Ferie in Alto Adige per il Papa? Si attendono conferme...

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Ferie in Alto Adige per il Papa

Sopralluogo di un inviato del Vaticano in Pusteria

BOLZANO. Dopo l’aostana Les Combes nell’estate 2006 e la bellunese Lorenzago di Cadore nel 2007, nella prossima stagione estiva Papa Benedetto XVI potrebbe recarsi in vacanza in Alto Adige, tanto che la Curia sudtirolese starebbe ispezionando le (poche) residenze - è davvero il caso di dirlo - papabili. Ovverosia: di proprietà curiale, immerse nella natura, tranquille, isolate e facilmente mantenibili sotto controllo dal punto di vista della sicurezza.
Le prime voci hanno cominciato a diffondersi in provincia negli ultimi giorni.
La Curia, che per ora non ha né smentito né confermato, quest’oggi terrà una conferenza stampa durante la quale il vescovo Wilhelm Egger «fornirà chiarimenti». Scettico si dice Don Paolo Renner: «non abbiamo posti adatti»; possibilista, invece, il vaticanista Paolo Valente: «Se la Curia avesse voluto smentire, avrebbe semplicemente emesso un comunicato, e non avrebbe convocato una conferenza stampa ufficiale».
Che il Vaticano si sia interessato a un possibile luogo in provincia, dove il Papa possa trascorrere le vacanze estive, pare sia assodato. La scorsa settimana, infatti, il vescovo diocesano Wilhelm Egger è atterrato a bordo di un elicottero, sembra in compagnia di un incaricato della Santa Sede, a Tesido, in val Pusteria. Meta: la casa per ferie Villa San Giuseppe, un ex convento delle Clarisse, attualmente occupato da alcune sorelle laiche di lingua italiana.
La Curia, per ora, ha fatto sapere soltanto che nulla è stato deciso. «Cercare un posto adeguato è una cosa, trovarlo è un’altra. Le decisioni, comunque, vengono prese altrove», ha fatto sapere ieri Martin Pezzei, della Curia.
Dopo il sopralluogo a Tesido, pare che ce ne sia stato un altro, in val Casies, ma in pole position sarebbe proprio l’ex convento pusterese, che si trova su un’altura poco sopra Monguelfo, in zona tranquilla, nel bel mezzo del bosco. Un luogo ideale per la permanenza del pontefice, sia per la tranquillità della zona, sia per il fatto di essere isolato e dunque più facile da tenere sotto controllo. Il fattore sicurezza, infatti, è molto importante nei soggiorni del Santo padre.
L’ipotesi che Benedetto XVI possa trascorrere le ferie in Alto Adige, comunque, è piuttosto plausibile, anche perché Ratzinger ha già passato diverse estati in Alto Adige, da cardinale. Per la precisione al seminario maggiore di Bressanone. (da.pa)

© Copyright Alto Adige, 6 marzo 2008


DON RENNER

«Anche la Diocesi ha edifici idonei»

BRESSANONE. «Basta con l’edilizia e con i centri commerciali, trasformiamo cubatura in solidarietà». È chiaro e senza peli sulla lingua don Paolo Renner. Da religioso, ma anche da uomo che ricorda le belle giornate trascorse venti anni fa, da giovane parroco di Millan, a giocare a calcio con i ragazzini della parrocchia su quell’area di proprietà dei Missionari Comboniani, don Paolo ha fatto sua la causa della «Casa della solidarietà», e ricordando Luzi, la volontaria scomparsa in Bolivia, e riconoscendo il lavoro svolto con amore nella «Casa», ha deciso di aderire al comitato civico e lottare per salvare la struttura. «Occorre trovare una nuova sede - spiega -. Di edifici idonei ce ne sarebbero, anche della Diocesi, ma purtroppo per ora non c’è nulla di concreto. Ad esempio la Casa San Giorgio di Sarnes, e a suo tempo l’avevo detto al vescovo, avrebbe potuto essere una sede per la Casa della solidarietà. Hanno deciso diversamente, dandola in gestione alla Cusano e sprecando un’occasione. L’ex caserma Reatto? Potrebbe andare bene». (t.c.)

© Copyright Alto Adige, 6 marzo 2008