioni dogmatiche del Magistero, anche se lo stesso Magistero l'ha menzionata nel suo insegnamento fino al Concilio Vaticano II. Essa rimane quindi un'ipotesi teologica possibile. Tuttavia nel Catechismo della Chiesa cattolica la teoria del limbo non viene menzionata ed è invece insegnato che quanto ai bambini morti senza Battesimo la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio». «Il principio che Dio vuole la salvezza di tutti gli esseri umani - prosegue il testo - consente di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo. Tale affermazione invita la riflessione teologica a trovare una connessione logica e coerente tra i diversi enunziati della fede cattolica: la volontà salvifica universale di Dio, l'unicità della mediazione di Cristo, la necessità del battesimo per la salvezza, l'azione universale della grazia in rapporto ai sacramenti, il legame tra peccato originale e privazione della visione beatifica, la creazione dell'essere umano in Cristo».
Alla luce di queste considerazioni la conclusione dello studio è che «vi sono ragioni teologiche e liturgiche per motivare la speranza che i bambini morti senza Battesimo possano essere salvati e introdotti nella beatitudine eterna, sebbene su questo problema non ci sia un insegnamento esplicito della rivelazione. Nessuna delle considerazioni che il testo propone per motivare un nuovo approccio alla questione può essere addotta per negare la necessità del Battesimo e per ritardare la sua amministrazione. Piuttosto vi sono ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato fare per loro, cioè battezzarli nella fede della Chiesa e inserirli visibilmente nel corpo di Cristo».

Avvenire, 21 aprile 2007


VATICANO. Documento della Commissione teologica internazionale

Il Papa abolisce il limbo
Ratzinger: «Salvi i bimbi morti senza battesimo»

«La misericordia di Dio vuole che tutti siano salvati, è la Grazia ad aver priorità»

Città del Vaticano. Da tempo nella Chiesa nessuno credeva più al limbo e ora è abolito ufficialmente. Nell’84, Joseph Ratzinger affermò che «personalmente» avrebbe lasciato «cadere questa che è sempre stata soltanto un’ipotesi teologica». E da Papa ne ha approvato la definitiva abolizione: il limbo riflette «una visione eccessivamente restrittiva della salvezza», afferma la Commissione teologica internazionale, e la misericordia di Dio è più grande anche del peccato originale non sanato dal battesimo.
La Chiesa dunque non pensa più a quel non-luogo in cui avrebbero speso l’eternità, privati della visione di Dio, i bimbi morti senza essere stati battezzati. «La nostra conclusione - si legge nel testo di cui pubblica ampi stralci l’agenzia dei vescovi americani Cns - è che i molti fattori che abbiamo considerato danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica».
Il documento che abolisce ufficialmente il limbo e che era alla discussione della Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta dal cardinale Ratzinger, è stato sottoposto al Papa dall’attuale presidente della Commissione, il cardinale William Levada, che ha incontrato il Papa lo scorso 19 gennaio. Benedetto XVI ha approvato il testo e ne ha autorizzato la pubblicazione.
Nel documento, di 41 pagine e intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati», gli esperti vaticani spiegano che l’abolizione del limbo non è un fatto solo teorico bensì «un problema pastorale urgente», perchè il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento, sia perchè molti genitori non sono cattolici, sia perchè molti piccoli sono «vittime di aborti».
Il testo presenta le questioni dottrinali che in passato hanno spinto i teologi a ipotizzare l’esistenza del limbo, e i motivi che consentono di mettere da parte queste formulazioni, senza compromettere la fede della Chiesa. Si tratta di questioni non da poco, come la necessità del battesimo proclamata da Gesù, il concetto di peccato originale, la volontà di Dio di salvare, il valore dei sacramenti. Mai definito come dogma dalla Chiesa e non citato nel Catechismo del ’92, il limbo è sempre più difficile da comprendere oggi quando, spiega la Commissione teologica, «la gente trova sempre più difficile accettare che Dio sia giusto e misericordioso e che escluda i bambini, che non hanno peccati personali, dalla felicità eterna».
E «in particolare i genitori - commentano gli esperti vaticani - sperimentano dolore e senso di colpa se dubitano che i loro figli non battezzati siano con Dio». Il documento osserva che non si ha «nessuna esplicita risposta» a questo problema «dalla Scrittura e dalla tradizione». Dal XIII secolo i teologi hanno iniziato a parlare di «limbo dei bambini» come luogo dove sarebbero stati privati della visione di Dio, ma non avrebbero sofferto, perchè non consapevoli di tale privazione.

