9 marzo 2008

Bressanone: Vonmetz: "Il Papa? Persona acuta e ironica". Bertoldi: "Ama stare in biblioteca"


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Vonmetz: persona acuta e ironica Bertoldi: ama stare in biblioteca

Damiano Vezzosi

BOLZANO — La comunità cattolica di Bressanone ricorda bene le vacanze altoatesine di Joseph Ratzinger.

«È una persona molto semplice e disponibile — spiega Georg Vonmetz Schiano, presidente del consiglio parrocchiale italiano — quell'aria tedesca lo fa sembrare un uomo distante e freddo, ma posso garantire che non è così. Ricordo un episodio accaduto molti anni fa: a un seminario liturgico fece un intervento contro l'utilizzo della musica rock nelle messe. Fu un discorso molto ironico, che coinvolse la platea oltre a farla riflettere. È l'episodio che meglio degli altri cito per descrivere Joseph Ratzinger. Molti qua a Bressanone ricordano che passeggiava sempre per il centro fermandosi sempre con chi gli voleva parlare».
In vista della vacanza estiva Vonmetz Schiano si augura che «in un'occasione voglia incontrare le comunità cattoliche locali, la tedesca e la italiana. Ma tutto è prematuro, ci sarà modo di parlarne con tutte le realtà locali ».

Il vicepresidente del consiglio parrocchiale, Saverio Innocenti, analizza la concomitanza dell'Angelus del 3 agosto con la festa dell'oratorio Don Bosco: ««La festa servirà anche a raccogliere fondi per la ristrutturazione della struttura, che inizierà in autunno.
La festa sotto il tendone del sabato sera consentirà di ospitare anche i pellegrini che vorranno trascorrere il fine settimana in città, che saranno moltissimi. Se la processione di San Cassiano attira in città ogni anno 6/7000 persone, è facile prevedere che il 3 e 10 agosto il Papa attirerà a Bressanone oltre 10.000 persone. Chi arriverà il sabato sera potrà far festa insieme a noi all'oratorio Don Bosco. Un'occasione di questo genere è una grande sferzata di entusiasmo per chi da anni si dà da fare per queste occasioni».
Anche Francesco Bertoldi, presidente dell'Acli di Bressanone, è felicissimo dell'arrivo del Papa: «Non siamo sorpresi perché è sempre stato legato a questa terra — dice — ricordo che il cardinale Ratzinger a Bressanone diceva messa in duomo ogni mattina alle 8. Non credo che Papa Benedetto XVI potrà fare lo stesso. Sappiamo anche che ama molto la biblioteca del Seminario maggiore, quindi è facile prevedere che vi trascorrerà molte ore. Per il resto le idee le metteremo a punto presto anche con la comunità tedesca. Domani (oggi per chi legge, ndr) faremo il tradizionale pellegrinaggio di San Cirillo insieme al Kfw e sarà l'occasione giusta per inziare a parlare delle iniziative».

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 8 marzo 2008


Il Santo Padre ospite a Bressanone. L'assessore: un dono di Dio, neanche i capi di Stato hanno avuto un soggiorno così lungo

Papa, presto un comitato di accoglienza

Stablum: eventi mirati per i due Angelus. Prezioso l'apporto dei volontari
Reportage dalla città vescovile dove già cresce l'entusiasmo. Dalla giunta chiari segnali: un evento che ci darà lustro in Europa


Damiano Vezzosi

BOLZANO — Tra meno di cinque mesi Bressanone vivrà due settimane di festa, dal 28 luglio all'11 agosto con il Pontefice ospite del Seminario. Sarà una celebrazione particolare, perché la città dovrà contenere il proprio entusiasmo per la presenza del Papa e le opportunità che porta con sé. Troppo clamore trasformerebbe la vacanza di Benedetto XVI in un evento stressante. Bressanone invece vuole fare bella figura in tutti i sensi: il Pontefice deve trascorrere vacanze serene e felici come accadeva quando era un cardinale e, allo stesso tempo, la città deve presentare il proprio volto migliore alle migliaia di persone che la affolleranno, soprattutto nelle domeniche 3 e 10 agosto quando in piazza del Duomo ci sarà l'Angelus. L'assessore comunale Dario Stablum è felicissimo della notizia: «Era nell'aria perché sapevamo che il vescovo lo aveva invitato più volte — rivela — l'ufficializzazione del suo arrivo però ci soddisfa tutti. Non capita tutti i giorni di avere una persona tanto importante, e poi per 15 giorni. La città ha ricevuto altre volte capi di Stato, ma mai per un periodo tanto lungo. È un dono di Dio, del quale siamo orgogliosi ».
«La città lo ha incontrato — racconta Stablum — l'ultima volta quando l'anno scorso ha visitato Regensburg. Una delegazione della quale facevo parte è andata a seguire l'incontro e gli ha fatto avere un regalo. So che il Papa poi ha scritto una lettera di ringraziamento».
La macchina organizzativa — il comitato vero e proprio, in sostanza — non è ancora partita, ma tutto è pronto e l'amministrazione comunale non teme figuracce, anche se il periodo coinciderà con un momento di grande turismo: «Quanto prima ci riuniremo per iniziare i preparativi, ma per quelli che sono i dettagli e il programma molto dipenderà dalle esigenze delle Curia — spiega — noi siamo pronti a tutta la parte che ci compete. Bressanone è una città vescovile e per questo è in grado di organizzare belle cose a più livelli. Una volta deciso quale saranno le manifestazioni, ci metteremo in moto. Sono sicuro che troveremo la massima collaborazione anche da parte del mondo del volontariato, che sicuramente sarà mobilitato ».
I giorni più intensi saranno quelli dei due Angelus, con migliaia di persone in arrivo da Baviera, Austria e Norditalia: «Questa è una città ad alta vocazione turistica — ricorda Stablum — quindi preparata a grandi eventi. Non vedo problemi, se non quelli legati a un'organizzazione seria e capillare. È una cosa che per fortuna non accade dall'oggi al domani. Sono sicuro che al momento dell'evento saremo pronti. Inoltre non dimentichiamo che il cardinale Joseph Ratzinger era un personaggio già quando veniva in vacanza. Diciamo che siamo allenati ».
Troppo presto per sapere i dettagli del programma. Neppure il luogo dal quale il Pontefice reciterà i due Angelus è stato stabilito. Un palco apposito o una finestra, ed eventualmente quale? Tutto sarà stabilito nelle prossime settimane. L'arrivo del Pontefice provocherà quasi certamente una modifica importante alla festa dell'oratorio Don Bosco, della quale proprio il 3 agosto è prevista la trentesima edizione. La tradizionale messa della domenica mattina sarà quasi certamente anticipata al sabato pomeriggio perché la conclusione sarebbe a ridosso dell'inizio dell'Angelus. Il cuore della festa «sotto il tendone» sarà dunque il sabato. I pellegrini che arriveranno per l'Angelus potranno fraternizzare con la comunità italiana festeggiando già il sabato sera.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 8 marzo 2008

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