5 giugno 2008

Da Enzo Romeo (Tg2) un prezioso libro per conoscere meglio il Vaticano (Galeazzi)


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Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo:

Da Enzo Romeo (Tg2) un prezioso libro per conoscere meglio il Vaticano

di Giacomo Galeazzi*

CITTA’ DEL VATICANO

Si dice che certe passioni nascano per contrappasso. Da secoli tutto ciò che ruota attorno al Vaticano è seguito con tale curiosità e circondato da un’aura di mistero così coinvolgente che centinaia di libri, persino i più lontani dai temi ecclesiastici, hanno nel titolo il colle romano che della Chiesa cattolica è il simbolo e la casa. In una surreale nemesi, persino l’ateo per antonomasia, André Gide, battezzò «I sotterranei del Vaticano» la sua satira irriverente e provocatoria pubblicata nel 1914, l’anno stesso in cui prendeva il via l'immane massacro di tutta una generazione. Una commedia degli inganni che coinvolge una banda di truffatori tra Francia e Italia, maestri del raggiro e del travestimento, dei piccoli borghesi cattolici convinti di dover accorrere dalla provincia francese a liberare il Papa, a Roma, dalla presunta e terribile prigionia in cui lo costringerebbe la Massoneria nei «sotterranei del Vaticano»; scienziati ferocemente atei e positivisti, bensì di facilissima e altrettanto fanatica conversione alla fede; scrittori che della fede sono i portavoce, ma sono mossi dalle peggiori delle vanità e lui, Lafcadio, il figlio segreto e ribelle di tanta ipocrita società borghese. Si fa presto a dire Vaticano, dunque. Enzo Romeo, caporedattore Esteri e autorevole vaticanista del TG2, ha appena scritto con stile giornalistico (spigliato e ricco di humor) una "visita guidata", pubblicata dalla casa editrice "Ancora", su tutto quello che si vorrebbe sapere su quel minuscolo spiccio di Roma grande meno di mezzo chilometro quadrato in cui si trova il cuore di una fede condivisa da due miliardi di persone. In 157 agili pagine, Romeo descrive la Curia romana, ossia la macchina complessa e affascinante costruita nei secoli per aiutare il Papa a governare la Chiesa. Un libro prezioso, dunque, per svelarci com'è fatto e come funziona lo Stato più piccolo e prestigioso del mondo. Attraverso un riuscito mix di storia, curiosità e notizie pratiche, il lettore è condotto nei meandri degli uffici e degli organismi che assistono e collaborano con il Vicario di Cristo. Una fotografia che inizia ad irradiare luce a cominciare dal colonnato del Bernini che scorre ai lati di Piazza San Pietro e forma due enormi braccia che si allargano ad accogliere il mondo. Insomma, l'immagine architettonica più adatta a rappresentare la Chiesa e il luogo che ne è sua sede: il Vaticano. Da lì a Piazza San Pietro il passo è breve. Può contenere 50.000 persone ed è l'emblema di uno Stato le cui dimensioni corrispondono a quelle di un campo da golf. Eppure il Vaticano è un punto di riferimento per le diplomazie dell'intero pianeta. Non esiste al mondo un complesso di edifici che uguagli il Vaticano per interesse ed importanza storica e artistica. Un insieme di costruzioni che, compresi i cortili, si estendono per 55.000 metri quadrati. Le sale, le cappelle e le camere sono oltre 1.400 e la convenzione dell'Aia protegge il territorio della Santa Sede, considerato "Patrimonio culturale". Non può essere sorvolato dagli aerei o spiato dai satelliti, anche se poi, in pratica, basta collegarsi ad un semplice sito internet per avere l'immagine satellitare dettagliata di ogni angolo degli 0,44 kmq. La sede di Pietro e dei suoi successori (che da duemila anni custodiscono il mandato apostolico e lo tramandano) si staglia sul colle che in epoca etrusca e nella Roma antica era il luogo in cui avvenivano i vaticini. Da qui il nome Vaticano. Alle pendici del colle avvenne il martirio di Pietro, il pescatore di Cafarnao che Gesù scelse come guida per il primo gruppo dei suoi apostoli. All'interno della Basilica di San Pietro si viene avvolti dalla maestosità delle tre navate. La chiave di tutto o, se si vuole, le chiavi del Regno (Matteo 16,19) si trovano