Il Giornale di Vicenza, 21 aprile 2007


Pubblicato negli Usa un documento della Commissione teologica internazionale
Secondo la nuova visione dell'aldilà, non esiste un luogo dove sono relegati i non battezzati


Il Papa: "Il limbo non esiste
Dio salva tutti gli esseri umani"

CITTA' DEL VATICANO - Il limbo, luogo nel quale secondo la tradizione cristiana i bimbi non battezzati vivono per l'eternità senza comunione con Dio, riflette una "visione eccessivamente restrittiva della salvezza". A sostenerlo è un lungo servizio pubblicato venerdì dall'agenzia cattolica americana "Catholic news service" (Cns).

Secondo la Chiesa americana, quella del limbo non è pertanto soltanto una questione teorica, ma "un problema pastorale urgente", sia perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perché molti genitori non sono cattolici, e perché infine molti piccoli sono "vittime di aborti".

Il documento che dichiara ufficialmente la non esistenza del limbo è in discussione presso la Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta dall'allora cardinale e attuale pontefice Ratzinger, ed è stato sottoposto al Papa dall'attuale presidente della Commissione, il cardinale William Levada, il 19 gennaio. Benedetto XVI ha approvato il testo e ne ha autorizzato la pubblicazione.

L'argomenti principale del testo è che la misericordia di Dio "vuole che tutti gli esseri umani siano salvati", la Grazia ha priorità sul peccato, e l'esclusione di bambini innocenti dal Paradiso non sembra riflettere lo speciale amore di Cristo per "i più piccoli". La Chiesa, spiega il documento, ha continuato a parlare del limbo perché, a causa del peccato originale, il battesimo è la via ordinaria per la salvezza e per questo si chiede ai genitori a battezzare i figli. Ma, riflettendo sulla misericordia di Dio, "la nostra conclusione - scrivono gli esperti vaticani con l'approvazione del Papa - è che i molti fattori che abbiamo considerato...danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica".

Il testo, di 41 pagine e intitolato "La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati", è stato elaborato dalla Commissione di 30 membri, che funge da staff di consulenza per il Vaticano e in particolare per la Congregazione per la dottrina della fede.

Repubblica.it


“La grazia ha priorità sul peccato”
La Chiesa abolisce il Limbo

La Chiesa abolisce ufficialmente il limbo. Un documento della Commissione teologica internazionale approvato dal Papa e pubblicato ieri afferma, infatti, che il tradizionale concetto di limbo - luogo dove i bimbi non battezzati vivono per l’eternità senza comunione con Dio - riflette una “visione eccessivamente restrittiva della salvezza”. Il documento che sancisce questo passo era alla discussione della Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta proprio dall’allora Cardinale Ratzinger ed è stato sottoposto al Papa dall’attuale presidente della Commissione, il Cardinale William Levada, che ha incontrato il Pontefice lo scorso 19 gennaio.
“La grazia ha priorità sul peccato”. L’abolizione del limbo non è un fatto solo teorico: il testo pubblicato oggi lo definisce “un problema pastorale urgente”, perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perché molti genitori non sono cattolici sia perché molti piccoli sono “vittime di aborti”. L’argomento principale del testo è che la misericordia di Dio “vuole che tutti gli esseri umani siano salvati”, la Grazia ha priorità sul peccato, e l'esclusione di bambini innocenti dal Paradiso non sembra riflettere lo speciale amore di Cristo per “i più piccoli”.
I fattori considerati. La Chiesa, spiega il documento, ha continuato a parlare del limbo perché, a causa del peccato originale, il battesimo è la via ordinaria per la salvezza e per questo si stimola i genitori a battezzare i figli. Ma, riflettendo sulla misericordia di Dio, “la nostra conclusione - scrivono gli esperti vaticani con l’approvazione del Papa - è che i molti fattori che abbiamo considerato...danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica”. Il testo, di 41 pagine e intitolato “La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati”, è stato elaborato dalla Commissione di 30 membri, che funge da staff di consulenza per il Vaticano e in particolare per la Congregazione per la dottrina della fede.

