8 marzo 2008

Così sarà organizzato il soggiorno del Papa nel seminario di Bressanone. Ritroverà anche la gatta Milly


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di Georg Von Metz Schiano

BRESSANONE. In queste ore nell’animo dei bressanonesi sono in tumulto due voglie contrastanti: da una parte consentire al Papa un soggiorno il più tranquillo e riposante possibile, dall’altra godersi in ogni modo questa grande occasione stringendoglisi attorno e facendogli sentire la propria presenza. Al momento tutti si sforzano di capire cosa accadrà realmente in dettaglio in quei giorni tra il 28 luglio e l’11 agosto. Per ora si sa che il Seminario sarà riservato interamente al Pontefice (che occuperà le tre stanze dell’alloggio del vescovo) e al suo staff.

Alcune cose sono però chiare sin d’ora: la prima è che se il Papa ha scelto Bressanone per trascorrervi le proprie vacanze estive lo ha fatto per il buon ricordo che conserva della città; buon ricordo significa in questo caso soprattutto tranquillità. Certo non potrà più permettersi alcune cose che si permetteva durante i dieci precedenti soggiorni a Bressanone, anche dopo la nomina a cardinale e persino da Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè in pratica da «numero due» del Vaticano. Non potrà più indulgere a passeggiate solitarie per le vie della città, non potrà più capitare inaspettato di prima mattina nella sagrestia del Duomo per salutare il sagrestano Albert Lercher e non potrà più mescolarsi con i bressanonesi che la domenica pomeriggio recitano il Rosario nella chiesa parrocchiale.

La seconda cosa sicura riguarda il cordone protettivo che verrà steso attorno a lui. Sia il Seminario Maggiore che l’attigua Accademia Cusano saranno per due settimane isolati dal resto del centro storico. In seminario, oltre al Papa e alle nove persone della sua «famiglia» (così viene definito il seguito più stretto del pontefice), potranno continuare ad alloggiare solo il rettore Ivo Muser e una suora.

Benedetto XVI alloggerrà nell’appartamento del vescovo: un alloggio «minimo» composto solo da una stanza da letto, uno studio e un bagno. Anche la biblioteca, abitualmente frequentata anche al di fuori dell’anno accademico, verrà chiusa.

All’Accademia Cusano troverà invece posto il folto reparto degli addetti alla sicurezza. Sia al Seminario che allo Studio teologico e all’Accademia Cusano saranno sospesi congressi e visite. Un impegno tutto particolare per l’apparato di sicurezza sarà costituito dalle due recite dell’Angelus in piazza Duomo il 3 e il 10 agosto.

Come si appresta ad accogliere il Papa la locale comunità dei fedeli? «Certo - dice il presidente del Consiglio parrocchiale di lingua tedesca, Jacob Kompatscher - la cosa che ci preme più di ogni altra è lasciare in pace il Santo Padre. Ci farà piacere se potrà riceverci, anche solo per un saluto, tanto più che non ci sarà bisogno di esporgli la nostra realtà, perché la conosce benissimo».

Due saranno gli incontri che, al di fuori di ogni protocollo, si inseriranno nel soggiorno brissinese di Benedetto XVI: quello con suo fratello Georg, che scenderà per alcuni giorni da Ratisbona, e quello con Milly, la gatta nera che è di casa in seminario e alla quale l’allora cardinale Ratzinger ha sempre dedicato qualche ritaglio della sua giornata.

© Copyright Alto Adige, 8 marzo 2008

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