sotto il Vaticano. Nel 64 d.C., in quelli che erano gli horti dell'imperatore, Nerone fa strage di cristiani che sceglie come capri espiatori per l'incendio di Roma, di cui egli stesso era sospettato. Tre anni dopo viene condotto al martirio e crocifisso a testa in giù il primo vescovo di Roma, Pietro. La tradizione canonica della Chiesa identifica il luogo della crocifissione sul Gianicolo, dove oggi sorge la Chiesa di San Pietro in Montorio. Il suo corpo è sepolto dove ora c'è l'altare centrale della Basilica vaticana, cioè appena fuori dagli horti neroniani. Pietro fu messo a morte su denuncia di altri cristiani e dunque assaporò su se stesso e nella maniera più tragica il gusto amaro del tradimento, come era avvenuto per il suo Maestro, abbandonato mentre saliva al Golgota. Dunque, Pietro che rinnega, Pietro che viene tradito. Pietro che fugge dalla croce, Pietro che accetta la croce. In epoca classica il "Vaticanum" era zona extraurbana. Roma terminava al di là del Tevere, nella piana di Campo Marzio, e dove oggi si trova la Città del Vaticano c'erano giardini e aree sepolcrali. La Chiesa ha dovuto lottare nel corso dei secoli per garantirsi la necessaria autonomia, cioè il rispetto della libertà religiosa e di culto. Lo Stato Pontificio, che ha segnato l'epoca del potere temporale dei Papi, serviva in teoria a preservare l'indipendenza della Chiesa, indispensabile perché la religione non divenisse vassalla di re, imperatori e condottieri. Il Papa è, in certo senso, l'ultimo monarca assoluto che esiste al mondo. Egli è il "Sovrano" della Città del Vaticano, oltreché vescovo di Roma, vicario di Gesù Cristo, successore del principe degli apostoli, sommo Pontefice della Chiesa universale, primate d'Italia, arcivescovo e metropolita della provincia romana (che corrisponde al Lazio) e servo dei servi di Dio. «Lo stato della Città del Vaticano, la cui legge fondamentale fu emanata da Pio XI nel 1929 e modificata da Giovanni Paolo II nel 2000 - precisa Romeo - è un'infrastruttura territoriale e materiale della Santa Sede, espressione giuridica del governo centrale della Chiesa. Quindi, una sorta di Stato patrimoniale, dove non esiste la proprietà privata e tutti gli immobili sono di proprietà della Santa Sede». La popolazione è di circa 1.000 abitanti, metà dei quali sono cittadini vaticani. La cittadinanza spetta ai Cardinali residenti in Vaticano e a Roma, ai residenti stabili in Vaticano per ragioni di carica, dignità o impiego (solo per la durata della carica) e a coloro cui sia concesso dal Pontefice, come coniugi e figli di cittadini vaticani. Si dibatte ancora sulla natura giuridica dello Stato Vaticano. Formalmente si tratta di uno stato teocratico, ovvero governato esclusivamente da un apparato ecclesiastico; in pratica, però, non c'è un popolo da assoggettare né una politica da imporre. Lo Stato Vaticano è nato esclusivamente per consentire alla Santa Sede di svolgere il suo compito spirituale e pastorale. Nel trattato del Laterano, cioè la conciliazione tra Santa Sede e Italia dell'11 febbraio 1929, è specificato che lo Stato Vaticano (che esiste per il Papa e non viceversa, quindi la sede romana è là dov'è il Papa, che ha l'eredità del primato di Pietro) rimarrà sempre estraneo ai conflitti temporali delle nazioni e ai congressi relativi, a meno che non venga chiamato in causa per questioni di pace e morali dalle stesse parti. E, difatti, il Vaticano, attraverso la Santa Sede che ne è il governo, partecipa ai numerosi organismi internazionali con propri rappresentanti e ha rapporti diplomatici con quasi tutti i Paesi. E' membro dell'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ed è osservatore permanente alle Nazioni Unite. Per circa mille anni, dall'epoca di Costantino all'esilio avignonese del 1309, la residenza dei Pontefici non fu il Vaticano ma il Laterano. La Basilica di San Giovanni in Laterano rimane ancora oggi la Cattedrale del Vescovo di Roma e lì risiede e ha i suoi uffici il Vicario del Papa per la Diocesi romana. Fu Gregorio XI, al rientro a Roma da Avignone nel 1377, a decidere di insediarsi