Italia sera, 21 aprile 2007


Salvi i piccoli morti senza battesimo. Ratzinger voleva la svolta già da teologo

Il Pontefice abolisce il limbo: molti bimbi vittime di aborti

CITTA’ DEL VATICANO - Dopo otto secoli di accese dispute teologiche Papa Ratzinger archivia definitivamente il limbo. Non con un atto di Magistero ma con l’approvazione di un documento di 44 pagine elaborato dalla Commissione Teologica Internazionale. Titolo: «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono prima di essere battezzati». «La teoria teologica riguardante il limbo è stata rivista perchè ha fatto il suo tempo» sintetizzano in Vaticano. Più che il luogo dove, secondo la tradizione, finivano le anime dei bambini defunti senza la grazia del battesimo, per i teologi è sempre stata una controversia mai risolta. Anzi. Un «teologumeno», secondo la dizione usata dagli addetti ai lavori. Citato da Dante, illustrato da Botticelli, al limbo non ci credeva ormai più nessuno. «L’interpretazione che è stata data dalla Commissione è più conforme al pensiero teologico attuale e alla stessa visione dell’enciclica Deus Caritas Est. L’amore di Dio è alla base di tutto. Un tempo la teologia elaborava teorie pensando soprattutto al giudizio divino, oggi prevale la dimensione dell’amore divino». I bambini morti senza peccato per fame, a causa della guerra, «ma anche dell’aborto, vittime innocenti della cattiveria e del peccato dell’uomo», sono affidati all’abbraccio misericordioso del Padre. «La nostra conclusione - si legge nel testo del documento reso noto dall'agenzia dei vescovi Usa - è che i molti fattori che abbiamo considerato danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica». La decisione presa dalla Commissione diretta dal cardinale Levada è frutto di un lavoro di quattro anni iniziato quando come presidente c’era il cardinale Ratzinger. L'abolizione del limbo viene definita «un problema pastorale urgente» poichè il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento. Sia perchè molti genitori non li battezzano più, sia perchè crescono le «vittime di aborti». Il cardinale George Cottier, già Teologo della Casa Pontificia, avanza una proposta: « sarebbe bello se i tanti bambini non battezzati, vittime di aborto e miseria nelle favelas, possano essere considerati martiri».
F. GIA.

Il Messaggero, 21 aprile 2007


Abolito il limbo bimbi in paradiso

GIOVANNA CHIRRI Città del Vaticano. Da tempo nella Chiesa nessuno credeva più al limbo, e ora è abolito ufficialmente. Non a caso già nel 1984, Joseph Ratzinger, affermò che «personalmente» avrebbe lasciato «cadere questa che è sempre stata soltanto una ipotesi teologica». E da Papa, ne ha adesso approvato la definitiva abolizione: il limbo riflette «una visione eccessivamente restrittiva della salvezza», afferma la commissione teologica internazionale, e la misericordia di Dio è più grande anche del peccato originale non sanato dal battesimo. La Chiesa dunque non pensa più a quel non-luogo in cui avrebbero speso l’eternità, privati della visione di Dio, i bimbi morti senza essere stati battezzati. «La nostra conclusione - si legge nel testo di cui pubblica ampi stralci l'agenzia dei vescovi americani Cns - è che i molti fattori che abbiamo considerato (...) danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica». Il documento che abolisce ufficialmente il limbo e che era alla discussione della Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta dal cardinale Ratzinger, è stato sottoposto al Papa dall’attuale presidente della Commissione, il cardinale William Levada, che ha incontrato il Papa lo scorso 19 gennaio. Benedetto XVI ha approvato il testo e ne ha autorizzato la pubblicazione. Nel documento, intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati», gli esperti vaticani spiegano che l’abolizione del limbo non è un fatto solo teorico bensì «un problema pastorale urgente», perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perché molti genitori non sono cattolici sia perché molti piccoli sono «vittime di aborti». Il testo presenta con chiarezza le questioni dottrinali che in passato hanno spinto i teologi a ipotizzare l'esistenza del limbo, e i motivi che consentono oggi di mettere da parte queste formulazioni, senza compromettere la fede della Chiesa. E si tratta di questioni non da poco, come la necessità del battesimo proclamata da Gesù, il concetto di peccato originale, la volontà di Dio di salvare, il valore dei sacramenti. Mai definito come dogma dalla Chiesa e non citato nel Catechismo del '92, il limbo è sempre più difficile da comprendere oggi quando, spiega la Commissione teologica, «la gente trova sempre più difficile accettare che Dio sia giusto e misericordioso e che escluda i bambini, che non hanno peccati personali, dalla felicità eterna». E «in particolare i genitori - commentano gli esperti vaticani - sperimentano dolore e senso di colpa se dubitano che i loro figli non battezzati siano con Dio». Il documento osserva inoltre in particolare che non si ha «nessuna esplicita risposta» a questo problema «dalla Scrittura e dalla tradizione». Nel quinto secolo Sant’Agostino concluse che i piccoli morti senza battesimo erano destinati all’inferno, dal tredicesimo secolo i teologi hanno cominciato a parlare di «limbo dei bambini» come luogo dove sarebbero stati privati della visione di Dio, ma non avrebbero sofferto, perché non consapevoli di tale privazione.

Il Mattino, 21 aprile 2007


ALCESTE SANTINI

Dopo che Benedetto XVI ha eliminato ieri il limbo e tenuto conto che nel Catechismo di Pio X si leggeva che «i bambini morti senza battesimo vanno al limbo, dove non godono di Dio ma nemmeno soffrono», interviene il noto biblista, padre Jean Murphy, per spiegarci come ora si sia arrivati all'abolizione. «È una vecchia questione teologica - sottolinea - che risale al 13mo secolo quando, accanto all'inferno, purgatorio e paradiso considerati luoghi per le anime dopo la morte, si pensò quindi di istituire il limbo per porre sotto la grazia redentrice di Gesù Cristo i bambini senza il sacramento del battesimo ma senza peccato». Nel 1984 nel suo «Rapporto sulla fede», il cardinale Ratzinger aveva sostenuto che «il limbo non è mai stata una verità definita di fede e personalmente lascerei cadere la questione». «E ora Benedetto XVI, ha fatto cadere ogni ipotesi sul limbo anche per eliminare immagini e metafore che finiscono per non far prevalere la forza del messaggio di speranza introdotto da Gesù. D'altra parte, se è vero sul piano della dottrina che il battesimo è necessario per la salvezza, è anche vero che i bambini non hanno colpe particolari in caso di morte. Quindi deve prevalere la misericordia divina che salva anche quei bambini nati da genitori non cattolici». Ma come è visto in particolare dalla Bibbia il limbo? «Il limbo non ha alcun fondamento biblico. Fu, si può dire, inventato dalla Chiesa come un luogo o stadio intermedio per coloro che non sono arrivati a ricevere la grazia redentrice e che non hanno colpe. Finalmente, questa situazione ambigua è stata eliminata».

Il Mattino, 21 aprile 2007

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