definitivamente con la sua corte sul colle vaticano, il modesto borgo attorno alla Basilica di San Pietro che offriva un riparo sicuro ai Pontefici durante le turbolenze del Medioevo. In base al trattato del Laterano, godono di extraterritorialità, oltre alla Basilica di San Pietro e all'area compresa all'interno della Città del Vaticano, anche le basiliche di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore e di San Paolo fuori le mura. E inoltre i palazzi della Cancelleria, di Propaganda Fide, del Sant'Uffizio, del Vicariato, l'ospedale pediatrico del Bambino Gesù ed il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, con la Villa Cybo e la Villa Barberini. Se il Papa è paragonabile ad un monarca assoluto, tuttavia la sua elezione avviene con il più singolare e rigido sistema elettorale che si conosca. Il Conclave. Il termine deriva dal latino "cum clave" (sotto chiave). Una clausura forzata nata per evitare che i Cardinali tergiversassero nell'elezione del Pontefice e lasciassero per troppo tempo vacante la sede apostolica. Ai Cardinali spetta il titolo di "Eminenza", dal latino "minere", cioè sovrastare. Dunque una persona che eccelle, che "sovrasta" gli altri. A parte il ruolo che gli spetta durante la sede vacante e al momento del Conclave, il collegio dei Cardinali ha la funzione di coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa. Un compito ormai quasi virtuale, perché reso difficile dalle distanze e dalle molteplicità di impegni di molti Cardinali, spesso titolari di diocesi lontane da Roma. Di fatto, quindi, a coadiuvare il Papa è l'insieme dei dicasteri e degli organismi che costituiscono la Curia romana. Il nome nell'antichità indicava la partizione della popolazione di Roma, ma nel medioevo assunse il significato di "corte". Una struttura complessa, più volte rimodellata dai Pontefici nei secoli per renderla più adatta alla missione universale della Chiesa. Nel 1965 Paolo VI istituì il Sinodo permanente dei vescovi per mantenere vivo lo spirito del Concilio. Nelle assemblee sinodali del collegio episcopale, convocate di volta in volta dal Pontefice (si dividono in generale, ordinaria, straordinaria e speciale), i vescovi hanno il compito di aiutare il Papa nel governo della Chiesa universale attraverso i loro consigli e suggerimenti. Il Sinodo ha esclusivamente un ruolo consultivo. "Fatto salvo il primato petrino - spiega Enzo Romeo -, oggi si discute molto di "sinodalità" e di comunione ecclesiale, cioè di come armonizzare la partecipazione dei vescovi alle decisioni della Chiesa con la struttura curiale del governo della Santa Sede, che risulta inevitabilmente verticistico. La soluzione è la "comunione gerarchica", ossia la ricerca del comune sentire del popolo di Dio, nel rispetto però dei ruoli, delle competenze e dei carismi di ciascuno". La Curia romana è formata dalla Segreteria di Stato, da nove Congregazioni, tre Tribunali, undici Pontifici Consigli (di cui uno accorpato) e sette Pontificie Commissioni. Il Prefetto o il Presidente, i membri, il segretario, i Consultori e altri incaricati sono nominati dal Papa e durano in carica cinque anni. Fanno eccezione gli organismi governati da legge propria: Rota, Camera Apostolica, Collegio dei Protonotari Apostolici di Numero, e la Segreteria di Stato. Il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i vari organismi è garantito dal lavoro delle commissioni miste e le riunioni periodiche dei capi dicastero che esaminano, sotto la presidenza del Papa, le questioni più importanti. Le Congregazioni hanno tutte giuridicamente lo stesso peso. Eventuali conflitti di competenza tra esse vengono giudicati dalla Segnatura Apostolica, che è il tribunale supremo del Vaticano. Il potere esecutivo è esercitato dal Governatorato, articolato in direzioni e uffici centrali e con a capo un presidente (di norma un Cardinale), coadiuvato dal segretario generale e da un vice. Il Governatorato è la "macchina" dello Stato Vaticano: ha un bilancio annuo di 200 milioni di Euro.

*Vaticanista del Quotidiano ‘La Stampa’

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